Importante sentenza: il paesaggio è più importante di un elettrodotto

paesaggio

Depositata lo scorso luglio, la sentenza del Consiglio di Stato ha ribaltato le precedenti sentenze del TAR: la tutela del paesaggio è principio fondamentale della nostra Costituzione che non si può subordinare agli interessi di altra natura.

“Una sentenza storica e di grande speranza per chi si occupa di tutela del Paesaggio” – scrive l’Ing. Donato Cancellara dell’’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e membro dell’Associazione VAS Onlus del Vulture Alto Bradano e Associazione Intercomunale Lucania  commentando la recente sentenza che ha fermato la realizzazione di un elettrodotto ad altissima tensione  previsto  da terna tra Udine e Redipuglia, vicenda che ha avuto risalto su diversi organi di stampa.

Tutto ha inizio con il parere contrario della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli – Venezia Giulia sulla realizzazione dell’opera che avrebbe invaso l’area golenale del fiume Torre (UD). Successivamente il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto col Ministro per i Beni e le Attività Culturali, si era espresso per la compatibilità del progetto facendo leva sull’interesse pubblico primario della realizzazione.

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Il Consiglio di Stato ha invece accolto i ricorsi stabilendo che la tutela del paesaggio non può essere subordinata ad altri interessi come quelli della società Terna S.p.A. che ritiene irrinunciabile ed indispensabile la realizzazione del suo elettrodotto e sostiene che lo stesso  non può essere realizzato in cavo interrato.

La sentenza n. 3652/2015 è disponibile a questo link.

Su altre zone del nostro paese, come il Vulture in Basilicata, incombono minacce simili ma questa decisione apre spiragli importanti. Costituisce infatti “un forte monito – scrive ancora Cancellara – al rispetto dell’art. 9 della Costituzione secondo cui La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

18 commenti

    1. Un parere positivo con corpose prescrizioni. Decine e decine di prescrizioni, verranno osservate? Chi controllerà che le prescrizioni vengano puntualmente rispettate pena la decadenza del parere positivo di compatibilità ambientale? Purtroppo siamo in Italia, dove la parola Ambiente lascia quasi sempre il posto a quella di Economia, spesso speculativa!

  1. Finalmente una buona notizia,riaccende la speranza che ci si può opporre alle lobby.Se solo si riuscisse a diffondere maggiormente le notizie di quanto succede in questa terra meravigliosa

  2. > Caro Zecca, invasione di decine di milioni…..?????
    > ma che te sei fumato? ma dove l’hai visti?…non la guardate la televisione…

    Non possiedo televisore dal 2001.

    Antonio, io penso che tu ti sia fumato il diversamente tabacco che ti vendono gli spacciatori panmixisti e accoglientisti alle parrocchie o nei centri sociali.

    Allora, solo nel 2013 la popolazione è aumentata di 59.685.227 a 60.782.668, ovvero +1.097.441, un raccapricciante e tumorale +1.8%.
    Se si considera che le donne italiane fanno (fortunatamente) da molto tempo circa 1.4 figlia testa, significa che la popolazione italiana è in sensibile riduzione da molti anni.
    Ciò significa che se la popolazione italiana nel solo 2013 aumenta di quasi 1.1M, l’aumento della popolazione alloctona è decisamente superiore, forse 1.3 o 1.4M in un solo anno.
    (dati ISTAT 2013)

    I dati 2014 sono meno gravi, purtroppo la costipazione della scatola di sardine italica è aumentata ancora da 60.782.668 a 60.795.612: il che significa, ancora una volta, che la popolazione alloctona è aumentata molto di più.
    (dati ISTAT 2012)

    I dati del 2012 sono invece ancora molto gravi.
    Da 59.394.207 a 59.685.227, +291.020 in un solo anno, praticamente, una città quasi tra Catania (315k abitanti) o Venezia (265k abitanti) creatasi dal nulla in un solo anno (queste città hanno impiegato secoli ad arrivare a quella popolazione).
    (dati ISTAT 2012)

    Dunque in due anni la popolazione in Italia è aumentata di 1.938.8461 quindi quella degli stranieri, data la decrescita della popolazione italiana, può essere stata anche di 2.4 o 2.5 milioni.
    Senza considerare le centinaia di migliaia di persone straniere che sfuggirono e sfuggono ai non controlli.

