Porto Venere (SP): l’antica pasticceria, le elezioni ed un pontile inutile

Diversamente da come si voleva presentare, l’intenzione di sistemare un pontile di approdo per il trasporto marittimo pubblico all’Olivo non è stata eliminata dall’agenda del Comune di Porto Venere.

E’ evidente la contraddizione tra la presentazione fatta dall’Amministrazione in sede di Consiglio Comunale o sui media, e ciò che è stato scritto sulla delibera pubblicata l’8 gennaio. L’impatto negativo più immediato sarà sulla balneazione e sulla mitilicoltura, viene da sé che in qualsiasi punto dell’Olivo si voglia sistemare il pontile bisognerà, come minimo, ristrutturare ed allungare uno dei pontili preesistenti, per questioni di pescaggio delle imbarcazioni e spostare, se non eliminare, una parte delle coltivazioni di mitili per permettere la manovra e il transito. Ma qual’è lo scopo di tutto ciò? C’è chi difende a spada tratta l’idea di sistemare un pontile in piena zona balneare, come Legambiente ed altre associazioni, che in questo caso non fanno l’interesse dell’ambiente, tutto scritto nero su bianco nel rapporto redatto dal dott. Grondacci per il Comune. Se lo chiedete a loro, vi diranno che lo scopo è decongestionare la “Napoleonica”, a discapito della balneazione si può tranquillamente aggiungere. Il seno dell’Olivo è una zona ristretta con già molte funzioni ed è inevitabile che ciò avvenga.

Se si vuole decongestionare la “Napoleonica” con il trasporto marittimo estivo, l’unica alternativa è aumentare le corse da e per il paese, pensando ad ampliare il porticciolo sul lato est, non semplicemente allargando un po’ uno dei pontili come si è fatto in questi ultimi mesi. Se invece si pensa ad aumentare il giro d’affari, trasformando l’Olivo da zona balneare e residenziale a zona commerciale allora tutto è chiaro.

Le stesse persone ed associazioni citate prima, vi diranno anche che “il fine è quello di potenziare gli accessi pubblici dal mare attualmente limitati solo davanti al paese, creando così un piano di trasporto pubblico via mare su scala sovra comunale”, come è stato scritto nel rapporto di Grondacci. Quest’ultima è cosa diversa dal decongestionare la “Napoleonica” nella stagione estiva, ma mira semplicemente a ciò che si scriveva prima, ovvero creare una zona commerciale, dato che in inverno i residenti sono pochissimi, buona parte sono seconde case vuote e la “Napoleonica” non è per nulla congestionata. C’è indubbiamente un problema più generale di garantire i collegamenti dato che la strada, come buona parte delle strade in Liguria, è stretta e tortuosa, ed a rischio di blocco per incidenti o maltempo. Ma che le poche persone, residenti anche invernali, abbiano
la necessità che il trasporto marittimo debba partire dall’Olivo è francamente una barzelletta creata ad arte.

E’ curioso che si dica, come hanno affermato il Sindaco e il Consigliere delegato dott.ssa Floriana Botta, che “il pontile non è utile”, eppoi in delibera si scriva, semplicemente, che verrà fatta una modifica al Piano del Demanio Comunale affinché il pontile non venga fatto presso “Le Terrazze”, passando la questione alla Giunta.

L’unico punto fermo è che il pontile non verrà fatto a “Le Terrazze”, si scrive di “revisione” non di “eliminazione”, che per favore non ci prendano in giro. Che poi durante lo stesso Consiglio Comunale, il Consigliere Botta, supportata dal Sindaco, abbia detto che “non è utile”, ed allo stesso tempo che la questione “non è prioritaria”, e che “per il momento non è opportuno realizzarlo a -Le Terrazze-“, ci lascia quantomeno perplessi. Se non è utile, allora non si comprende perché, contemporaneamente, si ritenga non prioritario, per il momento. Se non è utile, logica vuole che non si faccia, punto.

