Si discute ancora sul parcheggio di Castiglione del Lago

di Federica Tufi, Presidente dell’associazione “Salviamo il Poggio” di Castiglione del Lago.

A Castiglione del Lago ancora si discute sul parcheggio di via Belvedere Nord. Dopo la stagione estiva del 2017 in cui l’Amministrazione comunale aveva preso una “pausa di riflessione” in relazione alla realizzazione del progetto, la nostra associazione “Salviamo il Poggio”, costituitosi proprio per opporsi alla costruzione del parcheggio e che aveva raccolto la scorsa primavera più di mille firme in poco più di un mese, si è attivata presso l’ufficio Ambiente e Paesaggio della Regione Umbria.

Avevamo interpellato la Regione affinché chiedesse chiarimenti sul progetto in oggetto, al fine di sollecitare l’Amministrazione a dimostrare la conformità alle norme di tutela e salvaguardia a cui è soggetto il sito. A questa richiesta l’Amministrazione rispondeva, in data 15 dicembre 2017, che «il progetto è conforme alla autorizzazione paesaggistica n°37/2011 anche se progetto preliminare, mentre nel 2016 si trattava di progetto di fattibilità tecnica ed economica variando pertanto la denominazione ma non i contenuti». Aggiungeva poi che «per la realizzazione di tale progetto è necessario redigere ed approvare il progetto esecutivo delle opere e porlo a base di gara e questo iter non ancora definito rende l’opera di non immediata realizzazione […] lavori che peraltro sono lontani dall’essere intrapresi […] al momento questo RUP non è messo in condizione di prevedere ulteriori sviluppi […]».

Sviluppi che, invece, dopo aver scritto questa risposta come “specchietto per le allodole”, aveva ben chiari: nei primi mesi del 2018 l’Amministrazione castiglionese ha chiesto ed ottenuto una proroga (giugno 2019, anziché giugno 2018) per la consegna dei 22 posti auto concordati precedentemente con un privato. Il 29 marzo 2018 ha richiesto alla Regione una deroga alla prescrizione indicata nella valutazione di incidenza (il periodo di sospensione delle attività di cantiere dal 1° aprile al 31 luglio, essendo il sito inserito nel Parco del Trasimeno, causa nidificazione e passo volatili, ecc.) per procedere alla immediata consegna dei lavori nel periodo previsto nel capitolato d’appalto, scrivendo nella risposta: “Nel senso di anticipare la data di inizio lavori non appena perfezionate le procedure di affidamento degli stessi…».

Tale richiesta giustificata «dalla necessita di disporre dei parcheggi previsti a partire dalla prossima (?) stagione estiva che normalmente vede carenze di disponibilità dei posti auto in relazione alle esigenze del locale ospedale…». Ora, considerando che per l’esecuzione dei lavori sarebbero necessari “parecchi mesi”, come si farà fronte alla stagione estiva in un paese a vocazione turistica come il nostro con un cantiere aperto nel bel mezzo di un già esistente parcheggio in via Belvedere Nord?

Poi dov’è l’urgenza «in relazione alle esigenze del locale ospedale» se i lavori di sistemazione e ampliamento dell’ospedale sono fermi perché la ditta appaltatrice ha in atto una procedura di fallimento?

In merito poi, alla necessità evidenziata dall’accordo con un privato, ribadiamo che a questa possa essere data una risposta adeguata ampliando la disponibilità di parcheggi o facilitando l’accesso al centro storico con “soluzioni alternative” anche da noi avanzate ormai da lungo tempo (rifacimento del parcheggio di via Belvedere Sud a pettine, navetta elettrica di collegamento con i parcheggi del Lido Comunale, utilizzazione dei “parcheggi blu” di via Belvedere Nord) ipotesi che ad oggi non hanno avuto nessun riscontro positivo.

E a questo punto una domanda sorge spontanea: l’Amministrazione a che gioco sta giocando?