7-8-9 giugno: tutti a Venezia contro le grandi navi e le grandi opere!

7-8-9 giugno 2013
Giornate di lotta internazionale 

contro le grandi navi e le grandi opere

DIFENDIAMO LA CITTÀ DI VENEZIA,
RIPRENDIAMOCI LA LAGUNA

Le grandi navi sono troppo grosse per Venezia
Le grandi navi inquinano
Le grandi navi distruggono le fondamenta della città
Le grandi navi intaccano l’ecosistema della laguna
Le grandi navi incrementano l’acqua alta
Le grandi navi sono una minaccia per la salute dei cittadini

 È ORA DI DIRE BASTA!

Il 7-8-9 GIUGNO TUTTI A VENEZIA!

Il Comitato No Grandi Navi – Laguna Bene Comune ha deciso di lanciare una grande mobilitazione, nazionale ed internazionale, per le giornate dell’otto e nove giugno.

Due giorni di lotta e di incontro di chi, in città, in Veneto e in Europa si batte contro le grandi opere. Già perché le meganavi sono, in fondo, l’espressione più visibile di un sistema affaristico-politico che ha corrotto la vita di questa regione per troppi anni, con gravissimi danni economici, sociali e ambientali. Il momento è arrivato per una grande mobilitazione dei cittadini, contro le grandi opere e per un modello di sviluppo diverso e partecipato, per una nuova stagione di democrazia a difesa dei beni comuni.

Leggi l’appello completo >>

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Una grande nube di fumogeni colorati ha rovinato, lo scorso 3 maggio, l’aperitivo di benvenuto che i sostenitori delle grandi navi, il comitato Cruise Venice, avevano organizzato sulla piattaforma Adriatica alle Zattere in occasione del passaggio di due grandi navi da crociera.

Protagonisti della singolare protesta una ventina di componenti del comitato No Grandi Navi, che a bordo di quattro imbarcazioni liberavano i fumogeni e gridavano tutto il loro dissenso contro il passaggio dei “palazzi galleggianti” in Laguna.

UNA LUNGA CONTESA

Dalla splendida città lagunare, ci arriva la segnalazione della singolare protesta del comitato ambientalista No Grandi Navi, che ormai da tempo si batte perché le enormi navi da crociera non transitino più per le acque lagunari, minando il delicato e già precario ecosistema e rovinando il paesaggio della ex repubblica Serenissima. La protesta citata sopra, è solo l’ennesima puntata di una controversia ormai in atto da tempo, fra chi sostiene che il passaggio delle grandi navi promuove lo sviluppo del turismo e la capacità occupazionale e quindi l’economia locale, e chi, come i membri del Comitato ambientalista, ritiene questo passaggio di navi, dannoso per il paesaggio e l’ambiente di Venezia.
Secondo il presidente del comitato Cruise Venice, Massimo Bernardo, il settore delle crociere garantisce oltre 5000 posti di lavoro per una spesa di quasi 200 milioni di euro annui. Dunque sarebbe un vero e proprio dramma perdere questo indotto, specialmente in tempi di contrazione economica come quelli contemporanei. Tra l’altro recenti indagini, pare, abbiano dimostrato come le grandi navi non arrechino ne danni ne inquinamento grazie al loro scafo dislocante che, alla velocità massima consentita di sei nodi, non provocherebbe turbolenze, onde e risucchi. Gli fa eco, Ernesto Pancin, direttore di AEPE (Associazione esercenti pubblici esercizi Venezia) secondo il quale, pur essendo necessario sviluppare soluzioni a tutela della città, si deve anche garantire un’attività che è fonte di reddito per migliaia di lavoratori.

L’ATTIVITA’ DEL COMITATO NO GRANDI NAVI

Naturalmente di tutt’altro avviso è il comitato No Navi, secondo cui il comitato crocieristico assomiglierebbe più a un sindacato patronale legato alla Autorità Portuale e alla Venezia Terminal passeggeri. Sempre gli ambientalisti asseriscono che il comitato Cruise Venice spaccia come mantra e senza contraddittorio dati non veritieri sulla sicurezza delle crociere. Come si legge nell’omonimo sito (http://www.nograndinavi.it“Le grandi navi sono l’ultima versione veneziana delle grandi opere. Una versione elefantiaca, un mastodontico insulto alla città, una seria minaccia alla salute dei cittadini, alla sicurezza del patrimonio storico monumentale di Venezia e alla sopravvivenza dell’ecosistema lagunare. Questo sfregio è sotto gli occhi del mondo intero”.

 

10 commenti

  1. giustissimo!!! E riguardo progetto della grande torre Cardin c’è qualche iniziativa? a che punto è?

  2. voglio venire. sono triestina e vivo a Milano. Nuotatrice. Ho sempre amato Venezia e sempre odiato le navi da crociera. per favore datemi particolari al più presto perché voglio prenotare l’albergo.
    liana

  3. La vostra iniziativa è giusta e sacrosanta, la condivido insieme al nostro Comitato contro Sprechi e Privilegi di Bari. Gli stranieri possono venire a Venezia in altro modo, se questa singolare e unica città viene distrutta e sfregiata nè i croceristi,nè altri verranno più a Venezia, altro che guadagno! La nave crocera potrebbe ormeggiare altrove e far giungere i croceristi a Venezia con le barche, si possono trovare altre soluzioni senza fare entrare nella laguna quei pericolosi mostri del mare. marisa

  4. Non possiamo continuare a distruggere , chi se ne frega delle navi da crociera , perchè dobbiamo sconvolgere il territorio , Venezia la visitiamo camminando per le calli , usiamo il vaporetto e le gondole .
    manteniamo integro il fascino di questa citta’.
    Se lanciate una petizione sono convinta che molta gente la firmerà .

  5. Sono stata a visitare Venezia diverse volte e tutte le volte che ho visto passare questi mostri sono rimasta impressionata. Mi chiedevo come è possibile che possano farlo, che abbiano il permesso di passare davanti alla città con la massa e il volume che si ritrovano! E poi per cosa? per far vedere il panorama dall’alto e in 5 minuti? Mettere così a rischio un capolavoro fragile come venezia? FINALMENTE LEGGO DI VOI.

  6. Approvo la vostra protesta ma sto pensando se vi è possibile dialogare con personalità politiche per una legge per la tutela dell’ambiente della laguna e la sicurezza dei cittadini. Nessuno ricorda la catastrofe dell’isola del Giglio.

  7. Le navi da crociera sono “La cronaca di una morte annunciata per Venezia”
    Alla curva della punta della dogana se si spezza il cavo del rimorchiatore la nave lanciata a 6 nodi (a meno di 100 mt dalla banchina) sfonda Venezia per Km 1,6. A voi l’immaginazione del disastro.

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