Milano: sorpresa per la scelta “ambientalista” del Sindaco Sala

Dall’iniziativa degli esponenti di diversi comitati e gruppi di cittadinanza attiva milanesi, è nata nei giorni scorsi la lista “Civica AmbientaLista per Gabriele Antonio Mariani Sindaco” che ha preannunciato la propria partecipazione alle prossime elezioni comunali poche ora prima che il Sindaco uscente – Giuseppe Sala – rendesse nota la sua uscita dal Partito Democratico e il suo ingresso tra le fila dei Verdi Europei.

«Vogliamo un sindaco ambientalista, non dipinto di verde. Abbiamo annunciato la nascita della nostra lista Civica AmbientaLista per ottenere finalmente un’attenzione vera per l’ambiente, per i diritti delle persone e per la partecipazione di noi cittadini alle scelte di governo a Milano. Oggi leggiamo la notizia dell’adesione del sindaco Sala ai Verdi Europei: ci sorprende che l’attuale sindaco di una delle metropoli tra le più inquinate d’Italia e d’Europa dichiari solo adesso che inquinare di meno è un dovere. Ci fa arrabbiare che l’attuale sindaco, dopo che ha permesso al Politecnico di distruggere il parco Bassini facendo blindare dalla polizia le strade di Città Studi contro le proteste dei cittadini e in particolare di tanti giovani studenti, ci dica adesso che si sta rivolgendo proprio a quei giovani che sono scesi in piazza chiedendo un cambiamento.

Noi ci ricordiamo chi è l’attuale sindaco di Milano e ci candidiamo proprio per denunciare la gravissima situazione ambientale che questa amministrazione ha creato in città e cambiarne la direzione. Milano è molto distante dagli standard europei di vivibilità.
Sappiamo che per Sala l’importante è fare, continuare a lavorare sodo. Traduciamo così le sue parole: l’importante è costruire.
Noi non ci dimentichiamo che Sala è stato per Milano prima il direttore generale del comune guidato da Letizia Moratti, poi il responsabile di quell’Expo che invece del parco voluto dai milanesi è oggi un quartiere in costruzione su cui pende un ricorso perché non rispetta le percentuali di suolo a verde e l’invarianza idraulica.

L’aggettivo verde accostato al nome di Beppe Sala lo consideriamo come una vernice opaca, usata oggi per distrarre i cittadini, così da indurli a ignorare che si continua a costruire sui nostri parchi, sul nostro verde, tagliando i nostri alberi.
Ambientalista per noi invece è un modo di essere, di pensare, di avere il coraggio delle proprie scelte e la coerenza delle proprie azioni.
Non basta dipingersi di verde per rifarsi una verginità ecologista».