L’Amministrazione si sta arrampicando sugli specchi, perché la materia scotta per numerosi motivi e non vuole esporsi troppo, ma ha la necessità di fare propaganda elettorale data la scadenza, ormai prossima, del mandato. Ed è proprio per la mancanza di atti concreti fino ad oggi, a poche settimane dalla scadenza e con un’accelerata nel verso sbagliato, che si fanno evidenti operazioni affrettate, inadeguate e a svantaggio dei cittadini, come spiegheremo successivamente.

Altra cosa curiosa è stata l’assenza del dott. Grondacci, il garante del “Percorso di ascolto”, il quale, non solo non ha inserito delle vere e proprie conclusioni all’interno del rapporto, ma non l’avrebbe nemmeno firmato. Riteniamo non per colpa sua. Il senso lo possiamo interpretare leggendo la sua replica ad un nostro post del 22/01/12 sul nostro sito  (Comitato Spiagge Libere Olivo su Facebook), nel quale fa presenti i “pregiudizi” che noi avevamo espresso nei suoi confronti, in quanto, secondo noi, non avrebbe potuto fare da garante essendo stato responsabile di Legambiente della Spezia per lungo tempo.

Associazione che, durante il suo compito di garante, è stata di fatto parte in causa, e non solo, ma anche fervida sostenitrice del pontile in piena zona balneare dell’Olivo. Ma, cosa interessante è che, per rendere evidente la sua neutralità, scrive chiaramente che: “...l’idea del pontile è solo una idea peraltro bocciata dalla netta maggioranza degli intervistati…“. Cosa che però sia nel rapporto, che dall’Amministrazione, non viene messa in evidenza, o quantomeno messa in pratica, apponendo una chiara dicitura di eliminazione del pontile dal Piano del Demanio Comunale all’interno della delibera.

Per tornare alla delibera sono evidenti, tra gli altri, due punti: uno, come già detto, il pontile non si farà a “Le Terrazze” (ma c’è ancora l’idea di farlo in altra zona); due, si estende la zona di spiaggia libera attrezzata limitrofa a “Le Terrazze”, ovvero due chiare concessioni al titolare de “Le Terrazze”, che non avrà il fastidio del traffico marittimo e che potrà allargare la sua zona di sistemazione ombrelloni, sdraie e lettini.

Non solo, e qui è evidente una terza concessione, in delibera si scrive: “… riclassificando ed ampliando l’attuale tratto individuato nel piano delle aree demaniale come spiaggia libera attrezzata limitrofa allo stabilimento “Le Terrazze” …”. E il termine “riclassificando” potrebbe significare che oltre agli ombrelloni e lettini, potrà mettere, almeno, alcuni tavoli, che può voler dire servizio bar e/o ristorante. Come, del resto, ha fatto notare l’opposizione in seduta, affermando che per loro va bene e che certo non è cosa che li “scandalizza”. Mentre a noi scandalizza e non piace per nulla, dato che il titolare de “Le Terrazze” ha firmato una convenzione del  5/2/2004 con il Comune, che lo impegnava a compiere alcune opere di urbanizzazione, tra cui il prolungamento della passeggiata. Tuttora da progettare in via definitiva, come dichiarato in delibera.

Questo è il gioco delle tre carte, dove si fa credere ad un ampliamento della spiaggia libera, lungo via II Traversa dell’Olivo, spostando i pontili dell’Unione Sportiva dove la spiaggia non esiste più, sotto l’attuale muro che dovrebbe anche ospitare il prolungamento della passeggiata. E allo stesso tempo si toglie spiaggia libera, concedendo una maggiore porzione di “spiaggia libera attrezzata” ad uso ed in concessione a “Le Terrazze”. Non siamo pregiudizialmente contrari ad un uso diportistico della zona della “spiaggetta” non più esistente, ma il vantaggio per i bagnanti deve essere reale, con una spiaggia libera realmente utilizzabile e non “attrezzata con bonus”.

