Il suolo è dei nostri figli

Il suolo è dei nostri figli

(Chiara Sasso) – Instar Libri

Il Suolo è un Bene Comune. Ed oggi, corresponsabilmente, lo stiamo demolendo sotto le ruspe dell’avarizia e dell’ingordigia. I processi edilizi non ottemperano più alla necessità collettiva di “costruire” standards per una più alta qualità della vita, ma rispondono alle logiche del mercato e del capitalismo difese da una potente e spregiudicata oligarchia del mattone. E’ l’esaltazione della rendita finanziaria.

L’autrice racconta la rivoluzione culturale, prima ancora che politica, che ha visto protagonista il piccolo comune della provincia milanese, Cassinetta di Lugagnano, e il suo giovane sindaco, Domenico Finiguerra. 

Il Fai e il Wwf, non più tardi di un mese fa, lo hanno documentato con chiarezza e realismo: in Italia, ogni giorno, si registra un consumo di suolo pari a circa 75 ettari. Un dato impressionante che, però, sembra non generare grande preoccupazione o allarmismo negli organi politici nazionali. Il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico diventano temi di discussione quando la natura si manifesta in tutta la sua potenza e a causa di frane o alluvioni si contano morti, feriti o dispersi. La cultura delle prevenzione paesaggistica che è anche una cultura della legalità, gemella dell’etica della responsabilità, sono oggi carenti, purtroppo, nel nostro Paese. Ma cosi non è ovunque. E bisogna saper andare oltre l’immaginazione. A Cassinetta di Lugagnano, come racconta l’autrice nel suo volume (che si legge facilmente grazie a un linguaggio di qualità e molto scorrevole), è successo un piccolo miracolo.

Il suo giovane sindaco, Domenico Finiguerra, coinvolgendo i cittadini nel processo decisionale, ha fatto approvare una variante al Piano urbanistico che era vigente stabilendo lo stop alle nuove costruzioni. Imponendo, contestualmente, nell’ottica sia di preservare il suolo sia di valorizzare in chiave turistica il suo territorio carico di identità storico – culturali, la riqualificazione di tutto il patrimonio esistente, con l’impiego anche delle tecnologie rinnovabili. Ottenendo, inoltre, dai propri cittadini, per smantellare il ricatto degli oneri di urbanizzazione che dal 2004 sono devoluti per la spesa corrente – in nome dei quali si svende il territorio – la disponibilità ad aumentare leggermente le imposte comunali, per non far venire meno i servizi solitamente erogati alla comunità. Un esempio virtuoso a tutti gli effetti che rappresenta un caso mirabile di buona amministrazione e di come la politica possa essere ancora un’attività nobile, esercitata con passione e professionalità. Diventando di fatto un modello da emulare anche altrove. Cosa puntualmente accaduta.

Cassinetta di Lugagnano ha indicato la strada da seguire per frenare il processo autodistruttivo cui in Italia si assiste da decenni e per diffondere tra amministratori e cittadini la consapevolezza che la cosa pubblica è preziosa e va gestita in modo nuovo. Un modo non solo responsabile, ma solidale, ecosostenibile, capace di pensare in grande e agire in piccolo.

Biografia:

Chiara Sasso, vive e lavora a Bussoleno in Valle di Susa. Da anni impegnata in associazioni ambientaliste, è fra i fondatori del Valsusa filmfest. Ha scritto numerosi libri su temi sociali. Fa parte del gruppo di coordinamento della Rete dei Comuni Solidali.

Il suolo è dei nostri figli. Cassinetta di Lugagnano, un esempio che fa scuola.
di Chiara Sasso, con contributi di Domenico Finiguerra. Introduzioni di Salvatore Settis e Luca Mercalli.
Pagine: 96
Prezzo:  9,00 euro

Un commento

  1. Credo che sia necessario un cambio di politica economica strutturale che sposti cioè la convinzione generale che il “progresso” legato all’occupazione di tutti sia nella cementificazione di nuovi spazi, verso l’uso della terra stessa come fonte di occupazione e quindi di beni per la vita.

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