Salviamo il Fosso delle Campanelle, salviamo un’area naturale dentro Roma

A cura del Gruppo d’Intervento Giuridico.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), raccogliendo le segnalazioni di un nutrito nucleo di cittadini romani, ha inoltrato (24 giugno 2022) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo il “Progetto di riqualificazione  ambientale e valorizzazione naturalistica di una porzione del Fosso delle Campanelle – Orti  urbani  e  percorsi  attrezzati” predisposto dalla Città metropolitana di Roma Capitale per modificare radicalmente il Fosso delle Campanelle – Valle Fontana.

Coinvolti i Ministeri della Cultura e della Transizione Energetica, la Regione Lazio, il Comune di Roma capitale, la Città metropolitana di Roma Capitale, la Soprintendenza per Archeologia, belle Arti e Paesaggio di Roma, il XIV Municipio, informata per opportuna conoscenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

L’area del Fosso delle Campanelle – Valle Fontana è un vero e proprio pezzo di natura rimasto ancora sostanzialmente integro dentro l’area urbana: il contesto della Valle e delle vallecole laterali rappresenta un lembo superstite di Agro Romano e costituisce un vero  e  proprio  corridoio naturalistico e paesaggistico tra la Riserva naturale dell’Insugherata e le aree verso sud/sud-est verso la Tenuta Massara e il Parco agricolo di Casal del Marmo.

Presenze botaniche come la Quercia da suighero, presenze faunistiche quale il Gruccione costituiscono valori naturalistici di grande importanza.

L’area, ampia circa 33 ettari, è oggetto di un progetto di riqualificazione che sembrerebbe destinarla a divenire un banale giardinetto di quartiere con qualche orto urbano annesso.

L’area è comunque tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e ai sensi del vigente piano territoriale paesistico del Lazio.

Ben 800 cittadini han chiesto al Comune di Roma Capitale di mantenere le caratteristiche ambientali del sito.

In ogni caso, il progetto dev’essere assoggettato al preventivo procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A. (art. 19 e dell’Allegato IV alla Parte II, punto 7, lettera b , del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.).

Stop alle ruspe, via libera al buon senso.