Mercalli rilancia la legge per l’arresto del consumo di suolo alla Re Soil Foundation

Re Soil Foundation è una Fondazione nata di recente che si è prefissa l’obiettivo della salvaguardia di uno dei beni più importanti e allo stesso tempo sottovalutati del Pianeta: il suolo. Promossa dall’Università di Bologna, da Coldiretti, Novamont e Politecnico di Torino, la Fondazione sta lavorando per dare impulso a un reale cambiamento a partire dalla tutela del suolo e dal concetto chiave di rigenerazione territoriale.

Tra le tante iniziative che Re Soil Foundation sta sviluppando troviamo l’evento “Caring for soil is caring for life – Suolo sano, opportunità per un futuro sostenibile” (organizzato lo scorso 24 febbraio dal Ministero dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con la stessa Fondazione, con APRE – Agenzia della Promozione della Ricerca Europea e Santa Chiara Lab – Università di Siena) con l’obiettivo di creare una maggiore consapevolezza tra tutti gli attori italiani in merito agli obiettivi della Mission di Horizon Europe Soil, Health & Food e alle sue azioni future.

In questa occasione è stata registrata una intervista a Luca Mercalli, meteorologo e climatologo, in cui il popolare divulgatore scientifico richiama – in forma di esplicito sollecito alla “Politica” – l’appello a riprendere l’iter parlamentare per l’approvazione della nostra legge per l’arresto del consumo di suolo (di cui, lo ricordiamo, Luca è stato tra i 75 Esperti del Gruppo multidisciplinare del Forum Salviamo il Paesaggio che l’ha elaborata).

Alla domanda «Quali azioni per il futuro pensa quindi siano più urgenti ed efficaci per contrastare il degrado del suolo?», Mercalli ha risposto: «La prima è proprio una funzione di comunicazione e di educazione. Se i cittadini non comprendono il valore del suolo, è ovvio che non si impegneranno nemmeno per ridurne il degrado. Sistema scolastico, governo e tutti gli istituti formativi dovrebbero iniziare una forte campagna di informazione. E poi è urgente una legge a tutela del suolo: la proposta di legge langue da troppo tempo in Parlamento (dal febbraio 2020 è ferma all’esame congiunto delle Commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato, annota il redattore). Evidentemente prevalgono altri interessi e a quanto pare nessuno la vuole varare, per fare in modo che da subito diventi efficace una effettiva difesa del suolo che ci rimane».

Qui trovate l’intervista integrale realizzata da Emanuele Isonio.

3 commenti

  1. E’ un tema che purtroppo la maggior parte delle persone non sente proprio, se non addirittura in contrasto con interessi di un presunto e aleatorio immediato benessere di sviluppo economico e occupazionale. Vedasi i tanti inutili progetti di creazione o espansione di consorzi sciistici, spesso ad altitudini dove ormai nevica (forse) un paio di volte all’anno.

  2. La legge per l’ arresto del consumo del suolo è fondamentale ed urgente. Altrettanto fondamentale è l’ informazione, soprattutto fra i giovani, nelle scuole, sulla necessitá di tutelare il suolo.

  3. Penso che è stato un tempo di fermarsi e liberare il suolo dal cemento la dove ce ne fosse bisogno.
    Ci si può fermare e vivere anche con meno spreco.

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