Grotte di San Cristoforo di Labante: che brutta fine!

S. Cristoforo di Labante è una frazione di Castel d’Aiano, in provincia di Bologna, famosa la presenza delle Grotte di Labante, una delle più grandi grotte primarie nel travertino d’Italia, una straordinaria manifestazione naturale.

Le acque sgorgano da una sorgente e plasmano il travertino, formando le grotte, ricche di vegetali e cristalli di calcite dalle forme piu’ strane. Le cavità naturali si formano per azione chimica dell’acqua ricca di anidride carbonica che scioglie il carbonato di calcio della roccia. Sopra alla grotta di Labante, una cascata naturale sgorga in un piccolo e limpido laghetto che, con il sole alle spalle, regala al visitatore un suggestivo arcobaleno.

Una segnalazione allarmante da parte di un fruitore di San Cristoforo di Labante ci comunica lo stato di degrado in cui versa l’area delle grotte.

Vivo per parte dell’anno, da 35 anni a Castel d’Aiano. In questo comune si trovava un luogo magico dove l’acqua abbondante aveva creato un angolo fatato di paradiso, le grotte e formazioni calcaree di San Cristoforo di Labante.

Da 15/20 anni, prima la Seabo e poi Hera, hanno prelevato le acque dalle sorgenti a monte, sfruttando pesantemente il sito anche se questo è probabilmente unico al mondo grazie al contesto naturale in cui si è sviluppato: una bellissima cascata naturale infatti ne sovrasta parte dello sviluppo.

La mancanza di umidità ha pian piano ucciso questa flora e disseccato e scoperto le rocce annerite; fino all’anno passato dalla soprastante centrale scendeva per alcuni minuti ogni mezz’ora circa, un getto di acqua che almeno tentava di far sopravvivere un poco del microambiente, ora non viene più irrorata e la zona sta definitivamente morendo.
Il comune dal canto suo ne ha fatto un parco da gite di massa distruggendo anche il terreno circostante, con sagre di salumi e crescentine, nonchè servizi igieni e chi più ne ha più ne metta.
Vi prego di intervenire subito. i nostri  figli hanno diritto di vedere ancora queste meraviglie della natura!!!  

3 commenti

  1. tutto il male possibile in questo contesto politico tutto è consentito le rapine non si esauriranno ci vuole un vero governo del territorio che tenga d’occhio la grande speculazione

    1. Vincenzo, forse è più indicato segnalarlo al Nucleo Operativo Ecologico e Tutela Ambientale. L’indirizzo che indichi tu è quello del Nucleo Tupela Patrimonio Culturale.

I commenti sono chiusi.