Una promessa di non soggiorno contro il resort village e il porto turistico a San Vito Chietino (CH)

L’amministrazione comunale di San Vito Chietino – località costiera della provincia di Chieti – ha in progetto due opere a forte impatto ambientale: un resort village nel cuore delle verdi colline teatine e un nuovo porto turistico.

Opere osteggiate dal WWF e dai comitati ambientalisti locali, che in tutta risposta hanno deciso di promuovere un’iniziativa pacifica ed apolitica intitolata “la promessa”. In cosa consiste? Si tratta di una promessa di non soggiorno.

Ogni cittadino che decide di aderire dovrà mandare, al sindaco di San Vito Chietino Rocco Catenaro e all’assessore all’ambiente e al turismo Luigi Comini, un’e-mail in cui promette di non soggiornare mai a San Vito nel periodo estivo, nemmeno nel caso di soggiorno gratuito.

Perché?

L’amministrazione comunale di San Vito ha dichiarato pubblicamente di avere a cuore la tutela di un’area dove sorgono patrimoni ambientali, come la Riserva Naturale Regionale “Grotta delle Farfalle”, e di voler per questo incentivare un turismo sostenibile di qualità. In realtà le opere in progetto andranno da un lato a sottrarre terreni a quello che dovrebbe diventare il Parco della Costa Teatina e dall’altro a deturpare il litorale, in una zona ritenuta peraltro pericolosa.

Come si può leggere in un articolo pubblicato dal comitato WWF locale, infatti, quell’area costiera è soggetta al rischio-tsunami, oltre che essere minacciata dall’innalzamento del livello dei mari. Al forte impatto ambientale si aggiunge quindi una problematica di carattere economico, dal momento che c’è la concreta possibilità di vedere il promesso porto sommerso nel giro di qualche decennio.

L’impressione è quindi che si tratti dell’ennesima occasione per fare cassa.

Per un’amministrazione comunale finanze fresche in arrivo dai privati (l’opera è in carico a Pagiaroli Group srl) sono sempre una boccata d’ossigeno. In nome della quale si è spesso disposti a svendere il territorio e le sue ricchezze.

Ecco perché i comitati ambientalisti locali hanno deciso, attraverso la loro iniziativa, di colpire proprio questa catena di interessi. Un numero significativo di promesse di non soggiorno potrebbe mettere l’amministrazione comunale di San Vito davanti all’evidenza che il gioco non vale la candela. Che senso avrebbe costruire due grandi strutture turistiche se poi i turisti non arriveranno?

Chiunque voglia aderire alla promessa può ispirarsi alla mail qui sotto, anche se il comitato promotore precisa che l’iniziativa avrebbe maggiore credibilità se ognuno scrivesse anche solo poche righe ma di suo pugno.

Invia anche tua una mail con la tua “promessa di non soggiorno”

La mail va indirizzata al sindaco Rocco Catenaro, all’assessore Luigi Comini, al Comune di San Vito, e a Roberto Nardone (nostro rappresentante di Salviamo il Paesaggio in San Vito Chietino, che farà da “contapromesse”)

DESTINATARI (da incollare nel campo “destinatario”):

sindaco@comune.sanvitochietino.ch.it
luigi.comini@comune.sanvitochietino.ch.it
info@comune.sanvitochietino.ch.it
kidifa@hotmail.com

OGGETTO:

Promessa di non soggiorno

ESEMPIO DI TESTO DEL MESSAGGIO (modificare a piacere):

Egregio sig. Sindaco, apprendo dagli organi di stampa della sua volontà di realizzare l’ennesimo porto turistico sulla Costa dei Trabocchi e di costruire il San Vito Resort Village ad opera della Pagliaroli Group srl.

Esprimo il mio totale disappunto per le disastrose iniziative, frutto di una mentalità ormai sorpassata che vede il territorio ed il paesaggio soccombere sotto il peso di meri interessi economici! Prometto solennemente di non programmare mai più soggiorni estivi a San Vito Chietino (CH) per tutta la vita, anche se il soggiorno mi fosse offerto gratuitamente, di scoraggiare vacanze estive a San Vito Chietino (CH) e di non usufruire delle spiagge e delle attrezzature turistico-ricettive presenti sulla costa, nel tratto amministrativo del comune medesimo.

In fede

(luogo, data e nome)

Vi invitiamo dunque ad aderire numerosi, ricordando in ogni caso che si tratta di un’iniziativa pacifica, che non deve contenere insulti o minacce, ma solo l’espressione di una ferma volontà. Quella di difendere il nostro patrimonio ambientale.

APPROFONDIMENTI

Pubblichiamo inoltre, per chi volesse approfondire la vicenda, il link ad un articolo del comitato WWF locale:
http://icolibri.blogspot.it/search?q=porto+san+vito

e una nota che spiega nel dettaglio il progetto del porto turistico:
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2013/06/progetto-nuovo-porto-san-vito-chietino.pdf

Roberto Caravaggi

Il progetto di porto turistico

3 commenti

  1. Ricordo le lavandaie con cesti pieni di lenzuola e biancheria fare il bucato a San Vito Marina nell’acqua del Feltrino.
    Allora si poteva.
    Parecchi anni dopo 1980-81 sono stati riversati sempre nel Feltrino i fanghi di risulta dell’impianto di depurazione, trasformando la spiaggia in una cloaca.
    In quei giorni, in piena estate sul lungomare Gualdo,siamo stati costretti per la puzza a chiudere tutte le finestre.
    Il mare brulicava di anguille e capitoni come mai.
    La sensibilità delle amministrazioni Comunali che si sono susseguite a San Vito negli anni a venire nei confronti dell’ambiente e degli aspetti paesaggistici non è cambiata di molto.
    La spiaggia sud è stata trasformata in una bagnarola di acqua insalubre, il Feltrino puzza come mai, gli obrobi edilizi sulla costa sanvitese sono sotto gli occhi di tutti.
    Bisogna difendere quel che resta di uno dei tratti più belli della costa Adriatica, piuttosto che trasformare il molo di San Vito nella passerella di servizio del porto turistico.
    La priorità è quella di risanare il Feltrino, e se proprio si deve fare questo porto turistico che lo si faccia sulla Sx del molo, almeno si rimuove quella latrina a cielo aperto.
    Forse li puzzerà un po’ ma costerà molto di meno.

  2. Questa è la riprova di come sono bifidi certi politici nostrani, e come siamo ridotti noi che ancora li votiamo. Meditiamo!

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