Marche: quando bio-gas fa rima con speculazione economica

Nella Marche il business delle centrali a bio-gas fa rima con speculazione economica, sul piatto ci sono 30 centrali sparse in tutta la regione collegabili a ben 680 milioni di euro complessivi di incentivi pubblici.

Il rischio è di far la fine della storia dei pannelli fotovoltaici posti al suolo, una fine che unisce tante belle parole con tantissimi brutti risultati, il trucco è: costruire medi impianti, saltare a piè pari la fase di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), far partire l’impianto al più presto, aspettare le entrate economiche, che in questo caso arrivano molto velocemente grazie agli incentivi; fregarsene dell’intorno agricolo e della vita dei cittadini nei dintorni dell’impianto.

Aumento del traffico dei camion, degli scarichi nocivi, possibili inquinamenti di falda, abbandono progressivo della mansione agricola perseguendo la più facile e remunerativa strada della produzione di energia. Conviene? Forse a qualcuno si…

Nelle Marche si sono creati dei comitati “NO BIOGAS/BIOMASSE MARCHE” formati da semplici Cittadini che vogliono difendersi dalla realizzazione di moltissimi questi impianti. Desiderano, colmare le lacune di certa politica e sostenere i propri diritti ponendo l’accento alle gravi criticità del progetto energetico marchigiano con la recente Legge Regionale n.3/2012 “Disciplina regionale della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA”) che ha innescato la proliferazione sconsiderata di centrali a biomasse, spesso senza neanche tenere in considerazione il contesto, il cumulo con altri progetti, le caratteristiche dell’impatto potenziale con riferimento alle diverse aree geografiche e alla densità della popolazione interessata.

Le centrali a biogas, infatti, sono un business altamente remunerativo, poiché l’investimento iniziale è facilmente ammortizzabile nei primi 3/4 anni di attività, mentre gli incentivi statali sono erogati per 15 anni.

Questi ultimi sono agevolazioni per la produzione di energia pulita che sono recuperati dallo stato attraverso una maggiorazione sul costo dell’elettricità.

La speculazione economica legalizzata è certamente una deviazione da contrastare, ma a preoccupare sono anche le conseguenze sull’ambiente, sulla salute dei cittadini, sull’agricoltura, sul commercio e sul turismo. Impianti industriali ravvicinati che immettono nell’aria agenti inquinanti non sono assolutamente accettabili. Le istituzioni hanno il dovere di lavorare per bonificare l’ambiente e il territorio e non per renderla ancora più inquinata e insalubre.

Tra i diritti dei cittadini vi è in primo luogo quello a un’informazione corretta, puntuale e la più possibile intellettualmente onesta, il contrario di come hanno operato finora i nostri amministratori, visto che è sempre più usuale che ci  si accorga di una nuova centrale “sotto casa” solo quando iniziano a vedere le ruspe nel cantiere e, quindi, solo dopo l’avvio dei lavori di costruzione degli impianti.

Il 22/09/2012 nella manifestazione ad Ancona i Comitati hanno annunciato le loro prossime iniziative di natura procedurale e legale per esigere dalle istituzioni, Regione in primis, il rispetto della legalità e della normativa già vigente, nazionale e comunitaria. Tali azioni saranno volte a produrre:

  1. memoria legale, per riproporre la sussistenza delle condizioni per l’adozione di provvedimenti in autotutela volti alla sospensione doverosa e immediata delle autorizzazioni rilasciate e in itinere;
  2. Informativa/esposto alla Corte dei Conti: la situazione creatasi con la L.R. 3/2012 che presenta palesi vizi d’incostituzionalità, espone l’Ente regionale a possibili danni erariali, per i quali chiameremo in causa gli amministratori e i dirigenti, in base alle proprie responsabilità personali determinate dal loro ruolo;
  3. verifica nelle sedi competenti della reale sussistenza, per alcune aziende proponenti, dei requisiti che definiscano lo status di “società agricola”, essenziale ai fini del conseguimento degli autori

Durante la manifestazione che ha visto la presenza di numerosi cittadini, la politica e l’apparato burocratico sono stati richiamati a intervenire da subito al fine di far rientrare la situazione attualmente impresentabile in un quadro perlomeno decente di legalità, nel rispetto dell’ Ambiente della nostra Salute.

