Un appello a tutti i Comuni italiani per salvare la Reggia di Carditello (Caserta)

Ultim’ora

Il sindaco di San Tammaro ha intrapreso da  lunedì 12 marzo uno sciopero della fame per salvare la reggia di Carditello.

A pochi giorni dalla nuova asta per vendere il sito a privati, Emiddio Cimmino, eletto sindaco per una lista civica nel 2008, ha deciso per questa forma pacifica d’opposizione e sensibilizzazione sull’argomento, che trova il nostro pieno appoggio e solidarietà.

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La Reggia di Carditello:
storia di uno scempio

La reggia di Carditello è una tenuta borbonica, acquistata da Carlo III nel 1745 e successivamente valorizzata da Ferdinando IV, che commissionò all’architetto Francesco Collecini la progettazione di un casino reale adibito sia a residenza che ad azienda agricola. Ferdinando IV impreziosì la reggia anche a livello artistico, con gli affreschi commissionati al pittore tedesco Philipp Hackert, già all’opera presso la reggia di Caserta.

Oggi la reggia è in piena decadenza. Il consorzio che ne è proprietario aveva contratto trent’anni fa un debito (all’epoca quantificabile in circa cinquanta miliardi di lire) col Banco di Napoli. Adesso quel debito è stato rispolverato da Intesa San Paolo, dove il Banco di Napoli è nel frattempo confluito. Siccome il consorzio non è in grado di assolvere il debito, è stato disposto il pignoramento della reggia. Ed è stata indetta un’asta con scopo di vendita a privati, andata deserta in occasione delle prime due convocazioni.

Il problema delle aste andate deserte sta portando ad una svalutazione della reggia. Siamo attualmente sui 15 milioni di euro (calcolati solo come valore immobiliare, senza considerare di fatto gli affreschi e le opere ivi presenti) e il rischio concreto è che in questo deprezzamento possa avere gioco facile la camorra.

Non solo perché operazioni del genere sono notoriamente delle opportunità per il riciclaggio di denaro sporco, ma anche e soprattutto perché ci troviamo in un’area del casertano dov’è forte la presenza dei Casalesi. A soli cinque chilometri da Casal di Principe e a tre dalla discarica di Ferrandelle, con la minaccia plausibile che la reggia di Carditello finisca per esserne inglobata.

Si tratta di un sito soggetto a vincoli architettonici, sui quali esiste un diritto di prelazione da parte degli enti pubblici. E se da un lato la Regione Campania, per bocca di Vito Amendolara (consigliere regionale all’agricoltura della giunta Caldoro), fa sapere che “di immobili da comprare ce ne sarebbe più di uno, ma il problema è che non ci sono soldi”, dall’altro si fa appello alla sensibilità e alle facoltà d’investimento dei singoli comuni.

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L’appello ai Comuni:
la Reggia patrimonio di tutti!

L’associazione Orange Revolution ha lanciato un’iniziativa aperta a tutti i comuni italiani per promuovere un investimento collettivo.

Un consorzio di comuni per rilevare l’area e sottrarla alle mire camorristiche. E per decidere poi come valorizzare e rilanciare un prezioso patrimonio pubblico.

Ecco l’invito che l’associazione sta inviando a tutti i comuni italiani, in primis ai comuni campani, agli enti provincia e regione, per aderire all’iniziativa per salvare la reggia di Carditello:
Leggi l’appello ai Comuni italiani (file pdf, 80 kb) >

Un comune in provincia di Salerno, il comune di Cava de’ Tirreni, ha approvato all’o.d.g del 5 marzo il nostro appello (file “O.d.g. carditello”) e adesso stiamo chiedendo una scheda di adesione ai comuni.
Scarica la scheda di adesione per i comuni (formato doc, 98 kb) >

Tutte le schede raccolte saranno consegnate al Presidente della Repubblica ed al Ministro dei Beni Culturali, al quale abbiamo chiesto un’audizione affinchè usufruisca del diritto di prelazione per l’acquisto della reggia.

Tutti i comuni italiani sono invitati ad aderire, fate circolare e diffondete anche nel vostro Comune!

Galleria fotografica

(foto di Maionella)

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Approfondimenti

Di seguito, un articolo a cura di Eugenio Frollo (architetto e consigliere dell’associazione Agenda 21, attiva nel tentativo di recupero e rivalutazione del sito), che approfondisce la storia della reggia di Carditello e che ne riassume in maniera dettagliata tutte le vicende che l’hanno riguardata, fino ad oggi:

http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2012/03/Odissea-di-carditello-ultimo-atto.pdf

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Ulteriori approfondimenti ai seguenti link:

http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/12/30/news/la_reggia_dimenticata-27386363/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/23/petizione-salvare-reggia-carditello-comuni-mettano-insieme/193389/

2 commenti

  1. […] San Tammaro, già tristemente nota per la discarica di Maruzzella, si trova in queste settimane al centro di un’assurda vicenda riguardante il destino del Real sito di Carditello. Dopo decenni di abbandono, la reggia borbonica è ora oggetto di un’asta giudiziaria per debiti contratti dal Consorzio di Bonifica, ente proprietario dell’immobile. Il sindaco di San Tammaro, per richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica ha iniziato nei giorni scorsi uno sciopero della fame. […]

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