Mettiamo casa in valle! Un progetto per salvare la Val d’Astico

 A cura della Comunità Salviamo la Valdastico.

L’autostrada A31 “Valdastico Nord”, al pari di molte altre grandi opere che affliggono il territorio veneto (vedi il Mose, la Pedemontana Veneta ecc.), è un gigantesco progetto di speculazione finanziaria e territoriale; per il proponente del progetto, la A4 Holding S.p.A., titolare della concessione autostradale della BS-PD, si tratta della contropartita messa sul tavolo per il mantenimento di una rendita di posizione miliardaria, grazie al rinnovo automatico della concessione autostradale, scaduta da decenni; per i cacciatori di appalti, le lobby dei cavatori e del cemento, si tratta dell’ennesima mangiatoia da cui attingere, ai danni della collettività, alla quale vengono sottratti capitali da impiegare nella sanità, scuola, servizi, lavoro, dato che alla fine il costo folle dell’opera ricadrà sulle tasche de cittadini.

Contro questo spreco e questa ingiustizia, cittadine/i e comitati si impegnano in difesa del territorio, della sua natura, storia e tradizione, ma anche e soprattutto in difesa del diritto di immaginare, per questa vallata, un modello di sviluppo alternativo a quello del saccheggio, devastazione e cementificazione, attraverso attività economiche e produttive sostenibili, nel rispetto e nella valorizzazione del territorio. Un diritto al futuro, e alla vita, che verrebbe negato dalla costruzione dell’autostrada, nella colpevole acquiescenza di troppe amministrazioni locali. Seppur ancora in fase approvativa, il progetto definitivo dell’asse viario Badia Polesine – Casotto pende infatti sulla valle da 40 anni come una spada di Damocle, impedendo la risoluzione dei problemi della viabilità ordinaria e inibendo ogni possibilità di sviluppo alternativo dei nostri territori e delle nostre genti.

La Comunità Salviamo la Valdastico è perciò determinata a proseguire l’opera di contrasto e opposizione alla costruzione della A31. A tutta questa gigantesca ingiustizia che sono le gallerie-mostro, i viadotti-mostro, i cantieri-mostro, scavati e costruiti sfigurando la nostra vallata per gli interessi economici di una manciata di speculatori, signori delle autostrade, cavatori e trafficanti di rifiuti, noi diciamo ancora una volta NO, proponendo a tutte e tutti coloro che NON vogliono la devastazione inutile della Valle, una forma di lotta alla quale ognuno può prendere parte e dare il proprio contributo e sostegno: l’acquisto collettivo di un terreno sottoposto a procedura di esproprio, in area di cantiere.

Sito in contrada Settecà di Valdastico, questo terreno agricolo, libero e vicino al fiume, verrà ceduto dagli attuali proprietari al prezzo simbolico di 1 euro; su di esso, secondo il progetto, andrebbe installato un frantoio per spaccare le pietre derivanti dalle escavazioni dei trafori.

FINALITA’ E SCOPI DEL PROGETTO “CASA DELLA VALLE”
Con un gran numero di proprietari intestatari del terreno, l’iter burocratico dell’ esproprio (notifiche, ecc.) viene notevolmente aggravato, e può rallentare anche di qualche anno l’avvio dei lavori. Il terreno di Setteca’ apparterrà a tutte e tutti, e sarà il luogo da cui partire per realizzare due grandi obiettivi: un presidio fisico e reale, il villaggio gallico che resisterà all’invasione delle ruspe e dei cantieri. Ma anche e soprattutto un collettore di idee, un luogo di ricerca, discussione, pensiero dove conoscenze, intelligenze e progettualità diverse si interrogheranno insieme sui problemi e sui bisogni della valle, immaginando e realizzando risposte reali, concrete e compatibili con la natura e l’identità della nostra vallata. Diventerà la Casa della valle: la sottrarremo alla rapina con ogni mezzo, e ne faremo un giardino, un mercato, un luogo di socialità e incontro, di progetti, di bellezza e di valore. Qui impareremo ad amare, valorizzare e difendere – tutte e tutti insieme- un pezzo della nostra terra, da qui la nostra resistenza si diffonderà per tutta la vallata. L’acquisto del terreno avverrà in forma collettiva, e ogni partecipante avrà uguale titolo di proprietà; per far fronte alle spese notarili e di registro, ci si propone di raccogliere le adesioni di persone fisiche, associazioni e realtà che condividano questi obiettivi.

COME SI PARTECIPA? tramite due diverse modalità:
A) Acquisto di una porzione indivisa di proprietà del terreno, tramite versamento di una quota di partecipazione di euro 50,00, e intestazione della stessa.
Chi sceglie questa opzione dovrà produrre i seguenti documenti:
1) documento di identita’ valido (carta di identità valida o patente);
2) codice fiscale;
3) estratto per riassunto dell’atto di matrimonio, con regime dei beni (comunione o separazione), oppure certificato di stato civile libero; NON dovrà tuttavia recarsi a firmare dal notaio.
POSSONO ADERIRE: Singoli con nazionalità italiana e residenti in Italia, residenti all’estero e/o cittadini stranieri, purchè abbiano codice fiscale; associazioni o enti dotati di codice fiscale o partita IVA.

B) Versamento di una quota di partecipazione (min. 50 euro), (senza intestazione del terreno). Chi sceglie questa opzione non dovrà produrre alcuna documentazione.

CHIUNQUE PUO’ ADERIRE!

SEI INTERESSATO/A A PARTECIPARE?
Compila il modulo sottostante per esprimere una mera manifestazione di interesse, assolutamente non vincolante, al fine di raccogliere delle adesioni preliminari a questo progetto. Potrai in qualunque momento, fino alla stipula del rogito notarile, rinunciare ad aderire al progetto. Sarai contattato/a in seguito per perfezionare il consenso e fornire ulteriori dettagli dell’operazione.
I dati personali saranno trattati ai sensi e per gli effetti degli artt.13 e 23 del D. Lgs. n.196/2003, esclusivamente per le finalità relative al progetto qui presentato.

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Per INFO E ADESIONI: salviamolavaldastico@gmail.com – https://www.facebook.com/salviamolavaldastico/