Lungo la via Francigena un progetto di riqualificazione delle aree retroportuali con molte criticità

Santo Stefano Magra è il secondo comune della provincia di La Spezia in cui si è registrata la più alta quota di consumo di suolo durante il 2020, secondo i dati SNPA-Sistema nazionale di protezione dell’ambiente. Eppure l’amministrazione comunale ha deciso di sostenere un nuovo progetto di sviluppo dell’area retroportuale che inevitabilmente andrà ad aumentare anche il già grave inquinamento atmosferico. E senza dimenticare l’incombente progetto del biodigestore.
L’ambientalismo locale ha pubblicamente espresso le proprie perplessità, provocando la reazione del Sindaco…

A cura del Comitato No Biodigestore Saliceti.

“Infinita tristezza per il pensiero piccolo, miope, rancoroso di gente che non rinuncia a spargere fango e veleni… E’ lo strumento con cui gran parte di voi appaga il suo narciso e la sua voglia di palcoscenico”.

Agli insulti del Sindaco e alle sue apodittiche affermazioni replichiamo, senza abbassarci al medesimo livello, che:

  1. Come Comitato No Biodigestore abbiamo osato mettere in discussione i mega progetti C.I.E.L.I di riqualificazione delle aree retroportuali, evidenziando le criticità che affliggono il nostro territorio e che verrebbero accresciute in modo esponenziale.
  2. Santo Stefano è il secondo comune della provincia per consumo di suolo. Conosciamo tutti quale effetto la cementificazione abbia sui mutamenti climatici.
  3. Il livello d’inquinamento da traffico è già oggi insostenibile e non viene adeguatamente monitorato, perché le amministrazioni comunali non se ne sono mai fatte carico. Lo smog è un fattore cancerogeno. I progetti di nuovi insediamenti incrementeranno il traffico di TIR.
  4. Il colosso Amazon, il cui insediamento viene magnificato dal Sindaco, produce enormi profitti che però finiscono in Lussemburgo, in cambio di 150 posti di lavoro, ma con quali salari e condizioni lavorative? Quelli agghiaccianti che si leggono nelle inchieste giornalistiche?
  5. Nella nostra zona già insistono impianti pericolosi, a cui potrebbe aggiungersi il biodigestore. In questo quadro già allarmante abbiamo denunciato come la scelta della “logistica semplificata”, esaltata dalla Sisti e da Toti, preveda di superare le procedure di Valutazione ambientale (VAS e VIA) e i “pareri” (dei cittadini? dei Consigli comunali?).
  6. Il Comune non si è adeguato né in termini di servizi né di infrastrutture al notevole incremento di popolazione che si è verificato negli ultimi anni.

Cosa ha risposto il sindaco oltre agli insulti? Che gli ambientalisti “populisti” devono “imparare a studiare e approfondire”. Quali carte? Quelle che lei ha omesso prima delle elezioni, giustificandosi di averle volute sottrarre al “contrasto elettorale”, come emerge dallo streaming del consiglio comunale del 10.12.2021 (vedi tempo 1:41:10 circa dello streaming web)
In democrazia le elezioni sono momento di confronto e anche di scontro su programmi e obiettivi. Per noi la salute è un diritto irrinunciabile. Anche quella dei pensionati e degli statali che la Sindaca cita con disprezzo dimenticandosi di esserlo a sua volta in qualità di funzionario delle Dogane del Porto della Spezia. Il sindaco ha sottratto al confronto elettorale progetti che segneranno pesantemente il nostro territorio.

Siamo stufi di sottostare al ricatto sviluppo o salute. Ed è pura demagogia appiccicare l’aggettivo “sostenibile” al sostantivo sviluppo per camuffare i rischi per la salute e l’invivibilità della nostra zona. Il 2017 siamo diventati il centro organizzativo del Polo Turistico, ma a questa scelta non è seguita una svolta nella pianificazione territoriale in chiave ambientale. Quale incremento turistico può avere una zona assediata da tir e smog?

Il sindaco Sisti ha evaso tutte le questioni. I progetti che il Sindaco presenta devono essere accolti senza veri confronti e senza critiche, tanto meno veti politici.

E’ l’autocrazia, Bellezza!