Piano di bonifica dei terreni inquinati a Magliano Alfieri, Govone e Neive

Nei giorni scorsi un folto gruppo di associazioni del territorio (Comuneroero, Italia Nostra, Canale Ecologia, Osservatorio del Paesaggio di Langhe e Roero, Forum Salviamo il Paesaggio, Pro Natura, Piedi x Terra) ha inviato ai Sindaci dei tre Comuni e al Presidente della Provincia di Cuneo una formale richiesta per conoscere gli aggiornamenti della vicenda legata all’operazione “Fertil Plastic” e sollecitare le fasi di bonifica dei terreni inquinati.

Ricordiamo che i fanghi di depurazione non trattati risultano essere stati sversati anche nelle campagne coltivate alla periferia di Asti (a San Marzanotto, nella valle del Tanaro) e nel torinese, in particolare nel circondario di Chieri.

Ecco il testo del documento trasmesso:

Oggetto: TRAFFICO ILLECITO RIFIUTI (operazione denominata Fertil Plastic) – Piano di bonifica dei terreni inquinati.

Egregi Signori, facciamo riferimento al tema in oggetto ed alle conclusioni dell’Arpa che nella sua Relazione Tecnica del 7.7.2021 scriveva testualmente:

«Tutti i campioni di suolo prelevati risultano non conformi alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) di riferimento. Per quanto emerge nella presente risulta necessario attivare le procedure di cui al titolo quinto, parte quarta del D.lgs. 3.4.2006, n. 152 (Bonifica dei Siti contaminati), per i seguenti appezzamenti:
– Campo di papaveri, Govone, Fg 2, mapp 325
– Campo delle ru, Magliano Alfieri, Fg 7, mapp 70 e 71
– Frutteto dei ciliegi, Magliano Alfieri, Fg 13, mapp 47 e 165
– Pioppeto, Neive, Fg 1, mapp 89,109,110,119,120,121,147,148.
Le operazioni di campionamento hanno riguardato esclusivamente alcuni degli appezzamenti sottoposti a sequestro, pertanto non si può escludere che anche altri fondi agricoli usati dalla Olmo possano essere potenzialmente contaminati».

Rileviamo dai media che in attesa dell’apertura del processo alla Olmo Bruno srl, imputata quale persona giuridica: “A tempo di record si è di recente addivenuti a 9 patteggiamenti e all’avvio delle procedure di bonifica”.

L’iter giudiziario seguirà il suo corso e siamo certi che chiarirà le responsabilità, in particolare in merito alle violazioni agli obblighi di responsabilità delle imprese coinvolte.
Quello però che a noi sta a cuore è che vengano prontamente effettuate le bonifiche dei terreni inquinati e che i responsabili ne assumano i costi.

Al riguardo, vorremmo chiarire che cosa significhi in concreto “avvio delle procedure di bonifica” e quale sia il suo sviluppo, per questo vi chiediamo con la presente un incontro da tenersi presso la sede che riterrete più opportuna, in tempi ravvicinati.

In particolare gradiremmo:

– avere conferma dei siti da bonificare noti alla data;

– conoscere il cronoprogramma dei lavori;

– chiarire l’attribuzione delle responsabilità in capo ai privati ed alle istituzioni (Comuni coinvolti, Provincia, Regione);

– prendere atto del piano dei costi dalla progettazione all’attuazione del piano di bonifica e dei centri di costo;

– essere messi a conoscenza di eventuali documenti ufficiali emessi recentemente da istituti e/o istituzioni.

Certi che comprenderete le ragioni della nostra richiesta dovuta anche dalle sollecitazioni che riceviamo dal territorio che rivendica chiarezza e trasparenza nelle azioni e con tempi certi, restiamo fiduciosi di un sollecito riscontro alla presente.