Legge per l’arresto del consumo di suolo: il Forum Salviamo il Paesaggio chiede l’intervento dei Presidenti di Senato e Camera

Con una lettera, il nostro Forum nazionale sollecita l’intervento della Senatrice Casellati e dell’Onorevole Fico per far giungere la loro voce istituzionale e l’indiscutibile peso della loro autorità per chiedere al Parlamento di riprendere e completare l’iter relativo al Disegno di Legge AS 164 e AC 63 “NORME PER L’ARRESTO DEL CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI”. Iter interrotto, non solo a causa dell’emergenza pandemica, e giunto ormai ad un punto di estrema emergenza ecosistemica che impone un impegno preciso da parte del Parlamento per interpretare correttamente le sfide da opporre alle crisi che il nostro tempo sta conoscendo – sociali, sanitarie, climatiche, ambientali, economiche – e i cambiamenti indispensabili cui i nostri modelli sociali dovranno conformarsi…

Ecco il testo integrale del documento inviato dal Forum nazionale Salviamo il Paesaggio:

Illustrissima Presidente del Senato, Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati
Illustrissimo Presidente della Camera, On. Roberto Fico

Oggetto: Disegno di Legge AS 164 e AC 63 “NORME PER L’ARRESTO DEL
CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI”.

Illustrissimi Presidenti,
nei giorni scorsi abbiamo appreso con estrema soddisfazione, attraverso i media, dell’invito che il Presidente della Camera ha inteso rivolgere a tutto il Parlamento e ai componenti delle Commissioni interessate per stimolare e sollecitare la ripresa dell’iter relativo al Disegno di Legge sull’acqua pubblica.
Una legge importante, come affermato dallo stesso Presidente, per “il valore inestimabile dei beni pubblici e dei beni comuni e, più in generale, l’importanza delle sfide – ambientali, sociali ed economiche – che siamo chiamati a fronteggiare» e che da anni la Società civile chiede venga approvata.

Desideriamo esprimere il nostro plauso per l’autorevole appello formulato e vogliamo cogliere l’occasione per richiedere – sia all’On. Fico e sia alla Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Casellati – di voler far giungere la Vostra voce istituzionale e l’indiscutibile peso della Vostra autorità per sollecitare il Parlamento a voler riprendere e completare anche l’iter relativo al Disegno di Legge AS 164 e AC 63 “NORME PER L’ARRESTO DEL CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI”.

Tale DdL è stato elaborato da un Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico formato da 75 massimi Esperti multidisciplinari riuniti all’interno del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio/Salviamo il Paesaggio (Rete nazionale formata da oltre 1.000 organizzazioni e decine di migliaia di persone a livello individuale).
Sottoposto alle valutazioni di tutte le forze politiche nel febbraio 2018, il testo è stato presentato come Proposta di Legge alla Camera (rubricata AC 63, a prima firma dell’On. Federica Daga) e al Senato (rubricata AS 164, a prima firma della Sen. Paola Nugnes) il 23 marzo 2018, giorno dell’insediamento dei due rami del Parlamento e, successivamente, incardinato in Commissioni congiunte Ambiente e Agricoltura al Senato.

Nel corso degli anni la Commissione ha ospitato in audizione i rappresentanti di circa 100 realtà competenti in materia (nell’ambito della Ricerca scientifica, accademica e statistica, delle Professioni, delle forze datoriali, delle organizzazioni agricole e delle associazioni dedite alla tutela ambientale) e da più di un anno avrebbe dovuto formulare un definitivo testo normativo unificato da sottoporre al dibattito finale del Parlamento per l’approvazione.

L’iter si è però interrotto, non solo a causa dell’emergenza pandemica, e riteniamo che solo un forte monito da parte dei Presidenti delle Camere, che rappresentano il sovrano Legislatore nella nostra Repubblica, possa richiamare l’urgenza di sbloccare l’iter inopinatamente interrotto e dare, finalmente, una norma efficace ed esaustiva che, se approvata, consentirebbe di arrestare il fenomeno del consumo di suolo nel nostro Paese e al medesimo tempo orienterebbe l’intero comparto edilizio (prezioso per l’intero PIL nazionale) a rivolgere le sue chances di sviluppo al recupero e al riuso del vasto stock immobiliare già esistente e inutilizzato (secondo l’Istat oltre 7 milioni di abitazioni vuote/sfitte, 700 mila capannoni dismessi, 500 mila negozi definitivamente chiusi …).

Vogliamo anche sottolineare che l’urgenza di approvare una legge per arrestare il consumo di suolo – ben richiamata ripetutamente anche da fonti autorevoli quali ISPRA, Corte dei Conti, ASviS e recentemente ribadita dalla Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Sen. Vilma Moronese – risulta di particolare attualità e importanza nevralgica.

Il consumo di suolo rappresenta, infatti, un’emergenza ecosistemica, fortemente correlata al fenomeno del cambiamento climatico, e la necessaria inversione di tendenza è una delle principali sfide di modernizzazione per l’Italia e l’Europa intera, come evidenziato dal Green Deal e la Next Generation EU, ed è al centro della consultazione che la Commissione Europea ha aperto a tutti i cittadini degli Stati membri per aggiornare la “Strategia tematica per la protezione del suolo” nel quadro della “Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030”.

Occorre, dunque, un impegno preciso da parte del Parlamento per interpretare correttamente le sfide da opporre alle crisi che il nostro tempo sta conoscendo – sociali, sanitarie, climatiche, ambientali, economiche – e i cambiamenti indispensabili cui i nostri modelli sociali dovranno conformarsi.
Una sfida che investe tutta la Politica nazionale e che Vi chiediamo di voler stimolare ad assumere pienamente la consapevolezza di definire una risposta a una emergenza non più procrastinabile.

