La scheda di Occhio al paesaggio: Tablà, Val Venosta (Bolzano)

di Frederick Bradley.

Una delle potenzialità insite nella lettura del paesaggio che consideri il suo valore semiotico è la comprensione del tipo di gestione adottata nello sfruttamento agricolo del territorio. Abbiamo già trattato questo argomento in un post precedente dedicato alle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, ma nella scheda che ora presentiamo si focalizza maggiormente l’attenzione sul significato dei segni delle pratiche agricole. Il territorio di Tablà in Val Venosta (Bolzano) ha rappresentato a questo proposito un esempio particolarmente interessante per la chiarezza del suo significato, comprensibile anche per l’osservatore non specialista. Buona lettura…

Il paesaggio di Tablà

Nel 2008, anno in cui è stata effettuata la lettura di questo paesaggio, l’elemento di maggior rilievo del territorio di Tablà era la diffusione delle piantagioni di mele che occupavano praticamente tutto il fondovalle. Questo è costituito da sedimenti depositati nel corso dei millenni dal corso d’acqua che scende dai monti retrostanti, formando un esempio mirabile di quella che, per la sua tipica forma a cono, i geomorfologi chiamano una conoide alluvionale (fig. in alto).

La superficie della conoide appare quasi interamente destinata alla coltivazione di mele. Le piantagioni sono strettamente addensate e organizzate in filari spaziati quel tanto che basta per consentire il passaggio dei trattori utilizzati per le pratiche colturali (fig. sotto).

Coltura a filari

Si tratta di un uso del suolo tipico delle coltivazioni intensive dove la vegetazione spontanea è stata totalmente sostituita dalla monocoltura nell’ottica di ottimizzare al massimo lo spazio disponibile e consentire l’applicazione di un sistema produttivo industriale. Un sistema di produzione agricola che comporta un elevato utilizzo di pesticidi, la distruzione della biodiversità nelle locali associazioni animali e vegetali, e la produzione di mele di qualità e caratteristiche “industriali”.

E’ un uso del suolo relativamente recente impostato sui pascoli e gli arativi che storicamente dovevano rappresentare la sussistenza alimentare del paese di Tablà e che sono ormai scomparsi. Un cambiamento che non riguarda solo l’agricoltura ma comporta significative ripercussioni anche a livello socio-economico. Di fatto l’adozione dell’agricoltura intensiva ha reso l’economia del paese dipendente da variabili non controllabili dai suoi abitanti (scelta delle cultivar, prezzo di vendita delle mele, dinamiche dei mercati, distribuzione, ecc.) esponendoli così a potenziali condizioni di sfruttamento senza dar loro la possibilità di ricorrere a produzioni alternative. Inoltre il massiccio utilizzo di pesticidi crea inevitabili conseguenze sia sulla salute della popolazione, sia sulla potenziale attrattiva turistica del territorio.

Tratto da: http://www.wikitinera.it/index.php/tabl-val-venosta-bz-trentino-alto-adige