L’insostenibile consumo di suolo

In occasione della Giornata Mondiale del Suolo dello scorso 5 dicembre è stato presentato il libro “L’insostenibile consumo di suolo” di Ciro Gardi, Nicola Dall’Olio e Stefano Salata. Il monitoraggio e la tutela del suolo, un problema italiano confrontato con il panorama europeo.

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Il consumo di suolo è una delle più insidiose e irreversibili forme di degradazione che si verifica ogni qual volta un’area agricola, naturale o seminaturale viene antropizzata. Il suolo, in quanto risorsa naturale limitata e non rinnovabile, è essenziale per la sopravvivenza dell’uomo sul pianeta e per la conservazione della maggioranza degli ecosistemi terrestri. Così si descrive sul sito di Legambiente la pubblicazione presentata a Roma nell’ambito di un’iniziativa organizzata per la giornata mondiale del suolo.
L’inarrestabile crescita del cemento, la richiesta di una politica che fermi tale degrado puntando su riqualificazione e rigenerazione. Questi i temi di problema che è nazionale ma anche continentale: Ogni anno in Europa è stata costruita una città come Berlino. In Italia ad esempio, a fronte di una crescita demografica ed economica quasi nulla, le aree urbanizzate continuano a crescere al ritmo di diverse decine di ettari al giorno.
Nel testo sono analizzate le cause del fenomeno e le gravi conseguenze per la salute e la sicurezza, indicando una responsabilizzazione a livello locale come elemento essenziale per proporre una soluzione efficace.

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Un commento

  1. Queste cose andatele a dire ai vari Beretta, Lotito e company, che con la scusa del calcio e dei nuovi stadi pensano solo a lucrare e a speculare sul suolo, altro che amore per lo sport. Vergogna!

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