Fermiamo l’espansione delle aree sciistiche in provincia di Trento

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Segnaliamo l’apertura di una raccolta firme su Avaaz per fermare l’espansione delle aree sciistiche in Trentino.

Firma la petizione online >

Questa petizione ha raccolto in quasi due mesi circa 3mila adesioni. Un risultato che invita a riflettere sulla volontà della popolazione rispetto alla realizzazione di nuovi impianti da sci e di nuove piste e che invita a sondare anche in Giudicarie quale possa essere la posizione dei giudicariesi rispetto ad un eventuale ampliamento delle aree sciabili verso Serodoli a Madonna di Campiglio.

La decisione di far entrare l’ampliamento dell’area sciabile nel Piano Territoriale di Comunità è per il momento sospesa e in attesa dell’approfondimento tecnico chiesto dalla Comunità delle Giudicarie ad Agenda 21 (e condiviso dagli altri componenti del Tavolo Territoriale) per poter avere ulteriori elementi di valutazione. Ma nel giro di un paio di mesi (o forse meno) si dovrebbe avere questo approfondimento e quindi il parere del Parco Naturale Adamello Brenta e quindi la decisione finale.

Riportiamo di seguito le motivazioni:

“Le montagne della Provincia Autonoma di Trento sono colpite da gravi attacchi. Le ennesime aggressioni al territorio, anche all’interno dei parchi naturali, sono rappresentate in questo momento dalla proposta di ampliamento dell’area sciistica di Madonna di Campiglio nella zona del Lago Serodoli (gruppo della Presanella) e il progetto per la creazione di un bacino idrico grande come sei campi da calcio per l’innevamento artificiale sul Monte Spinale (Dolomiti di Brenta).

Dall’esigenza della popolazione di partecipare attivamente alla tutela del territorio nasce l’Osservatorio spontaneo sul rispetto dell’ambiente nella Provincia Autonoma di Trento. Le regole ci sono, ma vengono matematicamente derogate in occasione di grossi progetti di espansione sciistica. Dopo decenni di battaglie da parte di residenti e associazioni in diversi angoli della nostra Provincia, a volte vinte e a volte perse, vale la pena fare un ragionamento più ampio e applicabile a tutto il territorio trentino.

Con questa petizione chiediamo la DEFINITIVA CESSAZIONE DELL’ESPANSIONE DELLE AREE SCIISTICHE nella Provincia Autonoma di Trento.

Alla luce di tutte le previsioni sugli andamenti climatici per gli anni a venire, che mettono in evidenza come l’insistere nell’espansione delle aree dedicate allo sci alpino sia inutile autolesionismo, si presenta una scelta strategica da cogliere. La Provincia di Trento potrebbe essere la prima a livello alpino a CESSARE LA FASE DI ESPANSIONE DEI COMPRENSORI SCIISTICI attuali e che hanno raggiunto un livello più che sufficiente di sviluppo.

In questo contesto economico e culturale si richiede una svolta di rotta storica, che sia un esempio encomiabile per le restanti regioni alpine, obbligate anch’esse a giungere presto o tardi a questa fase. Sempre più residenti e turisti si stanno rendendo conto che l’insistere su quella strada, insostenibile per i danni ambientali irreparabili che ne derivano (instabilità dei versanti, consumo di territorio, infrastrutturazione, erosione del suolo, disboscamento, grave carico sulla risorsa idrica, sfregi del paesaggio, riduzione degli habitat idonei a fauna e flora alpina, ecc.) porterà in breve tempo alla perdita definitiva della nostra ricchezza più grande, la natura.

Il turismo a passo lento, che cerca in un territorio gli aspetti culturali, storici, gastronomici e naturalistici, ha un potenziale che è sfruttato per ora solo in minima parte. Ad esempio puntare sull’osservabilità della fauna selvatica, l’escursionismo, l’alpinismo e tutte le forme di outdoor possibili grazie ad una vocazione riconosciuta a livello internazionale del nostro territorio, rappresenta una lungimirante forma di promozione in grado di destagionalizzare e potenziare l’offerta turistica, valorizzando tutte e quattro le stagioni dell’anno e garantendo la salvaguardia della nostra immagine.

 Osservatorio spontaneo sul rispetto dell’ambiente nella Provincia Autonoma di Trento

4 commenti

  1. Al Terminillo, sta succedendo di peggio.
    Uno stanziamento di 29 milioni di Euro, si dovrebbe riversare su 5 comuni che compresi in un programma di area vasta
    Maldestramente avviata e non approvata dai competenti organismi territoriali regionali, rischia di rovinare una delle aree naturalistiche e paesaggistiche più pregiate del Centro Italia. Stiamo partecipando anche a nome del forum salviamo il paesaggio al comitato di associazioni paesaggistiche che si oppongono al progetto.
    Piero D’Orazi responsabile territoriale per il forum

  2. è un suicidio continuare cone queste scelte il turismo può svilupparsi con altre iniziative meno impattante .Ma ci vuole lungimiranza da parte degli amministratori e degli operatori turistici con logiche di un nuovo modo di usufruire la montagna si bisogna rieducare icittadini di puianura che la montagna la si può godere in tutti i periodi dell’anno e non solocon lo sci

  3. Credo che impianti scistici gia’ce ne stanno troppie dappertutto bene fermare per il rispetto dell’ambiente

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