Da poche ore i media nazionali stanno proponendo il nuovo spot pubblicitario di Edison, che illustra il piano dell’azienda per la transizione energetica. Edison è la più antica società energetica in Europa; da oltre 135 anni opera nell’approvvigionamento, produzione e vendita di elettricità e gas e nei servizi energetici e ambientali.
Nelle dichiarazioni che accompagnano lo spot stesso, il piano viene definito come coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione e di transizione ecologica espressi nel PNIEC italiano e nel Green Deal europeo che, integrando le diverse fonti di produzione con sistemi di flessibilità, prevede, al 2030, 5 GW di capacità installata tra eolico, fotovoltaico e idroelettrico, 3 miliardi di euro di investimenti su tutto il territorio nazionale, per lo sviluppo eolico e fotovoltaico, 1 GW di stoccaggio e flessibilità, inclusi sistemi di pompaggio idroelettrici e batterie, per garantire sicurezza e adeguatezza del sistema. Al 2030 la generazione rinnovabile rappresenterà il 40% del mix produttivo di Edison con uno sforzo significativo nell’abbattimento delle emissioni climalteranti.
Le cifre di questo mix di offerta energetica rendono evidente come il piano di Edison preveda necessariamente anche il ricorso al gas naturale e la produzione low carbon, sia per garantire la sicurezza energetica del Paese attraverso l’approvvigionamento di gas, sia per contribuire alla progressiva decarbonizzazione dei trasporti pesanti e marittimi grazie al GNL. Completano le direttrici di sviluppo da un lato la crescita della base clienti e dell’offerta di servizi a valore aggiunto e di mobilità sostenibile, dall’altro le attività dei servizi energetici offerti a clienti industriali e PA, che nei prossimi anni richiederanno sempre di più soluzioni integrate per massimizzare la loro efficienza e ridurre l’impatto ambientale.
L’accattivante spot propone in particolare alcune domande rivolte a tutti i cittadini (e utenti):
E se il passato e il futuro si potessero incontrare?
E se per salvare il paesaggio, un po’ lo cambiassimo?
E se il futuro iniziasse dal guardare le nostre città sotto una luce diversa?
E se oltre al modo di muoverci rivoluzionassimo anche quello di fermarci?
E se la trasformazione del mondo iniziasse da casa nostra?
E se la vera fonte dell’energia pulita fosse il tuo impegno?
Sono tutte domande a cui ognuno di noi potrà provare a fornire una propria risposta. Per restare sul nostro tema di riferimento – il paesaggio – la risposta più ovvia crediamo non possa che essere affermativa: d’accordissimo, cambiamo (un po’…) il paesaggio. Ma in meglio. E, dunque, la domanda ci pare formulata male o in modo solo parziale (e invitiamo l’agenzia pubblicitaria che ha curato la campagna Edison a completare/migliorare la domanda stessa).
Anzi, già che ci siamo sarebbe opportuno – per uno spirito di “servizio” alle nostre comunità che pare voler essere radicato come fondo al messaggio promo/pubblicitario – di aggiungere ancora una domanda (meglio: una considerazione) al momento assente: e se iniziassimo ad avere (anche) bisogno di meno energia, cioè a ridurre drasticamente gli sprechi?.
Una domanda certamente banale e naif. Ma che sarebbe ora in tanti inziassimo a declinare.
E non solo per pura pubblicità…
Alessandro Mortarino
infatti: appena l’ho sentita è nata l’indignazione………….è un vero soppruso, in pratica una schifezza, secondo me, illegale.
Giuste considerazioni.
La domanda ” e se iniziassimo ad avere (anche) bisogno di meno energia, cioè a ridurre drasticamente gli sprechi?” va bene perchè Edison dice a tutti di impegnarsi per salvare l’ambiente e per far questo dobbiamo tutti, famiglie ed imprese, consumare meno e pensare meno al denaro e al profitto che muove sempre l’idea malsana dello sviluppo e del consumismo
non solo, ma questa nuova moda di riscaldare le strade per far star comodamente seduta la gente all’esterno anche d’inverno, con quelle bombole gigantesche sempre accese………e i negozi con le porte aperte tutto il giorno………..mentre la gente, col rincaro delle bollette, è costretta a spegnere il riscaldamento nelle case. Ecco: tutto questo è DELETERIO!!!!!!!!!!
E dell’orrore della pubblicità di AMAZON (terreno agrario pianeggiante fertile devastato da lugubri paramenti funebri fotovoltaici osannato dalla sua dipendente come gesto altamente positivo per l’ambiente SIC ! mentre nei dintorni già km di serre di plastica e capannoni in cemento mortificano kmq della povera Spagna ….) ne vogliamo parlare o ne avete già parlato?
Buongiorno, volevo sapere perché l’eolico – ad esempio – crea tanti problemi al paesaggio quando sappiamo benissimo che una volta terminato il suo utilizzo si può smontare tranquillamente e ripristinare il paesaggio allo stato originario. La stessa cosa non si può dire per altre opere dello stesso tipo. Nella speranza che un domani possano esistere delle alternative alle pale eoliche da 100 m. di altezza, nel frattempo dovremo poter sfruttare questa soluzione.