Terna ha proposto una “razionalizzazione” delle linee elettriche in provincia di Arezzo che prevede una nuova linea a 380kv con torri di oltre 50m di altezza, più lunga di 20km delle linee attuali, scegliendo di passare vicino al crinale dei Monti del Chianti in zone di boschi e colture tradizionali, agriturismi, pievi e piccoli borghi, di origine medievale e ben conservati.
A dicembre 2010 abbiamo scoperto l’esistenza del progetto, che era stato approvato come protocollo di intesa da quasi tutti i comuni interessati. Il Comitato si è formato e ha iniziato subito ad agire e ad oggi abbiamo ottenuto che la maggioranza dei comuni abbia ribaltato la propria posizione riconoscendo l’importanza di proteggere il paesaggio e l’economia locale. La provincia di Arezzo, di Siena, il CFS hanno tutti dato pareri negativi.
La Regione Toscana si è fatta interprete di queste posizioni ed ha portato al Ministero dell’Ambiente una posizione molto critica, chiedendo di rivalutare il tutto e di motivare la necessità di un’opera così costosa e distruttiva. In queste settimane la Regione ha in corso un tavolo tecnico con la società proponente per valutare il progetto.
La posizione del Comitato Alta Tensione è quella di opporsi ad un simile percorso, e di chiedere a Terna di dimostrare l’effettiva necessità di un simile rafforzamento delle linee.
Il legale che ci supporta nella nostra attività ha predisposto delle “osservazioni” al documento di SIA di Terna, e alle varianti che Terna ha poi apportato. Una giovane architetta, esperta di paesaggio, ha fatto un ottimo lavoro tecnico di smontaggio della SIA di Terna.
Abbiamo anche lanciato una petizione, sia online che tramite la raccolta di adesioni con banchetti a mercati, feste ed altre occasioni pubbliche, ed in 2 mesi abbiamo raccolto oltre 3000 firme.
Abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile, firmate e diffondete l’appello!
In questi mesi abbiamo anche scoperto che progetti simili stanno per devastare altre zone incontaminate in Friuli, Abruzzo e Calabria, che Terna giustifica con l’aumento dei consumi e la necessità di ammodernare linee ormai vetuste. Occorre sottolineare però che i consumi non stanno aumentando, e che attualmente, almeno in Toscana, i guasti sulle linee e i tempi di riattivazione sono sopra gli standard e le medie europee.
Vogliamo richiamare l’attenzione su questa situazione per assicurarci che il progetto che ci interessa da vicino non parta, così come ci augureremmo che fosse rivisto tutto l’impianto di queste “razionalizzazioni” che devasterebbero fasce importantissime di quello che rimane del paesaggio italiano.
Speriamo che si possa far diventare questa una campagna nazionale. A oggi il progetto è apparentemente fermo, ma Terna sta cercando l’accordo preventivo dei comuni su un percorso leggermente variato per poi procedere alla VIA che farebbe ripartire il progetto.
Info e contatti:
Che sè na manega de ignoranti!