Una petizione per dire no alla TEM (Tangenziale Esterna Milanese)

notemIl movimento NO TEM ha lanciato, attraverso la piattaforma Avaaz, una petizione per raccogliere firme contro la realizzazione della discussa Tangenziale Esterna Milanese.

Il progetto, strettamente correlato ad Expo 2015, prevede di collegare lo snodo della A4 di Agrate Brianza alla barriera A1 di Melegnano, per un totale di circa 33 km di asfalto. Un percorso pressoché parallelo a quello dell’attuale tangenziale est, per un’opera dall’enorme impatto ambientale. La TEM, infatti, andrebbe a sottrarre terreno ad un’area (Associazione Parco Agricolo Sud Milano parla di circa 96 ettari, ovvero 960000 metri quadri) a forte vocazione agricola, gran parte della quale rientra nel perimetro del parco sud.

Non solo. C’è un’intricata vicenda che riguarda le risorse economiche necessarie al completamento dell’opera. I costi, infatti, sono sensibilmente lievitati rispetto a quanto inizialmente previsto. E la situazione finanziaria della costituita società Tangenziale Esterna spa lascia aperti ancora molti interrogativi. Si era parlato di progetto totalmente autofinanziato, di risorse provenienti esclusivamente da privati, ma ora si sta delineando un quadro ben diverso. Chi stanzierà i soldi mancanti? Il rischio è di vedere preziose risorse pubbliche investite in quest’opera, anziché in altri settori prioritari per il paese.

Il movimento NO TEM ha lanciato quindi una petizione-appello con cui si rivolge ai sindaci dei comuni interessati, affinché prendano posizione contro un’opera da più parti ritenuta inutile e dannosa. Sia a livello ambientale (con conseguenze dirette per la salute e la qualità della vita dei cittadini), che di costi.

Vi invitiamo dunque a firmare e diffondere l’appello, che trovate al seguente link:

https://secure.avaaz.org/it/petition/FERMIAMO_LA_TEM_Tangenziale_Est_Esterna_di_Milano/

Di seguito, invece, un articolo pubblicato da Associazione Parco Agricolo Sud Milano riguardo la situazione finanziaria dell’opera e delle società coinvolte nella sua realizzazione:

http://www.assparcosud.org/14-istituzioni/576-le-menzogne-della-tem-e-la-verit%C3%A0-svelata-in-un-incontro-in-provincia.html

Roberto Caravaggi

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I cantieri della TEM e la devastazione di ciò che resta della campagna milanese.

4 commenti

  1. Martedi’ scorso ho preso l’aereo da Linate diretto verso sud: forse non ve ne rendete conto ma e’ormai tardi: l’intero tracciato della TEM da Cerro al Lambro a Agrate e’ visibile ad occhio nudo dall’aereo in tutta la sua devastazione, e forse anche dal satellite
    Spiace dirlo ma ormai arrivati a questo punto lo scempio e’ compiuto e nulla potra’ fermarlo, la storia di chi si oppone ora mi ricorda quella della stalla e del chiuderla quando i buoi sono gia’ scappati.
    Bisognava svegliarsi prima, almeno 10 anni fa
    p.s. ieri da Stazione Centrale MIlano sino a Malpensa Terminal 2 in pullmann, praticamente 70 km tutta austostrada senza mai uscire dalla citta’, dai capannoni ai grattaciali del Portello alla citta’ infinita fino a Varese. Hotel, capannoni, motel, cave, centri commerciali, cantieri E ancora vogliono autostrade. Pora Lumbardia cosa ti hanno fatto

  2. ciò che mi sconvolge, in tutta tranquillità perchè credo che o si “concretizza” o si continua nel lamento, è vedere i lavori della così detta Expo, tra l’autostrada e la ferrovia, in un punto di grande convergenza, un nodo strutturale, per dirla in termini tecnici; ma come è potuta venire in mente una cosa simile? e poi non avrebbe dovuto presentarsi come l’occasione per …le diversità alimentari, la cultura delle colture, etc.etc? con quegli scavi, con quell’arco in cemento ed acciaio, con un ulteriore cappio all’accesso di Milano già devestato sotto tutti i profili; ed ancora, mi mostrano il verde verticale in attesa delle capre tibetane che si arrampicano per pascolare? suvvia,un afflato, un sospiro di ribellione: mi viene voglia di dire,boicottiamo questa Expo, facciamo salva la nostra dignità!

  3. OVUNQUE ORMAI E’UNA FEROCIA CONTRO L’AMBIENTE. E’ IL VUOTO CULTURALE CHE NEGLI ULTIMI DECENNI HA RIDOTTO IL PESAGGIO ITALIANO A TERRA DI RAPINA.
    MA DOVE SONO GLI ITALIANI E LA LORO CULTURA?!
    SPARITI, AL LORO POSTO IENE E SCIACALLI. VORREI UN CAMBIO DI POPOLO…MAGARI DEGLI SVEDESI!!!
    ALZATE LA VOCE VOI POCHI RIMASTI!

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