Milano, convertire gli uffici sfitti: un’opportunità da sfruttare!

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Superare ingiustificati obblighi normativi potrebbe favorire la riqualificazione e riconversione degli uffici sfitti e consentire di non consumare ulteriore territorio. Con una lettera aperta al Governatore della Lombardia e al competente assessore, il gruppo Radicale in Consiglio Comunale a Milano ha chiesto un interessamento sul tema delle regole che in alcuni casi rischiano di frenare immotivatamente questa importante trasformazione.

La proposta prende spunto da quanto avvenuto in occasione dell’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio del Capoluogo dello scorso 10 aprile. L’oggetto della discussione è stata l’imposizione dell’ASL di avere il bagno finestrato. Condizione che nel recupero di uffici, a causa della conformazione originaria, risulta difficile e limitante.

Un apparente dettaglio che limita però le opportunità di riqualificazione. Già ad inizio aprile, l’Arch. Francesco Spadaro che ha collaborato con il Gruppo Consigliare Radicale sull’argomento, aveva sollevato questo importante aspetto. Superare tale obbligo, ha spiegato, è importante anche dal punto di vista della riduzione dei consumi energetici: L’areazione degli ambienti è garantita da sistemi di ventilazione alternativi, che oltre a ricambiare l’aria, garantiscono che venga riscaldata prima dell’immissione, per ridurre i consumi.

Un emendamento presentato in Consiglio Comunale che chiedeva la possibilità di realizzare, riconvertire, trasformare, uffici in abitazioni anche con la possibilità di avere tutti i bagni areati meccanicamente, considerata l’opportunità offerta dalle tecnologiche esistenti e gli esempi europei a riguardo (si veda a riguardo la ricerca “Habito”), è stato accolto.

Ora, secondo il gruppo, è importante allargare la riflessione a livello regionale.

Come ricordato in un articolo di qualche tempo fa, il patrimonio sfitto di questo tipo a Milano è impressionante ed operando a livello regionale si può dare nuova vita a questi spazi, sviluppando edilizia sociale, sperimentale o co-housing che intercetta le richieste di alloggio, ad esempio di giovani coppie, senza consumare un centimetro di territorio.

Con la promozione di norme che non costano nulla, si legge nella proposta, sarebbe possibile rilanciare l’edilizia, fatta di muratori e non di finanzieri, non solo a Milano, non solo in Lombardia, senza consumare nuovo suolo.

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