La Brianza cementificata prova a reagire: l’esempio di Lentate sul Seveso

NOTA DELLA REDAZIONE: quest’articolo è stato inizialmente pubblicato in maniera anonima, ci scusiamo per l’errore: l’autore dell’articolo è Marco Cappelletti, assessore all’urbanistica di Lentate sul Seveso

Il Comune di Lentate sul Seveso si trova in provincia di Monza e Brianza, tra Milano, Como e Monza.

Ci troviamo in un territorio fortemente urbanizzato ed infrastrutturato, che nei prossimi mesi verrà devastato dalla nuova autostrada Pedemontana.

Il territorio provinciale è tra i più urbanizzati d’Europa e, dagli ultimi studi sul consumo di suolo, è il territorio con il maggior tasso di consumo di suolo in Italia.

Lentate ha quasi 16.000 abitanti e un territorio ancora fortunatamente in gran parte preservato, anche grazie alla presenza del Parco Regionale delle Groane e del PLIS della Brughiera Briantea.

Esiste un PRG del 2002 che a dieci anni di distanza è stato attuato per meno della metà delle sue previsioni di espansione. Ciononostante, l’amministrazione comunale precedente, guidata dal Pdl, aveva adottato e successivamente approvato un PGT, Piano di Governo del Territorio, che, oltre a confermare le previsioni di un PRG sovradimensionato, aveva addirittura previsto nuove aree di espansione residenziale e produttiva per ulteriori 30 ettari circa, andando a consumare praticamente tutto il suolo libero rimasto al di fuori dei perimetri vincolanti dei due parchi.

In fase di controdeduzione, i pareri della Provincia di Monza e Brianza e di Regione Lombardia sono stati in gran parte disattesi, anche per le parti vincolanti. In particolar modo, sono stati espressi pareri negativi circa lo spropositato consumo di suolo a fronte di una scarsa domanda.

Proprio in virtù del mancato recepimento di prescrizioni vincolanti della Provincia, e grazie alla larga maggioranza che a maggio la cittadinanza ha dato alla coalizione Lentate Sostenibile Solidale, la nuova giunta ha avviato l’iter di revoca dell’approvazione, anche perchè il PGT non era stato ancora pubblicato sul BURL regionale (e quiindi non aveva prodotto alcun effetto giuridico sui suoli), ponendo al centro della campagna elettorale il consumo di suolo zero.

La revoca è stata molto contestata dalle minoranze, ancora vittime dell’illusione che più capannoni significano più posti di lavoro.

Attualmente è stato approvato un documento politico di indirizzo per il governo del territorio nel quale sono stati impostati i principi guida della politica di sviluppo del territorio, tra i quali: la tutela e valorizzazione del ruolo dell’agricoltura come servizio per la comunità, il recupero delle aree industriali dismesse, la riqualificazione del patrimonio edilizio inutilizzato, il social housing diffuso, l’autoproduzione energetica.

Dopo le controdeduzioni delle osservazioni (revocando l’approvazione, di fatto si torna alla versione adottata), a settembre verrà ripubblicato il PGT, dando nuovamente la possibilità alla cittadinanza di esprimersi sul nuovo piano, attraverso le forme istituzionali.

Nel frattempo, sono stati promossi momenti di partecipazione vera e propria in occasione di progetti importanti, come la riqualificazione dell’area Schiatti, una grossa area industriale dismessa proprio davanti alla sede del Comune, in pieno centro paese. A questo riguardo, lo scorso 30 marzo, in una sala civica gremita di giovani e di progettisti, si è svolta la premiazione del concorso di idee indetto dall’attuale coalizione di maggioranza, nella veste di associazione culturale del paese, per stimolare la progettualità su questo ambito urbano.

Link:

http://concorsoideelentate.wordpress.com/

http://www.comune.lentatesulseveso.mi.it/piano-di-governo-del-territorio/piano-di-governo-del-territorio-adottato/il-perche-della-revoca-dellapprovazione-definitiva-del-p.g.t

9 commenti

  1. Questa sera, 12 maggio 2014, l’assessore che in questo articolo elogia le sue scelte ha proposto una delibera per modificare il suo pgt per permettere la costruzione di due tangenziali che a mio parere devastano il territorio. Il motivo e’ che altrimenti il pgt verrebbe revocato, quindi e’ sbagliato. La maggioranza della quale fanno parte pd e sel ha votato compatta a favore delle tangenziali.
    Dicono a parole di essere contrari ma votano a favore e non hanno saputo presentare nessuna aziona concreta per evitare questo scempio ambientale. Quindi rimane solo il fatto che hanno votato a favore.

  2. cari lettori, non credete a questo piano della giunta: hanno da poco messo in vendita un lotto di terreno dove un privato vuole costruire un bel cinema multisala. Udite udite, un multisala! consumo zero? ma proprio per niente! il consumo zero è solo per i cittadini che hanno dovuto pagare per rifare il pgt, mentre la giunta incassa per il cinema multisala. Ma vi sembra giusto? altro che consumo zero… per favore, redazione, non sarebbe il caso di rivedere questo post o magari fare un altro servizio sulle false promesse?…

  3. ad ambrogio penso si possa suggerire che i pochi che desiderano avere una casa per evitare consumo del suolo potranno soddisfare il desiderio della loro vita o demolendo qualche manufatto che giá esiste e deturpa il territorio o ristrutturare altri manufatti giá esistenti ed esteticamente non penalizzanti per il territorio; peró non derogherei al principio di zero consumo del suolo.

  4. Scusate, ma improvvisamente l’articolo è firmato dall’assessore.
    Come mai?
    Questo è scorretto, mi sembra opportuno che spieghiate come mai.
    Quindi fino a ieri 20/09/2012 risultava essere un articolo della redazione.
    Questa mattina, dopo la pubblicazione del post del consigliere comunale costantin l’articolo è stato rimosso.
    Ora ricompare a firma dell’assessore.
    E’ un modo decisamente scorretto di gestire l’informazione.
    Mi sembra opportuno che adesso spieghiate la vicenda pubblicamente.

  5. Bravissimi TUTTI, soprattutto Jole.
    Dire “crescita zero” va bene, però ci troviamo contro tanta gente che vuole costruirsi una casa, almeno una , nella sua vita.
    Allora, proviamo a dire “crescita limitata e ridotta” al fabbisogno dei soli residenti. Così “la pillola” diventa meno indigesta. Significa concretamente
    non consumo di territorio, prima comunque c’è il riutilizzo delle aree dismesse, attenzione alle aree agricole, ecc.
    Quindi non crescita zero, ma crescita rispetto ai bisogni dei residenti, significa aumento della popolazione, nei 5 anni di validità del PGT dell’1% (esempio Comune di 10.000 abitanti , l’1% significa che in 5 anni il Comune aumenta di 100 unità, equivalenti a 30 famiglie e 9.000 mc. di costruzioni. E’ troppo? Non mi sembra!

  6. Bravi! Tutti dovrebbero fare così!
    Crescita demografica zero, invecchiamento della popolazione, trend di immigrazione ormai fermo o calante, qualcuno mi spiega perchè contiunuano a costruire? Solo per avere una garanzia bancaria da cui ottenere finanziamenti, così come spiegato da Repoort? Siamo 60 milioni da almeno 40 anni eppure in 40 anni il patrimonio edilizio è praticamente raddoppiato. Perchè? La zona a nord di Milano, poi, vista da Google Map, è uno scempio unico, altro che Brianza verde!
    Spero che in tanti, oltre a Desio e Lentate, seguano questa nuova strada di consumo zero e , semmai, di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente

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