Comitato per la Tutela della Salute e dell’Ambiente della Vallesina e di Matelica
antonini.2012@libero.it 

___________________________

Video

13 commenti

  1. IL Biogas NON INQUINA è un energia pulita, chiederei a queste persone che protestano, sapete di cosa state parlando? Sapete qual’è la composizione chimica del biogas? Sapete qual’è il ciclo di produzione del biogas? Sapete cosa è il protocollo di Kyoto? Effettuate annualmente il controllo sulle caldaie di casa vostra sulle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera? Avete sostituito le vostre caldaie altamente inquinanti con altre ad alta efficienza?

  2. Ecco a cosa mi riferisco quando parlo di comitati che creano falsi allarmismi !!! :
    “Il problema è gravissimo ed ormai diffuso su tutto il terrtorio ed è un problema prima di tutto di salute: potremo scegliere se respirare nanoparticelle o aspettarci che il botulino faccia strage di animali come già sta succedendo in Germania… ”

    chi parla così del biogas è in malafede, nella migliore delle ipotesi…oppure vende petrolio o centrali nucleari!

  3. sono un operatore nel settore biogas, sono daccordo sulla tutela dei diritti dei cittadini, la tutela del territorio e quant’altro possa rappresentare un danno…ma attenzione,non per questo bisogna dare informazioni sbagliate contro il biogas!!! vogliamo continuare a dipendere dal petrolio o dal carbone? ce ne freghiamo se con questo inquiniamo il mondo..purchè non sia qui da noi?? Non è giusto! Il biogas fatto bene è una ricchezza, non è vero che i motori a biogas inquinano…inquinano di più le Panda a benzina di 15 anni fa o i vecchi camion che girano tranquilli ovunque…ma nessuno ve lo dice!giusto dare prescrizioni per la mitigazione dell’impatto, giusto controllare la densità degli impianti…per carità..ma tenete presente che in Germania hanno 8000 impianti!!!!e non sono idioti!! non se ne fregano dell’ecologia…semplicemente sono informati e sanno che non ci sono pericoli! sarebbe come avere 350/400 impianti in ogni regione d’Italia,…sarebbe una risorsa di energia rinnovabile enorme, certo parliamo di impianti più piccoli,non di centrali da 1 MW, sarebbe una risorsa per l’agricoltura enorme perchè è sbagliato dire che l’agricoltore DEVE fare solo food…perchè allora il consumatore, cioè tutti noi, anche gli aderenti ai comitati contro il biogas (termine già sbagliato in partenza, non si può essere contro il biogas,semmai contro un certo impianto in un certo posto!)DOVREBBERO acquistare food italiano!!! non far morire di fame l’agricoltore vicino a loro perchè in concorrenza con l’olio tunisino o spagnolo!!!!! siamo coerenti!! volete il food prodotto qui ma poi comprate quello estero??
    ben vengano le persone che cercano di tutelare i diritti di tutti, ben vengano comitati e quant’altro purchè si parli con persone serie ed informate, capisco l’ostilità verso gli speculatori che beneficiano di incentivi (solo una piccola parte la paghiamo noi…non diffondiamo notizie allarmanti, e la paghiamo per avere energia pulita,il che non è male,lamentiamoci di altre tasse inutili semmai..non di questa!) ma teniamo presente che comunque ci danno una contropartita: energia pulita!!!!NON E’ POCO!!il meccaismo dell’incentivo fà si che qualcuno inizi a produrre energia rinnovabile, poi gli incentivi diminuiranno ma si sarà intanto instaurata LA CULTURA DELLE RINNOVABILI!!! il bilancio finale fra produzione di energia rinnovabile, costi e inquinamento derivante da trasporti (perchè le altre emissioni sono a bilancio zero, quello che metto di organico esce…non peggiora nulla anzi migliora) è del tutto positivo mentre quello derivante da qualsiasi altra fonte energetica “sporca” è sempre totalmente negativo (in altre parti del mondo..certo..ce ne freghiamo?).Se un impianto è fatto bene non provoca nè cattivi odori nè inquina!!! sia chiaro questo concetto almeno. i trasporti ci sarebbero comunque perchè quelle biomasse o letami o scarti li avrebbero traportati comunque da qualche parte!ma sareste contrari ad un impianto per ogni comune che utilizzasse l afrazione organica dei rifiuti urbani? se si sareste dei pazzi! siete contrari ad impianti che utilizzano solo pollina (letame di galline)eliminando quelli si enormi disagi e cattivi odori oltre a quantità di azoto e ammoniaca enormi, (ma non ci sono comitati contro lo spargimento della pollina nei campi….COME MAI?????)siete contrari ad impianti che utilizzano scarti dell’ortofrutta? sansa di oliva? scarti di macellazione? trebbie di birra? scarti della lavorazione dell’uva? ANCHE QUESTO E’ IL BIOGAS!!!!! E QUESTO E’ CIVILTA’! E’ ECOLOGIA! E’ INTELLIGENZA!! sarei felicissimo di confrontarmi con il vs comitato ovunque ci sia necessità, ma confrontiamoci con dati giusti,onestamente, senza creare falsi allarmismi! anch’io ho due figlie piccole e farò un piccolo impianto a servizio della ns piccola azienda agricola, so di fare bene e di non inquinare nulla, so di non creare danni ma se per caso un comitato dovesse fermarmi grazie ad informazioni sbagliate o creando panico nei vicini…beh anch’io adotterò il sistema del “chi sbaglia paga”, anche i comitati possono essere chiamati a rispondere di danni provocati no? siamo giusti, realistici e ben informati, non lasciamo che invidia o altre motivazioni prendano il sopravvento! mi firmo e sono a disposizione di quanti vorrano : Andrea Cristofanelli di Zorg Biogas Italia. Un saluto!

