Bonassola (Liguria): ulivi, cemento e Italo Calvino

ULIVETI rasi al suolo, paesaggio trasformato per sempre, ma soprattutto lacerazioni familiari, rapporti di buon vicinato che vanno in frantumi, il rimorso per non aver difeso la terra degli antenati o, piuttosto, non aver avuto il coraggio di monetizzarla.

Esattamente 50 anni fa (inizi del 1963) Italo Calvino pubblicava “La speculazione edilizia”, romanzo illuminante e profetico sulla cementificazione dei luoghi e delle anime. Scenario del racconto in cui un figlio vende ad un palazzinaro le fasce adibite a vaseria dalla madre, era la Sanremo del boom, ma oggi le stesse vicende, con le stesse dinamiche, si riproducono a levante.

Di fronte all’allettante proposta di acquisto di lotti di terreno su cui costruire, esplodono dissidi tra genitori e figli, scoppiano dolorose dispute tra fratelli. Fuori dalla porta, i mediatori immobiliari hanno già pronto il contratto da firmare.

Sul sito degli architetti le future case, sotto forma di rendering, son già visibili a tutti con i loro bei colori pastello e pure con i posteggi riservati ai portatori di handicap. Succede in provincia de La Spezia, a Bonassola (segue QUI con la replica del sindaco QUI )

Nelle due foto: (sinistra) località Gavazzo allo stato attuale con l’uliveto, e (destra) come verrà trasformata dal progetto edilizio.

Italia Nostra e Legambiente si stanno attivando per salvare uliveto e paesaggio.

Se volete scrivere al sindaco Andrea Poletti ecco la mail: 
segretario@comune.bonassola.sp.it

Marco Preve

Un commento

  1. Bonassola è uno dei pochi paesi liguri che ha saputo conservare relativamente intatto il suo (bellissimo) territorio.
    Purtroppo negli ultimi anni – per essere chiari, da quando è cambiato il sindaco – mi sembra che stia cercando di recuperare il tempo perduto…

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