Il Comune, in questa tormentata vicenda, non è esente da colpe, anzi è il colpevole principale, dato che ha permesso al titolare di far partire la propria attività senza che fossero compiute tutte le opere di urbanizzazione a suo carico, ed ora si trova a dover ritornare in trattativa in quanto i soldi non sono più sufficienti per compierle. Un pasticcio che come riavvio vede tre bei bonus assegnati a chi doveva fare e non ha fatto, certo per colpa anche del Comune, ma la soluzione non è dare altre concessioni e far pagare i cittadini per gli “errori” degli amministratori precedenti ed attuali. La soluzione è far valere, innanzitutto, i diritti di legge senza cedere ad eventuali ed improponibili veti, ed estirpare, una volta per tutte, dal piano del demanio, un’opera inutile e dannosa, come un pontile per il traffico marittimo pubblico, in una zona dedita alla balneazione e alla mitilicoltura.

Per tutto ciò, invitiamo tutti i cittadini, residenti e non, ma anche i frequentatori stagionali o i turisti, a scrivere al Sindaco di Porto Venere.

Questa è la mail del sindaco: sindaco@comune.portovenere.sp.it, se vuoi puoi mettere anche il nostro indirizzo in copia (spiaggelibereolivo@gmail.com). Ecco un testo suggerito per il messaggio:

Gentile Sindaco,
voglio proteggere la libera balneazione nel Seno dell’Olivo e quindi sono contrario ad un pontile per il traffico marittimo pubblico all’Olivo.

Comitato Spiagge Libere Olivo (Portovenere – SP)
Pagina Facebook > 

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Visualizza la delibera in formato pdf (127 kb) >

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La risposta di Legambiente La Spezia

Per correttezza di informazione ospitiamo un intervento di Legambiente La Spezia, in risposta all’articolo del Comitato Spiagge Libere

Sono anni che si parla di trasporto pubblico locale via mare per decongestionare la strada che da La Spezia conduce a Portovenere, chiamata “napoleonica” proprio perché disegnata in quell’epoca, e considerato il fatto che l’Amministrazione Comunale di Portovenere ci ha posto il quesito in merito alla collocazione di un nuovo pennello per lo sbarco e imbarco del trasporto pubblico marittimo locale, abbiamo ritenuto che la soluzione individuata per l’eventuale pontile fosse la meno impattante per alcune ragioni:

– la struttura portante in calcestruzzo esisterebbe già in quanto in passato vi era un pontile i cui basamenti in cemento armato sono affioranti dal mare, evitando così di mettere a mare corpi morti
– c’è una idonea discesa accessibile anche ai disabili
– sono presenti bagni pubblici
– il pontile, utilizzabile solo “in testa”, sarebbe riservato esclusivamente al trasorto pubblico locale per l’imbarco e sbarco dei bagnanti, dei turisti e dei cittadini
– la testa dell’eventuale pontile resterebbe oltre le boe che delimitano la balneazione, quindi non impattando assolutamente con essa

Quindi, al contrario di quanto afferma il suddetto comitato, non ci sarebbe alcun intralcio alla balneazione ma anzi, come avviene tuttora per il primo pontile ristrutturato recentemente, i bagnanti avrebbero tutto il lato lungo del pontile a loro disposizione.

Quindi è del tutto evidente che il Comitato Spiagge Libere dell’Olivo mistifica la realtà, affermando che si vogliono eliminare le spiagge a favore delle barche: tutto falso. Le barche per il trasporto pubblico, lo ribadiamo, resterebbero fuori dalla zona adibita a balneazione, mentre per quanto riguarda l’ormeggio Legambiente, da anni, denuncia l’eccessiva presenza di ormeggi dovuta ai finti residenti e anzi, nel rapporto citato dal comitato, la scrivente associazione sostiene che, laddove le amministrazioni rivierasche facessero una seria politica di controllo delle residenze fittizie a favore dei veri abitanti, probabilmente alcuni pontili galleggianti “per residenti” andrebbero rimossi.

Detto questo, l’ipotesi della riattivazione di un pontile pre esistente non è mai stata considerata una necessità, ma una delle possibili soluzioni, sicuramente la meno impattante rispetto alla creazione di nuovi manufatti, tra le tante proposte. Anzi, l’abbiamo sempre considerata il male minore oltre, sia ben sottinteso, all'”opzione zero”.

Legambiente La Spezia