Nuova colata di cemento a San Lazzaro di Savena? Protesta pubblica il 4 giugno

Contrariamente a quello che tutti proclamano, anche a San Lazzaro di Savena è in arrivo la prima colata di cemento del nuovo piano urbanistico approvato dall’amministrazione del sindaco Macciantelli (vedi video e documenti sul sito del Comune e sul sito della Lista Civica locale che appoggia le politiche di difesa del territorio http://sanlazzaroxnoi.ning.com/).

A Idice 5-6 imprese di costruzioni e cooperative costruiranno 40.780 metri quadri di superficie utile residenziale (e 2.628 per usi diversi dalla residenza), che possono diventare anche il doppio considerando garage, terrazzi, cantine ecc.

Un affare da almeno 200 milioni di euro. Spariranno 263 mila metri quadrati di terreno agricolo, equivalenti a 37 campi di calcio oppure al raddoppio della pista dell’aeroporto di Bologna.

Per ora, in aperta campagna saranno costruiti oltre 700 nuovi alloggi, tra torri, palazzi e villette ai confini del Parco dei Gessi e Calanchi dell’Abbadessa, ove migliaia di cittadini di San Lazzaro ed anche Bologna abitualmente vengono a riossigenarsi.

Ma è solo un assaggio di quello che succederà in futuro. Il piano operativo comunale (POC) prevede infatti che di alloggi ne siano costruiti complessivamente circa 1.150, ovvero il 45% della capacità complessiva del piano strutturale comunale (PSC), che ne prevede 2.500.

Da questo numero sono esclusi i 250-300 appartamenti previsti dal piano di riqualificazione 2, parte dei quali sono già in corso di costruzione in via Poggi, nell’area delle Conserve Italia, e in via Gramsci.

Per giustificare questo primo grande consumo di terreno agricolo a Idice, l’Amministrazione Comunale sostiene di avere ottenuto grandi vantaggi pubblici:

1) la costruzione di una nuova scuola
2) un terreno di proprietà comunale per costruire delle case da mettere sul mercato
3) un terreno per costruire un grande centro sportivo, un “Sanlazzarello” alla maniera di Milanello.

IL SINDACO FA CASSA VENDENDO IL TERRITORIO

In realtà la scuola verrà realizzata dai costruttori con i soldi che essi avrebbero dovuto pagare al Comune per fare le strade e le fognature che serviranno ai nuovi appartamenti.

E per costruire il nuovo centro sportivo (45.000 mq.) dove prenderà i soldi il Comune? C’è da scommetterci: costruendo ancora nuove case al posto dell’attuale stadio.

A rimetterci, da tutto questo, saranno i cittadini di San Lazzaro.

La cementificazione peggiorerà il nostro ambiente e il nostro paesaggio. Gli abitanti vecchi e nuovi di Idice dovranno sopportare un appesantimento del traffico di 2.640 nuovi autoveicoli al giorno. Chi non abita in quella parte della Città perderà più tempo e avrà costi di trasporto maggiori. E tutti pagheremo più tasse per i trasporti pubblici, per tenere in ordine le strade, gli acquedotti, le fognature e le altre reti di servizi aggiuntivi.

Lo stato di crisi del settore immobiliare porterà poi il rischio di vedere cantieri bloccati. Per anni ci troveremo così scheletri abbandonati di cemento. L’ennesimo eco-mostro incompiuto, frutto di scelte urbanistiche scellerate.

Noi Cittadini di San Lazzaro
noi.cittadini.sanlazzaro@gmail.com

Invitiamo tutti a partecipare ad un grande evento di protesta:

MARTEDI’ 4 GIUGNO
ORE 18.00 PIAZZA BRACCI

L’evento su Facebook:
https://www.facebook.com/events/519226234780951/

3 commenti

  1. schifo, questo penso.
    mi viene il vomito
    perchè non si va ad utilizzare tutto ciò che c’è ma non è utilizzato
    (case, palazzi, capannoni ed opifici abbandonati)?
    l’unica edilizia possibile e sostenibile è questa, non continuare a mangiare terreni agricoli e paesaggi.

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