    In Italia gli stranieri sono già oltre 5 milioni
    e non sono conteggiati clandestini e alla farsesca, paradossale, truffaldina italianizzazione per legge di stranieri che non sanno spiccicare neppure ‘na parola della nostra lingua.

    Si può prendere ‘na scatola di pastiglie deodoranti e poi metterci su l’etichetta “tabacco” e ci sono quelli come te che ci credono e se la fumano e dicono agli altri che si sono fumati qualcosa.

    In Europa la popolazione straniera è stimata in ca. il 10-15%, quindi siamo oltre i 74 milioni. Direi, appunto, decine di milioni.
    Capisco che a molte persone l’aritmetica dia fastidio.

    > Le soluzioni
    Queste decine di milioni evaporano? non esistono? dove li si mette? vivono sulle nuvole? di aria?
    Quando 74 o 5 milioni di stranieri si asciugano la testa con gli asciugacapelli, quante altri tralicci ci vogliono per trasportare loro l’energia elettrica? si usano i piccioni viaggiatori? Energia elettrica, quale? generata come?

    A proposito di pensare col cervello.
    E non il falso e nuovi oppi per le menti oscurantisti propagandati da mane a sera da Bergogli, Parenzi, Boldrine, Vendoli, Del Grandi e altri speculatori migrazionisti, sì global, accoglientisti con le vite degli altri.

  3. …..speriamo che ispiri anche il giudizio di merito del Consiglio di Stato del prossimo 18 novembre a Potenza ,estremo tentativo di sottrarre alle fauci dell’ENI IL BIOTOPO CALDAROSA!

    1. Caldarosa merita di essere salvata per l’unicità del suo Paesaggio e per la sua incompatibilità con la follia delle attività petrolifere. Trattare le bellezze paesaggistiche della Basilicata come i desolati deserti dell’Arabia Saudita, pur di assecondare le attività estrattive, rappresenta un atto di irresponsabilità ed un attacco scellerato ad un luogo sempre più spesso prostrato alle multinazionali del petrolio i cui interessi economici vengono anteposti a quanto sancito dalla nostra Costituzione nei principi fondamentali, tra cui il Paesaggio (art. 9). Ora possiamo dire: vedi Sentenza del Consiglio di Stato n. 3652/2015.

  4. Sentenza da utilizzare per la difesa del Territorio. Sembra una manna dal cielo, proprio quel cielo che fa parte di un paesaggio che più volte si cerca sconsideratamente di sfregiare. Come il Prof. Settis insegna: difendere il Paesaggio significa anche difendere l’Ambiente e quindi la nostra Salute. Complimenti al Forum Salviamo il Paesaggio per il suo egregio ed instancabile lavoro di informazione e di sensibilizzazione.

  5. Finalmente l’art. 9 della nostra Costituzione ricordato in tutta la sua rilevanza. Un articolo che finora eravamo abituati semplicemente a leggere senza alcuna applicazione concreta. Un articolo che veniva evitato come la peste. Finalmente c’è chi lo ricorda ed ammonisce severamente coloro che pensavano di poter agire, indisturbatamente, CONTRA LEGEM.

  6. C’è chi pensa che difendere il territorio e il paesaggio significhi andare contro il progresso, senza rendersi conto che la propria tesi rappresenta una autentica baggianata! Anche chi vuole realizzare opere ad alto impatto ambientale come l’elettrodotto in questione deve porsi il problema di minimizzare le negative ricadute sul territorio e sul paesaggio. Mai sentito parlare di linee elettriche interrate? Ovviamente, ad alcune società, legate unicamente a massimizzare i profitti e a scimmiottare con i lori Studi di Impatto Ambientale (ancor più con gli studi per la Valutazione Ambientale Strategica), interessa principalmente la CONVENIENZA economica dell’opera e non certo la soluzione che minimizza gli impatti sul territorio. A queste società si chiede semplicemente più serietà ed il rispetto delle leggi (a tutti i livelli) come per qualunque cittadino.

