Villa Blanc, apre il parco giochi. Il comitato: “Ora rispettare la Convenzione Luiss-Comune su apertura totale senza discriminazioni”

Uno scorcio di Villa Blanc, una delle ultime Ville Patrizie della Capitale. Il Comitato Villa Blanc da sempre si batte affinchè lo splendido parco venga totalmente aperto ai cittadini nel rispetto della Convenzione 2011 tra Comune di Roma e università Luiss. Oggi purtroppo l’area è fruibile solo parzialmente

 

Grazie all’impegno del Comitato Villa Blanc lo scorso maggio è stata aperta al pubblico l’area di 9 mila mq, pari al 20% del totale dello storico parco di Via Nomentana a Roma, adibita a parco giochi per bambini.  Si deve all’azione del Comitato, inoltre, se in tutta la parte pianeggiante della villa, circa metà del totale, non è stato realizzato un grosso parcheggio.

Tutto questo non basta però, perché l’obiettivo di tutti coloro che continuano ad impegnarsi per la salvaguardia di una delle ultime Ville Patrizie della Capitale è la riapertura totale al pubblico.

“Questo evento”, si legge nella nota stampa del Comitato, “non è sufficiente per adempiere agli obblighi assunti dalla LUISS con il Comune nella Convenzione del 2011  e tanto meno quelli di legge, che, nel PRG, destina la villa a verde pubblico e quindi il parco ad essere aperto tutti i giorni al pubblico secondo l’orario delle Ville Comunali. Ricordiamo che già la Convenzione del 2011, concessa dalla compiacente giunta di Alemanno, era di per sé un tentativo  di riconoscimento dello scippo della maggior parte del parco da parte della LUISS nei riguardi dei cittadini, ai quali si concedeva, in uso continuato, solo una piccola porzione di esso”.

Una Convenzione che non verrebbe rispettata dalla nota università privata anche in altri aspetti fondamentali. “Il 18 giugno scorso”, prosegue la nota, “l’ateneo ha pubblicato il regolamento per l’accesso ai giardini LUISS inserendo anche il parco di Villa Blanc, con l’ingresso da Via Nomentana 216. Nel regolamento si prevede l’accesso mediante una card solo per i residenti  del II municipio nei  soli giorni di chiusura della attività universitaria. Questo regolamento LUISS non adempie affatto agli obblighi della Convenzione del 2011. Riteniamo che il comportamento LUISS rappresenti una ulteriore grave violazione della legge, volta a sottrarre al pubblico il godimento visivo e ambientale di Villa Blanc, ignorando spudoratamente gli impegni assunti“.

Entrando ulteriormente nel merito il Comitato Villa Blanc precisa le discrepanze fra Convenzione 2011 e regolamento giardini della Luiss.

DIMINUZIONE DEI GIORNI DI APERTURA. Nell’art 2 della convenzione si parlava di consentire, a spese LUISS, l’accesso al pubblico  nella restante parte del parco (oltre l’area giochi dei ragazzi) la Domenica, i giorni festivi e quando l’Università non funziona;
Nel regolamento della LUISS si parla di accesso solo quando l’Università non funziona, escludendo quindi quelle Domeniche e giorni festivi in cui potrebbe esserci una qualche attività, non meglio verificabile, delle strutture universitarie.

DISCRIMINAZIONE FRA I CITTADINI. Nella Convenzione si parlava di accesso – nei giorni prima indicati – del pubblico senza distinzioni di qualsiasi tipo, fra i Romani, i provenienti da altre città e visitatori esteri, e senza nessun particolare lasciapassare (la Sua proposta si riferiva all’accesso nei giorni di funzionamento dell’Università);

Nel regolamento della LUISS – art 4.1 – si consente invece l’accesso ai soli possessori della Giardini Luiss Mebership Card. La tessera viene rilasciata a insindacabile giudizio della LUISS a persone che considera accettabili , previa la schedatura di dati personali che dovrebbero essere conservati dalla Università, in un modo che non corrisponde oltretutto al nuovo regolamento Europeo GDPR sulla tutela dei dati personali.

CONTROLLI PERSONALI. Nella Convenzione non era prevista alcuna identificazione del pubblico all’accesso;
Nel regolamento dei Giardini LUISS – art 6 – si affida al personale di vigilanza dell’Università la identificazione di chi si presenta all’accesso e si delega allo stesso personale la richiesta di documenti di identità per l’annotazione degli estremi, contravvenendo alle disposizioni di legge che riservano ciò ai soli pubblici ufficiali”.

Insomma la battaglia per riconsegnare ai cittadini romani uno dei parchi storici della Città Eterna prosegue. Il Comitato Villa Blanc continuerà ad informare come ha fatto fino ad oggi contando sull’aiuto di molti cittadini che non si rassegnano a vedere parti sempre più importanti di patrimonio storico artistico e naturale alienate e regalate ai privati.