  4. Quello che sta avvenendo nelle Marche, con i BIOGAS, è avvenuto in Lombardia con il fotovoltaico.
    Grazie agli incentivi statali, sono stati realizzati più di 100 grandi impianti industriali per produrre energia con pannelli solari, il dramma è che questi impianti sono stati realizzati quasi TUTTI su fertili terreni agricoli, nel TOTALE silenzio di TUTTE le associazioni ambientaliste.
    Oltre 1.000.000 di mq. sono stati coperti di silicio e per oltre 20 anni faranno bella mostra di se in stupende aree Lombarde.
    Coloro che desiderassero conoscere l’elenco completo di questi impianti, possono scrivere a: ceo.decarli@gmail.com,

    P.S. Non capisco perchè la vicenda della Centrale a CARBONE di Vado Ligure, che in fatto di inquinamento, non è di meno di quello che sta accadendo a Taranto, non BUCHI lo schermo o non interessi la stampa Nazionale. Chissa perchè?.

    Francesco De Carli Portavoce del Comitato Tutela Territorio e Fontanili di Milano.
    EX presidente Legambiente Circolo Milano Ovest,dimessosi da tale associazione oltre un anno fa con TUTTI i 65 Soci del circolo.

  5. Caro Di Simine,
    perchè non provi a passare una breve vacanza dalle parti nostre: bassa bolognese o alto ferrarese!I circoli Legambiente ti ospiterebbero volentieri…..
    Probabilmente ti renderesti conto che questi impianti al servizio del sostegno del reddito agricolo, hanno ben poco a che fare con le fonti rinnovabili: lo spreco energetico supera abbondantemente la produzione. Evidentemente come tutti i dirigenti nazionali Legambiente e della politica istituzionale, sei tutto preso dagli obiettivi e poco dal rispetto della qualità della vita degli sfortunati residenti che hanno la sfortuna di abitarci vicino, per non parlare dei danni alla fauna ittica, per il digestato liquido, che nessuno vuole, sversato illecitamente negli scoli di bonifica.
    Altra cosa è parlare di impianti biogas da scarti agro-alimentari ed animali a ridosso degli impianti industriali di trasformazione o selezione, senza riportare il tutto nelle campagne con una gestione alla contadina, o da scarti di allevamenti animali (liquami).
    Mi rendo disponibile a farti visitare gli uni e gli altri, così ti/vi rendete conto, una volta per tutte, quale sia la differenza nella gestione e nella concezione della costruzione degli impianti.
    Quindi, restando in tema di difesa del territorio e del paesaggio,questi impianti non hanno nulla a che fare con il territorio agricolo, sono impianti industriali(!), come nulla avevano a che fare i parchi fotolvoltaici che tu ed altri tuoi compari avete strenuamente difeso, ma che fortunatamente Monti ha vietato.

