Feroce cementificazione in vista nel comune di Mesero (MI)

Mesero oggi si trova alla vigilia dell’approvazione di un PIANO INTEGRATO di INTERVENTO (PII) e di un nuovo PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT) che rischiano di degradare radicalmente l’aspetto, il contesto e la vivibilità di Mesero, un comune vicino al noto paese di Cassinetta di Lugagnano.

Nel dettaglio, il PII prevede innumerevoli nuovi insediamenti industriali e la costruzione di un hotel di 10 piani, per una superficie totale di 250.000 mq, a cui si aggiungono 100.000 mq circa previsti per il comune limitrofo di di Marcallo, coinvolto anch’esso in questo progetto.

In totale 350.000 mq, equivalenti a 50 campi da calcio, con l’aggravante che i terreni sacrificati sono prettamente agricoli e che, vista la posizione rispetto all’autostrada e la TAV, compromettono principalmente Mesero, un comune dalla superficie molto piccola, intensamente urbanizzato e già interessato dalla presenza di molti stabili dismessi o sfitti.

Non dimentichiamo infine il momento non certo favorevole dell’economia che indubbiamente non agevolerà l’utilizzo dei nuovi insediamenti industriali per incrementi occupazionali. Al momento difatti, non ci sono proposte di aziende od imprenditori che offrano garanzie occupazionali, ma solo costruttori interessati a quella che sembrerebbe una golosa speculazione.

Un progetto venduto come l’affare che permetterà all’amministrazione di trovare i soldi per costruire la nuova scuola elementare.

Un progetto nato con numeri rotondi, certi nella quantità, ma discutibili nel metodo. Non esiste infatti un progetto preliminare della scuola (approfondisci), non si sa neanche dove andrà fatta, se verrà  ampliata,  se manca solo una palestra o come crescerà la popolazione meserese, ecc…

L’unica cosa certa è l’immane quantità di suolo che andrà perso per sempre, in un momento di crisi economica dove il suolo torna ad avere un’importanza centrale.

video: Disegni, numeri, riflessioni sulla Cementificazione di Mesero: Intervento Consigliere Prina

riferimenti: http://www.meserotua.it

Un commento

  1. Mi sembra che l’autonomia locale di redigere PGT abbia amplificato il problema della svendita del territorio.
    Il comune è contento perchè reperisce i fondi per le spese correnti, il politico forse incassa qualcosa, chi vende il terreno ci guadagna. I commercianti locali sperano di aumentare i loro affari, alcuni abitanti pensano di diventare più importanti.
    I costruttori che devono “investire” i loro soldi trovano forse nelle realtà locali più modo di arrivare ai loro scopi.
    Anche in altri comuni le imprese costruttrici dettano legge (Corbetta, Cisliano (MI)) in altri (Cassinetta di Lugagnano) no.

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