Nuovo casello di Martellago (VE): scacco matto al territorio

Martellago è un comune di circa 22.000 abitanti in provincia di Venezia, situato alla periferia di Mestre. Assieme ad altri comuni, fa parte del comprensorio del Miranese. Tra le ipotesi sull’origine del nome ci sono storici che lo attribuiscono al latino ” Martis Lacus” (lago di Marte) e altri invece a una antica radice (Mad) indicante i luoghi paludosi.  Tra i luoghi di interesse naturalistico, vi è il ” Parco dei Laghetti” grande area verde di circa 50 ettari gestita dal WWF.

Antico Mulino sul fiume Dese presso il " Parco dei Laghetti"

LA DENUNCIA DEL COMITATO PRO COMPLANARE

Il comitato Pro Complanare di Martellago (dal nome di un progetto per una strada che facesse  da raccordo tra Martellago e il miranese; http://comitatoprocomplanaremartellago.blogspot.it/) in collaborazione con il meetup Grilli di Martellago, denunciano lo ” scacco matto” al territorio in tre mosse:

  1. Essere attraversati dal passante autostradale

  2. Costruire infrastrutture gigantesche rispetto alla necessità

  3. Elaborare un P.A.T. sovrastimando i conteggi

Attraverso il documento video qui sotto Roberto Bruscagnin, membro del Comitato,  illustra come il proposito dell’amministrazione comunale sia quello di realizzare un sottopasso sulla antica strada Cappellana, sterrato che collega Martellago alla piccola località di Cappella, per passare sotto al nuovo raccordo che collegherà il casello della parte ovest dell’autostrada con il nuovo casello Est, con la conseguente distruzione di territorio e l’estirpazione di filari alberati.

Ma non solo, la zona è particolarmente delicata per la sua biotopicità, ovvero il suo essere prezioso ecosistema, dove flora e fauna si autosostengono reciprocamente, formando una biocenosi.

Sempre nel video si racconta che lungo il fiume Dese,  al confine tra i Comuni di Scorzè e Martellago, dove ora c’è un’ampia zona agricola, verrà realizzata una rotonda, con corsie di accelerazione per l’accesso al passante, e  un enorme viadotto che consumerebbero un enorme quantità di suolo.

I costi della realizzazione del ” doppio casello” si aggirerebbero, secondo il Comitato,  sui 64 milioni di euro.

Il Comitato ha  proposto un progetto alternativo a ” Unica Stazione” che ridurrebbe i costi di circa la metà oltre ad impattare molto meno sul territorio, me è stato respinto.

Immagine con la proiezione del nuovo Viadotto di Martellago

La campagna del Comitato è volta, secondo Roberto Bruscagnin,  a far prendere coscienza alla cittadinanza sui pericoli legati al consumo di suolo, che irrimediabilmente andrebbe perso con la realizzazione delle opere sopra descritte. Ma non solo: in nome della viabilità si andrebbero a creare delle nuove aree,  da sfruttare e cementificare. Bruscagnin rivendica il ruolo dei PAT (Piano Assetto Territorio), il cui scopo dovrebbe essere quello di salvaguardare i territori e l’ambiente, mentre secondo il  Comitato “i calcoli effettuati dall’ufficio tecnico del Comune,  non sono aderenti alla legge e nemmeno alle norme e alle disposizioni che essa contiene”. Infatti la rielaborazione del Pat del progetto Comunale, ridurrebbe da 17 a 8 gli ettari le nuove aree edificabili. ( per visualizzare il PAT del comune http://www.comune.martellago.ve.it/it/VIVERE/Assetto-del-Territorio/Territorio-pat.html)

Un altro punto sul quale il Comitato dibatte, è la stima che vedrà nei prossimi dieci anni, nuovi arrivi di popolazione attorno alle 2500 unità, che per Bruscagnin è solo un altro pretesto per dar vita e giustificare nuovi progetti di edilizi e relativo consumo di suolo.

