Casalmaggiore-Sabbioneta: come trasformare una ciclabile in un disastro

A cura di Maria Grazia Bonfante.

Il progetto di una ciclabile futuristica sopraelevata a 6 mt di altezza dal suolo finanziata dal GAL Terre del Po sarà presentato prossimamente in Regione Lombardia.

Dal 2008, Sabbioneta è stata inserita tra i siti Unesco, quindi un luogo dichiarato “di valore universale eccezionale”, patrimonio dell’Umanità, città voluta da Vespasiano, scrigno di arte e architettura.

Casalmaggiore è compreso nel tratto di fiume Po tra Piacenza e Rovigo che ha ottenuto il riconoscimento di Riserva Biosfera MaB UNESCO, con il nome di “Po Grande”. MaB è acronimo inglese di “Uomo e Biodiversitá” (Man and Biodiversity), che fa riferimento a quegli ecosistemi in cui l’attività dell’uomo è riuscita ad integrarsi con la biodiversità.

Sabbioneta e Casalmaggiore godono di inestimabili valori che impongono, essendo patrimonio dell’Umanita’, un senso di responsabilita’ all’altezza di saperli conservare per i posteri.

Si rimane dunque attoniti, increduli, sconcertati a tanta irriverenza verso il nostro paesaggio. Una ciclabile sopraelevata in aperta campagna è un disastro paesaggistico.

Certamente tecnicamente ineccepibile, ma come ogni opera va ragionata nel contesto in cui si colloca e in questo caso emulare le ciclabili urbane di Copenhagen nel contesto Padano non urbano significa fare un disastro a cielo aperto. Un non senso che imbruttisce luoghi da ammirare per come sono, per la storia che conservano, per l’utilità e armonia che testimoniano. Perché rovinare tutto ciò?

Neppure la crisi energetica ed alimentare riescono a instillare nella politica la prioritaria esigenza di usare il denaro per investimenti che hanno utilità di giustizia sociale e nel tempo.

Il rafforzamento dell'”ego” esaspera le componenti egoistiche dell’individuo. Il nostro sentimento non è più in grado di percepire, avvertire, immaginare dove la tecnica, che si sviluppa autonomamente e in modo esponenziale al di fuori di qualsiasi orizzonte di senso, condurrà l’uomo e come lo trasformerà. (Cit. Umberto Galimberti).

La politica non deve stupirci, deve dare risposte ai bisogni dei cittadini.

I GAL sono gruppi di azione locali che riuniscono pubblico e privato e dall’ultima modifica regionale, il privato in quota maggioritaria. Cominciamo a vederne gli effetti.

Attendiamo con fiducia un ripensamento.

Gal Terre del Po, come sarà la ciclopedonale futuristica

(Immagine tratta dal sito nazionale FIAB).

Un commento

  1. ORRENDO! Bisogna impedire che i nostri soldi vengano buttati via in questo modo!

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