Marche: a Cingoli i cittadini protestano contro il progetto di discarica

La Provincia di Macerata, Regione Marche, ha dato il via libera per la realizzazione di una nuova discarica nel Comune di Cingoli, in uno dei luoghi più suggestivi della zona.

La scelta ha provocato proteste e ricorsi da parte delle comunità locali interessate dalla decisione.

Sarebbe superficiale e sbagliato inserire la protesta dentro il limitato termine Nimby (Not in my backyard). Infatti i  rifiuti, oggi, non solo possono essere ben gestiti e quindi essere inseriti in un discorso più complesso di quello legato ad una ormai superata discarica, ma si configurano anche come una ipotetica risorsa e il loro riutilizzo può diventare un buon guadagno.

Il Comitato Campagna Pulita (Campagna Pulita) si è formato spontaneamente tra la popolazione di Cingoli nel giugno/luglio 2008, immediatamente dopo aver per la prima volta appreso la scioccante notizia della volontà di realizzare una discarica in uno dei più suggestivi luoghi del territorio del comune di Cingoli cioè quella di Fosso Mabiglia, lungo il torrente Pavanella, in località Castelletta a meno di 1.5 km dai comuni di di Treia, Appignano, Filottrano e nelle immediate vicinanze delle frazioni di Troviggiano, Avenale, Grottaccia e numerose, rinomate località turistiche.

Una delle azioni  del Comitato è stata quella, nel 2008, di presentare una petizione per «l’impedimento della realizzazione di una discarica di rifiuti nel territorio comunale di Cingoli in località Fosso Mabiglia» firmata da quasi 6.000 persone, inviata al Presidente della Regione Marche, al Presidente della Provincia di Macerata, al sindaco di Cingoli e al Presidente del COSMARI. 

Entrando nel sito web di Campagna Pulita è possibile visionare un rapporto denominato «Stato di salute delle popolazioni in aree prossime ad impianti di smaltimento di rifiuti solidi urbani» redatto dall’Arpa Marche in cui si sottolinea che in alcune aree regionali, dove già sorgono discariche, si sono «evidenziate significativi eccessi per la mortalità e morbosità relative, almeno così è riscontrabile in alcuni testi di letteratura scientifica, a cause legate al ciclo di smaltimento dei rifiuti, in particolare: tumore emolinfopoietici, polmone, vescica, fegato e malformazioni congenite». Conseguentemente sembra logico che la popolazione non si senta sicura delle scelte fatte dall’amministrazione provinciale.

Ormai consci del fatto che l’dea di discarica risulti molto obsoleta, il Comitato chiede a gran voce il ripensamento generale dell’intero ciclo dei rifiuti nella Provincia di Macerata. Ripensare ai rifiuti come ad una risorsa dovrebbe essere oggi una regola base del sistema di gestione degli stessi.

Per ulteriori informazioni:
http://www.campagnapulita.it/

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L’iter normativo della scelta del sito viene qui riassunto:

Il Piano Regionale per la Gestione dei rifiuti è stato approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale in data 15/12/1999 e prevede che il territorio della Provincia di Macerata costituisca un unico “ambito territoriale ottimale” (ATO 3) in grado di garantire l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati.
All’interno dell’ATO 3 opera il COSMARI (Consorzio Smaltimento dei Rifiuti), cui hanno aderito i Comuni della Provincia di Macerata; tale consorzio inizialmente è stato costituito in forma volontaria poi trasformato in consorzio obbligatorio.

Il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti ha previsto l’attivazione di nuovi siti tra quelli ritenuti idonei sulla base dello studio affidato al Dipartimento di Scienze dei Materiali e della Terra dell’Università Politecnica delle Marche.

Nel 2001, la Giunta Provinciale ha approvato tale studio e quindi l’individuazione di 9 siti idonei ove realizzare discariche per rifiuti “non pericolosi”, nei Comuni di Cingoli, Camerino, San Severino Marche, Mogliano e Treja.

Il COSMARI sin dal 2004, ha attivato una serie di incontri con tutti i Comuni inseriti nello studio illustrando una proposta – progetto innovativa.

Nel 2008 il Consiglio di Amministrazione del COSMARI ha approvato la relazione tecnica della Direzione del COSMARI che ha individuato il sito della futura discarica ubicato in località Fosso Mabiglia nel Comune di Cingoli.

Nel 2009 è stato presentato dal COSMARI il progetto per la realizzazione della discarica, a tal fine è stata richiesta alla Provincia il rilascio dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) previa VIA (Valutazione Impatto Ambientale).

Nel 2011 la Provincia ha concluso il procedimento di VIA rilasciando giudizio positivo di compatibilità ambientale e l’Autorizzazione Paesaggistica,  sempre nel 2011 è stata rilasciata l’AIA.

 

 

2 commenti

  1. una discarica spinta da una provincia collusa con con il torbido mondo dei rifiuti del sud, voluta da un cosorzio COSMARI inefficiente e che specula sui rifiuti facendo finte campagne verso la differenziata e soprattutto di adattare il riciclo al massimo dei livelli (perche non gli conviene),dove dove anche la giustia amministrativa è corrotta ( il presidente del TAR Marche che ha firmato la sentenza su questa dioscarica è stato condannato in primo grado per corruzione),dove la provincia di macerata con ilsuo piano provinciale dei rifiuti gia scaduto è destinata a sparire: SE QUESTA DISCARICA VERRA REALIZZATA IN ITALIA LA MAFIA SULLA DISTRUZIONE DEL TERRITORIO TRIONFERA , PURTROPPO…….è ora di ribellarsi a questi squallidi politici

  2. Penso che il ruolo delle associazioni ambientaliste locali, molto presenti e attive in altre circostanze analoghe in altre località della Provincia, sia stato molto marginale se non del tutto assente; il risultato è che il Comitato Campagna Pulita che si è battuto contro la discarica, è rimasto da solo a combattere la battaglia.

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