progetto del nuovo casello a Martellago

Naturalmente ci sono anche voci pro-casello, come quella dell’assessore veneto alla mobilità e infrastrutture, Roberto Chisso, secondo il quale ” «abbiamo fatto un altro passo in avanti. La concertazione con gli enti e con i Comuni interessati fa sì che tutte le soluzioni siano concordate per il bene dei territori. Con il casello di Martellago-Cappella, completiamo un altro pezzo di quel Passante che tanto ha risolto, in termini di viabilità e non solo, problemi divenuti insostenibili per i cittadini. Vernizzi e la sua squadra hanno fatto un ottimo lavoro: spero che questo sia un segnale per chi vorrebbe annullare queste figure fondamentali per il completamento di opere strategiche per il Paese». ( fonte ” La Nuova Venezia” http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/05/16/news/casello-di-martellago-cantiere-a-fine-anno-1.4540747)

Un articolo del 21 aprile 2012,  scritto a firma Giovanni Costantini ne ” La Vita del Popolo”, illustra come “…Non manca nessuno dei tradizionali ingredienti nell’ennesima bega in tema di viabilità nell’area nord del Miranese. Teatro della scena i territori di Martellago, Scorzè e, dato non indifferente, Venezia. Duplice il motivo del contendere. Da un lato il nuovo casello sul Passante, in località Cappella di Scorzè ma con viabilità di collegamento con la Castellana in gran parte in territorio di Martellago… Una matassa difficile da sbrogliare, anche perché tarda ad arrivare una presa di posizione della Regione. E intanto, complici i vari incontri pubblici, gli animi si scaldano sempre più. “Nessuno scontro tra comitati, nessuna guerra tra Martellago e Trivignano-Zelarino – butta acqua sul fuoco il Comitato ProComplanare di Martellago, favorevole alla Supercastellana -. Siamo convinti che le proposte illustrate possano contribuire a migliorare la viabilità, a Martellago così come a Trivignano e Zelarino, consentendo di diminuire i disagi negli abitati lungo la Castellana e di limitare, per quanto possibile, l’impatto sul territorio agricolo, utilizzando al meglio le risorse economiche disponibili”. Il “rebus Supercastellana” rischia di offuscare l’altro grande tema, quello del casello di Cappella. Un progetto che piace a ben pochi, vuoi per la spesa (64 milioni di euro, sproporzionati rispetto ad una previsione di 15-20 mila accessi), vuoi per l’alto impatto dal punto di vista ambientale. Non piacciono, in particolare, le due stazioni di esazione e, soprattutto, il sovrappasso sul Passante per il collegamento con la viabilità locale: 13 metri di altezza, proprio nel punto di intersezione dell’autostrada con il Dese, “con un notevole impatto sul paesaggio, l’inevitabile ed elevato aumento dell’inquinamento acustico in tutta l’area, l’aumento dell’inquinamento dell’aria…Il tutto mentre un altro comitato, Cappella Vive, ha da tempo denunciato un preoccupante aumento di tutti i livelli di inquinanti, con le polveri sottili al 150% del massimo consentito per legge. “È opportuno ricordare – sottolinea il Comitato ProComplanare – che uno studio di fattibilità, commissionato nel 2009 dal Comune di Martellago, ha evidenziato la concreta possibilità di realizzare il casello con una unica stazione di esazione e con il sottopasso sul Passante, rilevando come questa soluzione determini un minore impatto ambientale e minori costi”. Un risparmio che potrebbe essere reinvestito per la Supercastellana e il collegamento diretto con l’ospedale dell’Angelo. Ovviamente, Venezia permettendo”.

Clicca per ingrandire l'immagine

Anche il Comitato cittadino Cappellavivehttp://www.cappellavive.it/) dice la sua:

Il transito del Passante, il Casello e le strade complementari sono un problema che certamente riguarda il territorio di Cappella, ma anche di Peseggia, di Scorzè, e di Martellago: Tutti saranno – chi più chi meno –  trafitti dalle gravissime ed acutissime problematiche relative allo smog, al rumore, al traffico, che stravolgono e stravolgeranno a breve ancor di più la vita.

