A Terricciola fermare l’espansione della San Marco Hotels

Un progetto dell’imprenditore Giorgio Nocchi: 30 milioni di euro per la costruzione di un’area turistica con 80 nuovi alloggi su un’area di 250 mila metri quadrati, ora al vaglio della Conferenza dei Servizi indetta dall’Unione dei Comuni della Valdera. Legambiente: “Una cementificazione senza precedenti. Sfigurato per sempre il paesaggio collinare

Nel comune di Terricciola sosta un progetto di espansione urbanistica che dovrà ora essere vagliato dalla conferenza dei Servizi indetta dall’Unione dei Comuni della Valdera. Ad averlo presentato è la San Marco Hotels spa, il cui amministratore delegato è l’imprenditore Giorgio Nocchi, già al centro di una vertenza sindacale con i dipendenti del San Marco Hotel di Casciana Terme, e ora in una fase societaria di grande difficoltà dovuta a debiti pregressi.

A inizio estate di quest’anno la San Marco ha presentato al Comune di Terricciola un progetto per oltre 30 milioni di euro che prevede la costruzione di un’area turistico-ricettiva con circa 80 nuovi alloggi su 250.000 mq. L’idea della società, che in una prima fase sembrava aver raccolto anche l’interessamento di alcuni imprenditori russi, prevede, oltre agli alloggi, anche la realizzazione di un hotel da 56 suite con sala cerimonie e centro benessere, per un totale di circa 50.000 metri cubi di nuove costruzioni. Ma non solo: si parla anche di campi da tennis, teatro all’aperto, un laghetto artificiale e un piccolo eliporto.

Sul progetto si è già levato un coro di voci contrarie, anche alla luce della difficile situazione economica e patrimoniale della stessa San Marco. Una procedura fallimentare è infatti aperta presso il tribunale di Pisa: la San Marco avrebbe accumulato debiti con le banche per circa 20 milioni di euro, e con alcuni dipedenti, per spettanze non retribuite.

E sul progetto interviene ora anche il circolo Valdera di Legambiente, che in una nota esprime aspre critiche: “A più di dieci anni dalla Convenzione europea del Paesaggio, mentre un forum di movimenti di enti locali, cittadini, associazioni discute a livello nazionale proposte di legge per frenare il consumo di suolo, che è una risorsa non rinnovabile sottoposta a uno sfruttamento senza precedenti, in un piccolo comune della provincia di Pisa rischia di essere autorizzato un progetto che causerebbe, almeno da quelle parti, una cementificazione senza precedenti”.

“In un sol colpo – si legge – verrebbero consumati accanto a una villa storica che racchiude le rovine di un’antica abbazia e che ospita un piccolo albergo, ben 25 ettari di suolo agricolo e di bosco per costruire un nuovo borgo turistico di 80 alloggi, un hotel da 56 suites, strade, parcheggi, piscina, attrezzature sportive e un teatro all’aperto. In totale 55.000 metri cubi che sfigurerebbero il paesaggio collinare in una zona che finora si era mantenuta lontana dalla cementificazione che ha colpito altre aree rurali della Toscana, si pensi a Castelfalfi o a Monticchiello”.

E in vista della Conferenza dei Servizi che si terrà fra qualche giorno, Legambiente Valdera afferma: “Abbiamo presentato osservazioni che mettono in dubbio la legittimità delle procedure amministrative adottate in materia urbanistica, per un progetto in contrasto con il Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana e con il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Pisa. Un progetto che si vorrebbe realizzare senza un piano attuativo, ma sulla sola base di un progetto unitario di iniziativa privata, e in base a previsioni del Regolamento Urbanistico del comune di Terricciola che a nostro parere hanno perduto efficacia giuridica essendo scadute da oltre un quinquennio”.

“Ma al di là degli aspetti procedurali – prosegue – su cui, se il progetto verrà approvato, siamo pronti a dare battaglia anche in sede legale, quello che vogliamo denunciare è l’assurdità della continua riproposizione di progetti di “valorizzazione” misurati in metri cubi di nuove edificazioni, che non hanno relazione con il contesto economico e turistico del territorio, servono soltanto a favorire la rendita e nella migliore delle ipotesi realizzano investimenti in seconde case che sarebbe meglio indirizzare nel recupero del patrimonio edilizio di tutti quei borghi che continuano a versare in stato di abbandono”.

“Un progetto che distruggerà terreni agricoli – conclude la nota – paesaggi nati da secoli di lavoro umano rispettoso degli equilibri naturali, e contribuirà a sfigurare quella bellezza che ha reso la nostra regione famosa nel mondo.

Nella peggiore delle ipotesi invece, vedremo fiorire l’ennesimo eco-mostro non finito, decorato di impalcature arrugginite. Come è già avvenuto da qualche anno nel nucleo preesistente dell’Hotel Villa San Marco, dove un’ala mai finita per un modesto ampliamento, è lì a sottolineare lo stato di fallimento dell’impresa che gestiva la struttura”.

http://www.ognisette.it/cronaca/cronaca-2011/novembre-2011/valdera.-e-fallita-la-san-marco-hotel

Un commento

  1. Vi ringrazio per il vostro impegno nella lotta per salvare lo splendido paesaggio toscano; mi piacerebbe trovare lo stesso impegno contro la minaccia che sovrasta la campagna di Casciana Terme: la costruzione di un parco eolico che distruggerebbe il panorama delle colline tra Casciana e Santa Luce. Non facciamone solo una questione politica, quando impareremo che oltre all’arte è la natura la fonte principale di attrazione turistica della nostra regione?
    Cordiali saluti

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