Restando in attesa di Vostro cortese riscontro e confermandoVi la nostra piena disponibilità a contribuire al raggiungimento di quanto sopra esposto, porgiamo le nostre più vive cordialità.

A nome dell’intero Forum nazionale Salviamo il Paesaggio, i Coordinatori del Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico multidisciplinare estensore della Proposta di Legge:

Alessandro Mortarino e Federico Sandrone

11 commenti

  1. Speriamo in bene, ma L’ANCE, l’associazione costruttori, darà ordine di bloccare il disegno di legge. Forze come Lega, F.d’I. e Forza Italia, tutte a favore del cemento, faranno le barricate e anche nel PD ci sono molti amici dell’ANCE. Col cemento prosperano anche ‘ndrangheta e malaffare vario, lo sappiamo tutti, e la forza corruttiva di queste organizzazioni è enorme, per cui fanno persino tenerezza Salviamo il Paesaggio e le altre associazioni ambientaliste che si battono per evitare all’Italia il disastro totale. Prevedo che, se mai il disegno andrà in porto, sarà abbondantemente annacquato, con deroghe ed eccezioni tali da renderlo vano. Spero di sbagliarmi, ma difficilmente Davide sconfigge Golia e alla fine la responsabilità sarà della maggioranza degli italiani, che, per malafede, interesse o semplice, devastante ignoranza, continuano a sostenere e votare chi ha fatto diventare il suolo una merce privata buona sola per fare affari. Da altre parti non ragionano così, per fortuna. Basta fare un giro per la Baviera, per i paesi scandinavi, per capire che un’altra via è possibile.

  2. Sottoscrivo pienamente questo appello alle nostre istituzioni parlamentari.
    Senza suolo non c’è vita.

  3. Penso che il futuro si debba scrivere ORA e che non dobbiamo più rimandare! Non c’è più tempo, pensiamo a salvaguardare l’ambiente prima che sia troppo tardi!!!

  4. Iniziativa più che opportuna per un obbiettivo fondamentale per contribuire a una svolta sostenibile in Italia e per uno strumento decisivo per sostenere le iniziative locali di chi si batte per contrastare il consumo di suolo e il riuso di quello già urbanizzato.

  5. Concordo pienamente con l’ iniziativa proposta contro il consumo di suolo e condivido le osservazioni finora espresse. In particolare accolgo l’ invito a contrastare il consumo di suolo
    anche a livello locale, ad esempio opponendoci alla costruzione di giganteschi poli logistici,
    alla proliferazione di supermercati e centri commerciali, alla realizzaione di grandi opere
    invasive e inutili e di impianti rifiuti dannosi all’ ambiente e alla salute.

  6. Ho collaborato nel mio piccolo all’appelo e quindi non posso che condividere. Sapete anche già peraltro, che da questo appello purtroppo rimangono fuori (perché sono fuori dal DdL) due problematiche drammatiche: una è l’abusivismo edilizio che continua imperterrito nell’indifferenza degli organismi competenti a vario titolo, e l’altro le opere pubbliche a cui si è dato formalmente il via con questo governo, opere che assesteranno un duro colpo al nostro territorio nella perfetta legittimità.

  7. In una lunga vita lavorativa di architetto – urbanista, mi sono impegnato a difendere dalla debordante invasione dell’urbanizzato i suoli naturali e agricoli dei territori da me pianificati (Piani Regolatori Generali e intercomunali), neI capoluoghi e i territori del Bolognese, di Emilia-Romagna e Marche. Qualche risultato nella conservazione di edifici e ambienti urbani storici e nella fornitura di edilizia popolare e sociale, ma estrema difficoltà nel contrastare lo spreco di aree agricole-naturali devastate dalla crescita speculativa degli abitati. Da vecchio pensionato devo constatare che lo spreco di suolo agricolo e di beni naturali prosegue con gli stessi criteri, malgrado la progressiva riduzione della domanda di case, aree produttive, servizi e urbanizzazione.

  8. Una sollecitazione doverosa verso i massimi esponenti del nostro Parlamento affinché si adoperino nelle rispettive Camere a far riprendere i lavori di discussione e approvazione di una legge che ormai sta giacendo da troppo tempo presso il Senato e che non ammette più ritardi.

    L’enorme massa di denaro che arriverà nei prossimi anni costituirà infatti un’occasione straordinaria per orientare le risorse finanziarie all’attivazione di un nuovo modello di sviluppo, a cominciare dalla riqualificazione energetica e sismica del nostro patrimonio edilizio obsoleto, dal risanamento ambientale dei siti dismessi e inquinati, alla rigenerazione ecologica degli ecosistemi degradati, alla rivitalizzazione urbanistica e digitale dei borghi delle aree interne.

    Avrà questo Governo la lungimiranza ed il coraggio di fare le scelte utili per il futuro del nostro Paese ?

  9. Caro Alessandro, Caro Federico,
    buon giorno.Va benissimo,ma suggerirei anche qualche altra iniziatica locale.Il verde va difeso a livello generale , ma anche e soprattutto a livello locale.Io vedo la differenza fra la Penisola Sorrentina e la zona Vesuviana. Sono Sorrentino , ma vivo alle falde del Vesuvio.A Sorrento non si può muovere una pietra se non si ottengono dal Comune tutte le necessarie autorizzazioni.Nelle Zone Vesuviane è stato distrutto un territorio bellissimo da abusi edilizi e smantellamento di edifici storici.Occorrerebbe una sensibilizzazione dei Sindaci ed ovviamente una pressione legale per arginare gli abusi.Conclusione. Cosa possiamo fare localmente come movimento?Salutoni
    Francesco Saverio Russo,Comitato Zona Vesuviana

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