La nuova piazza Mazzini riqualificata di Poggibonsi: tra realtà e fantasia

di Donatella Mercatelli.

Non è certamente solo piazza Mazzini di Poggibonsi (SI) ad essere sudicia in questo nostro povero Mondo ma certamente la nuova piazza Mazzini riqualificata non si può portare a esemplare modello di decoro urbano, non è proprio un specchio.
Forse si intendeva, per piazza riqualificata “fruibile”, solo uno spazio, un invaso, “fruibile” come discarica? E il nuovo ecologico e sostenibile verde della piazza riqualificata serviva per nasconderci dentro i rifiuti?

La cafonaggine delle persone però non può essere presa a scusa e come unico motivo di tutto il sudiciumaio che c’è nella nuova piazza; anche se le aiuole sono così attraenti e pratiche per gettarci di tutto, non è credibile che al Comune non importi , che non veda oppure non siano avanzati nemmeno degli spiccioli per pagare qualcuno che possa togliere l’immondizia della nuova piazza decantata come vera porta della città da riportare alla sua originaria funzione in modo da essere accogliente e gradevole per i cittadini stessi e a chiunque arriva e parte dalla Stazione ferroviaria.

Di sicuro tutta questa spazzatura non l’hanno causata gli ex 35 grandi Alberi della ex piazza Mazzini storica , nemmeno i 9 immensi Cedri del Libano, riconosciuti dal Comune stesso troppo grandi e grossi per stare nella piazza perchè ormai, come il Cielo ha voluto, dall’agosto 2018 non ci sono più a causare tutto quel paventato danno spaventoso.
Nella nuova piazza, le nuove aiuole possono anch’esse essere dichiarate “sostenibili” in quanto parcheggio delle biciclette di quella mobilità sostenibile decantata nella progettazione di quel servizio di Bike Sharing mai realizzato perchè non è avanzato nemmeno 1 euro dei 2 milioni e 350 mila di finanziamenti regionali-europei per il Progetto di Innovazione Urbana (PIU)?

Speriamo invece che sia avanzato almeno un pò del prezioso, locale travertino di Rapolano visto che un pezzo di cordolo si è già frantumato in una aiuola laterale all’ingresso della Stazione ferroviaria.
I nuovi alberelli della nuova piazza sono un po’ cresciuti in questi 4 anni e sono sopravvissuti miracolosamente dentro a questa morsa di travertino, pietra e asfalto , dentro a questa isola di calore con punte di temperatura anche superiore a 45°C ; così qualche cenno di Vita animale si comincia a notare con qualche uccellino che vola tra i loro rami e qualche insetto che vola su qualche fiorellino nato tra la spazzatura.

Ora forse è arrivato anche il momento che gli amministratori comunali scendano nelle strade e nelle piazze della città e quindi anche in Piazza Mazzini e vedano il punto della situazione, cosa è stato perduto e cosa si può rimediare per restaurare e rendere accogliente e pulita questa nuova piazza Mazzini riqualificata. Ora forse è arrivato il momento che un po’ di buon senso ritorni per farci incominciare a sperare che gli amministratori della città che li ha scelti vogliano dimostrare di agire da ora in poi per davvero per l’osannato “bene comune dei cittadini”.