  6. Mi sembra che l’ignoranza (nel senso buono della parola)sia padrona del settore sia da chi è a favore sia di chi è contro.
    Il biogas può essere trasformato in biometano ed essere immesso in rete ad integrazione del metano importo dall’estero. Il metano prodotto in natura dalle decomposizione delle biomasse và comunque disperso in atmosfera. Perchè non recuperarlo! Esistono, in Europa, impianti di produzione di biogas ad emissioni odorose pari a zero e emissioni inquinanti con valori quasi nulli. Se le Amministrazioni impongono e controllano che le norme antinquinamento vengano rispettate non vedo il perchè ci si debba opporre.

  7. Un’idiozia opporsi al Biogas , in un paese come il nostro che vive sul petrolia della libia e il gas dell’algeria …

  8. Penso che opporsi al biogas in quanto biogas (e non solo nei casi di speculazione basata sull’abnorme impiego di biomasse dedicate, e di questo l’articolo non parla) sia un’idiozia. A meno che non si sia dipendenti dell’ENI, amici di Passera e dei ‘trivellatori’ o legati a un gruppo industriale che lavora per riportare l’energia nucleare in Italia dopo la vittoria referendaria o ancora operatori degli eserciti mercenari che lavorano dovunque ci siano le guerre del petrolio. Queste sono le categorie che hanno buone ragioni per opporsi al biogas e alle rinnovabili in genere. Sull’inquinamento: stiamo parlando di produzione di gas, dicesi metano. Inquina, certo. Come il fuoco dei fornelli nelle nostre cucine a gas.

  9. NO BIOGAS..le motivazioni sono ampiamente spiegate nell’articolo sopra,personalmente faccio parte di un comitato contro la costruzione di un impianto nel mio paese…per ora siamo riusciti assieme al comune a bloccarlo..non e’ stato facile per nessuno..ma il risultato sembra positivo,il mio messaggio e’ questo:cittadini datevi da fare,fate sentire la vostra voce chiara e forte,se si rimane passivi c’e’ il rischio di ritrovarvele sotto casa!!!Lottiamo per la nostra salute,quella dei nostri figli,per l’ambiente e la natura!!!!

  10. Nelle Marche , ho letto Sole 24 Ore , si stanno costituendo i DISTRETTI CULTURALI EVOLUTI, TRA I PRIMI IN iTALIA ! – perchè non create ilDISTRETTO CULTURALE EVOLUTO PER LA PRODUZIOE DI ENRGIE ALTERNATIVE SENZA DANNEGGIARE L’AMBIENTE ? – premetto che sono ignorante in mmaateria , però leggo , pertanto gradirei conoscere se ho dedotto male – sono pronto a chiedere scusa- abito a Roseto degli Abruzzi , cell. 338 2731180- noi in Abruzzo abbiamo istituzioni che hanno raggiunto il massimo del degrado culturale -la vosra Regione , leggo ., è tra le più evolute d’Italia –

  11. Bisogna lottare insieme, bisogna fermare queste centrali che inquinano l’ambiente di tutti. Bravissimi!

I commenti sono chiusi.