Sicilia, scempio a Cava Misericordia: la cementificazione del territorio continua

A cava Misericordia uno dei gioielli naturalistici del paesaggio ibleo ancora integro si abbatte, nel silenzio più totale, l’ennesimo progetto per la realizzazione di un edificio residenziale.

I lavori appena iniziati hanno già avuto un impatto devastante sul delicato equilibrio paesaggistico di questa valle con un enorme scavo che ha completamente stravolto le curve di livello originarie (cosa assolutamente vietata dal piano paesaggistico, così come l’apertura di una nuova strada che giocoforza dovrà consentire l’accesso al nuovo insediamento).

Le associazioni ambientaliste esattamente un anno fa, appena avuta notizia dell’incredibile approvazione del progetto da parte della Soprintendenza, avevano immediatamente denunciato alla Procura della repubblica l’abuso e diffidato la Soprintendenza, il comune e l’assessorato regionale BB CC AA a ritirare i pareri in autotutela.

Nessuna risposta si è avuta dagli enti in indirizzo a parte una nota a firma del Direttore Campo dove si sottolineava ( in aperto contrasto con l’art. 42 del Piano Paesaggistico)  che “ i soggetti diversi dall’azienda agricola possono costruire residenze solo se lo prevede il PRG” inoltre Campo sottolineava giustamente una cosa arcinota a tutti e cioè che  dal punto di vista paesaggistico i nuovi edifici debbano presentare tipologie che si rifanno ai fabbricati rurali.

Il Prg di Ragusa, a parere anche dell’ufficio legale del Comune,  prevede proprio che in zona agricola può realizzare nuove costruzioni solo l’azienda agricola, e l’ufficio legale del comune non è il solo.

Infatti tale giudizio è confermato oggi dalla corte di Cassazione con sentenza della III sezione n. 9369 del 9 marzo 2012,  che afferma “ tutte le attività e gli interventi che si ritengono realizzabili in zona agricola restano comunque funzionali ad una attività tipicamente agricola o alle altre attività connesse con esclusione quindi di tutto ciò che è riferibile ad altre zone individuate in sede di pianificazione del territorio comunale con conseguenza che una struttura eminentemente residenziale non può in nessun caso realizzarsi nel verde agricolo.

L’edificio di Cava Misericordia non è realizzato da una azienda agricola, insiste soltanto su un paio di ettari di pascolo quindi non potrebbe avere neanche un fascicolo aziendale che possa giustificare la necessità di una simile costruzione ed infine non ha alcuna caratteristica di tipologia rurale (piano interrato compreso), e ciò nonostante si sia cercato di celare maldestramente la vera natura residenziale dell’immobile come “fabbricato rurale al servizio della manutenzione del fondo”.

Tale costruzione è quindi a tutti gli effetti abusiva, e cosa gravissima dotata di tutte le autorizzazioni, per tale motivo diffidiamo la Soprintendenza ed il Comune a sospendere immediatamente i lavori, ritirando i pareri in autotutela e richiedendo il ripristino dei luoghi, comunicando sin d’ora che le associazioni ambientaliste si costituiranno parte civile per il danno ambientale arrecato ad un sito di tale pregio.

Stessa richiesta deve essere rivolta ai titolari delle concessioni n. 211/2011 del 9/3/2012 che prevede la costruzione di due ville con piscina vicino al castello di Donnafugata.

Legambiente, Movimento TTO, FAI

 

Un commento

  1. la SICILIA ha bisogno di LEGALITA’ E binari di treni , NON cementificazione. Hanno fatto già tanti danni con la cementificazione selvaggia negli ultimi 50 anni !!!!!!!!

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