La qualità della vita – specie per chi è a 1500/2000 mt dal Passante –  non sarà mai piu la stessa per il resto della loro esistenza, a meno che non si spostino.

Nessuno potrà godere del silenzio assoluto come prima.

Il Comitato CappellaVive propone soluzioni, che sono il frutto delle elaborazione degli iscritti e di altri cittadini. A queste soluzioni vi stanno lavorando dei tecnici. Per questo motivo abbiamo invitato i nostri iscritti a partecipare e proporre idee soluzioni.

Siamo certi che quanto stiamo valutando e proponendo sarà vantaggioso per tutti:

– per i cittadini residenti intorno alle opere viarie : la qualità della vita, per loro, non sarà mai  più la stessa. Tuttavia con le soluzioni, parziali, ma serie, che proponiamo, la loro vita sarà molto cambiata, non stravolta.

– per gli utenti autostradali: le soluzioni con le barriere antirumore serie e verde serio ed adeguato al casello, miglioreranno la qualità della guida;

– per i commissionari del Passante e Casello : con qualche sforzo daranno dimostrazione di capacità di ascolto e di valutazione delle richieste di chi il Passante e i caselli li devono subire; si dimostreranno capaci di soluzioni non particolarmente coraggiose, ma logiche, adeguate per tutti: cioè le soluzioni che trovano i veri politici. Per una volta, davvero, avranno delle scelte da vantare. Per una volta non dovranno cercare o rincorrere – a qualsiasi prezzo – il consenso. Lo troveranno senza cercarlo.  Anzi sarà il consenso ad andare lodo incontro.

Insomma, ancora una volta assistiamo ad accesi dibattiti tra chi lotta per la conservazione del territorio e dell’ambiente e le Amministrazioni Comunali.

 

3 commenti

  1. Che serva un casello sulla Castellana, direi di sì.
    Ma ora che è stato fatto una tangenziale di martellago e che attraversa il passante a sud ovest… non converrebbe farlo lì il casello?
    Immagino che Voi abbiate già fatto la Vostra proposta.
    In bocca al lupo.

  2. È ASSURDO!
    Mangiarsi una tale fetta di territorio per un progetto non indispensabile. Chi ne gioverebbe, oltre ai costruttori e probabilmente qualche politico locale?

  3. Non c’è nessuna proporzione tra il costo complessivo del passante e il costo di un singolo casello del passante stesso; non è concepibile che un casello costi quasi il 9% del passante stesso e si consumino circa 21 ettari di territorio a ridosso di Cappella. Chiaramente qualcuno specula sul casello. Una progettazione più avveduta inoltre avrebbe dovuto evitare un sovrappasso dell’autostrada (lungo 600 m e alto 14) utilizzando un sottopasso autostradale (opportunamente allargato e rilevato di un metro!) che attualmente serve ad una sola famiglia. Qualcuno avrebbe inoltre dovuto controllare i valori di esproprio per cui ad esempio sono state indennizzate “serre” là dove c’era solo del seminativo arborato (foto a disposizione) e questo è avvenuto sia in territorio di Martellago che in territorio di Cappella (tabulati di esproprio a disposizione!). Inoltre solo oggi il min. Clini sembra imporre il principio che deve pagare di più chi più inquina. Da anni esiste un progetto di direttiva europea che ho portato a conoscenza di diverse amministrazioni comunali (tra cui Martellago e Scorzè) che mi hanno guardato con compatimento per povero illuso: si trattava di applicare un sovrapprezzo di pedaggio a compensazione dei danni ambientali creati dall’autostrada, sovrapprezzo che doveva essere convogliato in un fondo per opere di mitigazione ma come il solito tutto rimane lettera morta. Alla marcia avvenuta tra Preganziol e Mogliano V. eravamo in 512 e avremmo dovuto essere almeno 512.000 (questo mi è stato detto dai soloni di Bruxelles. Meditate signori!

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