  7. Ottima sentenza … finalmente c’è qualcuno che si ricorda dell’esistenza dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Quando a ricordarsene sono giudici del Consiglio di Stato, la contentezza è sicuramente maggiore. Grazie alla VAS e Associazione Intercomunale Lucania per aver reso il tutto più chiaro evitando che si faccia il gioco delle forti lobbies: parlare poco, far conoscere il meno possibile sentenze a favore del territorio, denigrare chi parla di difesa dell’ambiente e del paesaggio.

  8. purtroppo le grandi religioni antropocentriche ed i grandi gruppi finanziari hanno ormai comprato partiti, filosofi e salotti buonisti internazionali….hanno comprato l’anima del mondo attuale, mettendo l’uomo come unità di misura…..i pannicelli caldi alla Bergoglio, per quanto apprezzabili nell’ispirazione, sono un nastro verde sui grattacieli insostenibili, sul libero mercato insostenibile, sulla mancanza di partecipazione dei lavoratori locali alle scelte aziendali, in una visione di comunità…..dimenticando che in una società di equilibrio possibile, per quanto instabile, a cui si dovrebbe tendere, l’uomo conta come l’ultima formichina e che le gabbie metropolitane …NON INEVITABILI… ed i grattacieli ecologici alla Piano, ….sono scelte suicide come il modello borsistico e globalizzato dell’economia, senza la visione di spazi bio-regionali e bio-continentali, correlati….ma manca un movimento politico internazionale transcontinentale che vada al di là delle tematiche puramente ambientalistiche MA strettamente connesso ad esse…..

  9. Grande notizia, una volta tanto! Speriamo sia il segno di un cambiamento di rotta rispetto alle bellezze naturalistiche e paesaggistiche…

  10. Il problema NON è l’elettrodotto che è incompatibile col paesaggio ma una orribile sovrappopolazione di homo (peraltro peggiorata dall’invasione di decine di milioni di alloctoni) ai quali è stato farcita la testa con stupidaggini del “diritto di più tutto per più tutti” (la sinistra è riuscita a superare in peggio pure la demagogia berlusconiana).
    Allora queste decine di milioni di homo avrebbero il diritto (?) di ogni cazzata consumistica, di fare più figli, di invadere a milioni le terre di altre popolazioni e tutto questo si fa anche con l’energia elettrica, con gli asciugacapelli, i forni elettrici, i condizionatori, gli ascensori, la luce la sera e di giorno in laboratori e officine, etc. .
    Sebbene l’oscurantismo dirittista avanzi, qualcuno deve spiegare come sia possibile conciliare questi aberranti aumenti di popolazione intitolata da (presunti) diritti ad ogni cosa e al suo contrario, le infrastrutture che devono sostenere questa nefasta crescita e il paesaggio, la natura e la sostenibilità.
    Le fanfaluche dirittiste dilagano e con esse pure le contraddizioni di un sistema ideologico sempre più avulso e ostile alla realtà, ai suoi limiti.

    1. Caro Zecca, invasione di decine di milioni…..?????…ma che te sei fumato? ma dove l’hai visti?…non la guardate la televisione…vi brucia il cervello e non ve ne rendete conto….
      Il problema è che viviamo in un paese che da decenni distrugge il suo territorio, e le conseguenze sono sotto agli occhi di tutti (vedi frane e alluvioni varie…). Tutto il resto sono cazzate per gente che non è abituata a pensare con il proprio cervello. Le soluzioni ci sono già (basterebbe copiare da altri paesi che hanno già sperimentato con successo…ma non siamo capaci nemmeno di copiare…) e se non ci sono ancora si investe in ricerca e si trovano (cosa?….investire in ricerca?…in Italia….ma che siamo matti!!!).
      ciao

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