Scuola e paesaggio: l’esempio virtuoso degli studenti di Viadana (MN)

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Dalla classe al territorio, per conoscere e stimolare la riflessione critica sulla trasformazione del paesaggio. Ecco l’interessante esperienza del liceo scientifico di Viadana (MN) già premiata a livello regionale per un cortometraggio sul tema dei parchi.

All’istituto San Felice, Scuola superiore di Viadana (MN) e in particolare nella classe 3BS, si è dato vita ad un interessante progetto interdisciplinare (toccando più materie: Storia, Storia dell’Arte, Filosofia) dedicato al Paesaggio e coordinato dal prof.ssa Neri Saccani e dalla prof.ssa Paola Longari.

Un progetto che ha già avuto un importante riconoscimento: il primo premio al concorso indetto dall’area parchi della Regione Lombardia “NEI PARCHI PER UN ANNO: DALL’EXPO AL PO” grazie al cortometraggio NOI SIAMO LE NOSTRE MANI:

Premio ritirato lo scorso 21 maggio al Palazzo della Regione, dove gli studenti si sono recati insieme alle insegnanti e alla Dirigente Maria Teresa Barzoni. Grazie anche al premio ricevuto che consiste al pacchetto ecoturistico da vivere in una delle aree protette della Lombardia, il lavoro potrà continuare con ulteriori riflessioni sul tema del paesaggio.

Un film di spessore artistico e culturale che dà uno sguardo inconsueto e innovativo sulla realtà dei parchi: mettendo in primo piano le arti e l’operosità dei mestieri tradizionali – si legge nella motivazione espressa dalla titolata giuria del concorso che sottolinea anche come il video supera la dicotomia della funzione del parco in una zona urbana, mostrandoci le connessioni. I gesti delle mani relativi ad attività rare o scomparse valorizzano senz’altro i saperi trasmessi senza molte parole e basati su vaste e profonde memorie ma anche l’equilibrio tra sviluppo e conservazione della natura, come le ultime immagini aeree del film lasciano intravvedere.

E’ stata una bella lotta contro il tempo e le istituzioni. Nessuno vuol prendere seriamente in considerazione l’argomento! Per molti il paesaggio coincide con un trastullo, una veduta, invece è una proiezione culturale relativa a ciò che siamo stati, che siamo e che saremo – dicono le referenti del progetto.

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Il lavoro svolto dagli studenti, ispirato in particolare dalla mostra “IL PAESAGGIO CHE MI FU RUBATO” di Casalmaggiore (CR) visitata qualche mese prima, li ha portati a consultare numerosi testi, ricercare articoli e visionare film-documentari per poi produrre, dopo aver svolto uscite sul territorio e incontri, inchieste, materiale fotografico e ovviamente i filmati (altri titoli sono CHE COS’E’ IL PAESAGGIO e L’ULTIMO SABBIONAIO DELL’OGLIO) tra cui quello premiato.

Svelare nuovi modi di cogliere la realtà, trovare il brutto, ma continuare a cercare il bello, senza cedere alla malinconica esaltazione del passato o al pessimismo; per creare una mentalità critica che continui ad indagare sui furti che quotidianamente subiamo nel paesaggio e per evitare gli errori compiuti , difficili da rimediare – si legge nella relazione delle coordinatrici

Questa esperienza è senza dubbio una piacevole notizia che viene dal mondo della scuola italiana: finalmente si occupa di un tema, quello del territorio, fino ad oggi trattato solo in rarissimi casi. Un esempio raro e prezioso che va quindi diffuso nella speranza che possa ispirare altri progetti simili.

Luca D’Achille

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Approfondimenti:

– Scarica il progetto paesaggio (file pdf, 250 kb) >
– Scarica la bibliografia (file pdf, 180 kb) >
– Scarica la relazione finale (file pdf, 60 kb) >

Un commento

  1. ANCHE A SALERNO ,PRESSO L’ARCHIVIO DI STATO , E’ STATO ORGANIZZATO UN CICLO DI LEZIONI “IL SABATO DEL VILLAGGIO” CHE HA VISTO GLI ALUNNI DI UN LICEO SCIENTIFICO CITTADINO, I LORO PROFESSORI ,VARI STUDIOSI ED IL LOCALE COORDINAMENTO DI “SALVIAMO IL PAESAGGIO” DIBATTERE ED INFORMARSI SUL TEMA DEL PAESAGGIO E DELLA SUA TUTELA. BISOGNEREBBE FARE RETE FRA LE SCUOLE SENSIBILMENTE ATTENTE ALL’EDUCAZIONE ALLA BELLEZZA.

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