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Bornasco: un altro polo logistico sulla Vigentina

Nella provincia di Pavia la logistica continua a inghiottire terreni agricoli. A Bornasco, dopo il Data Center di Microsoft e la struttura di Vidigulfo, il Comune spalanca le porte a un nuovo polo logistico

di Maria Cariota

Il 2 febbraio 2024 il Settore Tutela Ambientale della Provincia di Pavia ha approvato il Decreto che riconosce l’assoggettabilità alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale del nuovo polo logistico che dovrebbe essere realizzato a Bornasco.

Rallenta quindi l’iter che il Comune sta cercando di portare avanti in modo spedito. Secondo la sindaca Roberta Bonetti, che aveva chiesto di evitare la V.I.A., “l’intervento sarà occasione di rilancio sociale ed economico, sia per l’indotto sia per gli oneri legati alle opere di urbanizzazione” e non comporterà nuovo consumo di suolo in quanto riguarda “un ambito di trasformazione polifunzionale già pianificato dal PGT per nuove attività”.

Senza molto clamore la Giunta a fine luglio 2023 (Delibera n 51) aveva approvato la proposta di Piano Attuativo della Valtidone Logistic Development S.r.l. per la realizzazione di una struttura destinata alla logistica su un’area di 68.000 mq lungo la strada provinciale 205 Vigentina, a lato della rotatoria che si trova all’entrata del paese.

Da alcuni mesi si è costituito un Comitato spontaneo (No Logistica a Bornasco) che sta cercando di informare i cittadini su quali sarebbero i reali impatti del progetto. Sono molti gli aspetti critici che non emergono dalle valutazioni del Comune.

Innanzitutto il consumo di suolo ci sarebbe eccome: saranno persi per sempre 68.000 mq di terreni agricoli (il magazzino occuperebbe 37.000 mq e i restanti 31.000 mq saranno occupati da parcheggio e verde). La vocazione agricola che caratterizza da sempre l’area non sta particolarmente a cuore agli amministratori locali, visto che a poche centinaia di metri sorgeranno altri due progetti, che sono già stati approvati: il data center della Microsoft (località Fornace di Bornasco) e il polo logistico di Vidigulfo (località Pontelungo); in entrambi i casi saranno distrutti campi agricoli per un’area più grande del doppio del nuovo polo proposto dalla Valtidone.

Come è stato rilevato nel decreto sulla V.I.A. della Provincia di Pavia e nel parere negativo dei Comuni di Siziano e Zeccone, la nuova logistica determinerà poi un incremento estremamente rilevante del traffico (e quindi dell’inquinamento dell’aria), soprattutto di mezzi pesanti, che, secondo il Comitato spontaneo, la Vigentina non potrà sostenere: “i cittadini si sentono traditi da chi afferma che non porterà traffico, smog e non inciderà sulla salute della popolazione, nonostante i dati del progetto dicano esattamente il contrario (i 260 mezzi della nuova logistica di Bornasco – 60 camion e 200 veicoli – si aggiungono ai 350 della logistica di Pontelungo – 150 mezzi pesanti + 200 veicoli – e ai 160 del data center Microsoft alla Fornace – 10 camion + 150 veicoli -)”.

Riguardo al procedimento, oltre alla Valutazione di Impatto Ambientale a cui ha dato avvio la Provincia, si è in attesa di capire in che modo proseguirà l’approvazione del Piano attuativo (che è in variante al PGT, visto che questo prevede l’edificabilità dell’area ma non contempla la logistica tra le destinazioni d’uso possibili): il Comune ad ottobre aveva rinviato la conferenza di servizi di verifica dell’assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica perché non aveva correttamente nominato l’autorità procedente e quella competente.

Il Comitato No Logistica a Bornasco continua ad informare sui propri canali di comunicazione e prosegue la raccolta firme iniziata alla fine di settembre, per cercare di fermare il nuovo polo logistico e chiedere al Comune di modificare il PGT definendo inedificabile l’area interessata: “Non lasceremo che cemento e smog uccidano il nostro paese!”.

Sono proprio gli insediamenti della logistica e dei data center, che atterrano soprattutto sulle arterie principali come la Vigentina, ad aver fatto conquistare alla Lombardia, per il terzo anno consecutivo, il triste primato di regione italiana con consumo di suolo più elevato. Nella provincia di Pavia, che si trova in una posizione strategica, tra Milano e Genova, in un anno sono stati sacrificati per la cementificazione 107 ettari di terreni vergini. Bornasco fa parte dei primi dieci comuni lombardi per consumo di suolo pro capite (dati SNPA).

Per contattare il Comitato No Logistica a Bornasco:

nologisticabornasco@gmail.com

351 807 6864

Per le prossime iniziative e tutti gli aggiornamenti segui la pagina fb del comitato

AGGIORNAMENTO del 13.2.2024

Il proponente ritira il progetto di polo logistico. Non rinuncia però a costruire sull’area

Proprio il giorno dopo la pubblicazione del nostro articolo è stata diffusa dai media la notizia del ritiro della proposta da parte della Valtidone Logistic Development Srl. In una nota pubblicata sul sito del Comune il 10 febbraio la Sindaca Bonetti ha comunicato alla cittadinanza che “il quadro complessivo ha infine orientato l’operatore a ritirare l’istanza per il progetto logistico”. La nota spiega che, visto quanto rilevato dal decreto di assoggettabilità alla Valutazione d’Impatto Ambientale emesso dalla Provincia riguardo alla situazione della viabilità di Zeccone, l’alternativa viabilistica per far sì che il traffico non attraversi quel Comune sarebbe il passaggio all’interno di Bornasco: “tale soluzione, non essendo sostenibile dall’operatore, avrebbe comportato anche l’utilizzo di risorse economiche a carico del nostro Comune, con meno introiti dal progetto stesso e minor benefici effettivi per il territorio.”

La società abbandona l’idea della logistica su quell’area ma non rinuncia a costruire. La comunicazione della sindaca infatti prosegue chierando che “grazie anche a fattivi e propositivi incontri con questa amministrazione, l’operatore ha confermato e comunicato la volontà di procedere comunque allo sviluppo del comparto, ma con attività diversa da quella logistica, senza impatto in termini di traffico pesante e – di conseguenza – garantendo la conservazione di tutti gli oneri in capo al Comune”.