Il metanodotto della Snam Rete Gas deve proprio passare nel Parco del Cilento?

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La Snam Rete Gas intende attraversare il Parco del Cilento con un metanodotto lungo il fiume Bussento (in gran parte inserito in zona di protezione speciale), e con l’abbattimento stimato di quasi 30.000 alberi.

Il progetto prevede che un metanodotto proveniente dalla Libia attraverso la Sicilia si immetta sulla terraferma in prossimità della foce del fiume Bussento con due condotte da 80 cm di diametro, pressione 215 bar sino a giungere ad una stazione di decompressione. Da qui riparte una tubatura da 120 cm di diametro trasportante gas metano a 90 bar di pressione, e risale fino ad arrivare a Montesano sulla Marcellana lungo il fiume Bussento nel Parco del Cilento e Vallo di Diano e Alburni e sue aree contigue, che sono siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione speciale di rilevante interesse per i corridoi ecologici del mediterraneo.

La tubatura darà origine alla creazione di un asservimento del territorio attraversato nel primo tratto (2,8 km) di 74 m e nel secondo (41,3 km) di 48 m.

Si stima che l’opera di attraversamento del Parco, comporterebbe l’abbattimento di 28.600 alberi lungo 18 Km di aree boschive ed attraversamenti di ruscelli e torrenti che alimentano il fiume Bussento in gran parte inserito in Siti di Interesse Comunitario e Zone di protezione Speciale.

La denuncia è partita da oltre un anno dal comitato dei cittadini rappresentanti del Comitato COSTA acronimo di COntro Sealine TirrenicA. Il sodalizio, presieduta da Rolf J. L. Mueller – cittadino tedesco trapiantato da molti anni a Tortorella già protagonista di diverse battaglie in difesa del territorio – raggruppa cittadini, tecnici e persone di scienza, che si oppongono al tracciato delineato dalla “ ENI/Snam Rete gas” per il passaggio del gasdotto “Sealine Tirrenica” nel Golfo di Policastro.

Il Comitato persegue due finalità: denunciare i danni irreversibili all’ambiente soprattutto sotto il profilo idrogeologico e faunistico, e quindi particolarmente allo sviluppo turistico, che il tracciato determina; ottenere che il Golfo di Policastro sia tenuto immune dal passaggio della condotta.

L’associazione svolgerà le sue attività d’intesa con la maggior parte dei Comuni i cui territori sono interessati dal tracciato, e che hanno già manifestato enormi perplessità nonché osservazioni molto critiche nei confronti del progetto della Snam.

Lo scorso 1 luglio a Sapri le autorità locali si sono incontrate dichiarando la volontà di recuperare il gap di informazione accumulato in questi mesi in merito alla vicenda discussa, in particolare informandosi sullo stato dell’iter autorizzativo dell’opera presso i Ministeri interessati e gli Enti locali interessati (Regione Campania e Provincia di Salerno) e si sono dati un appuntamento nei prossimi giorni, ciascuno nel frattempo impegnandosi, nel proprio Comune e nelle proprie convinzioni, di deliberare nel proprio Consiglio comunale una dichiarazione di contrarietà alla realizzazione del metanodotto SNAM Sealine Tirrenica.

Il Comitato locale del Forum Salviamo il Paesaggio del Cilento e Vallo di Diano partecipa alla mobilitazione, condividendo una proposta alternativa che escluda le aree del Parco del Cilento e VDA, ma soprattutto contro ogni prevaricazione e imposizione rispetto alle giuste proposte e valutazioni dei cittadini interessati.

Un commento

  1. Per la verità il problema di un tracciato così impattante e veramente senza criterio si è creato proprio per non attraversare una piccola area del Parco. Il tracciato originario, infatti, correva per la maggior parte affiancato a strade esistenti, con un impatto infinitamente più basso sull’ambiente rispetto al tracciato attuale che, di fatto, e’ pensato solo per aggirare il Parco. Penso che la difesa dell’ambiente basata su perimetri amministrativi sia una vera sciagura. Il grande problema sarebbe stato in ogni caso il punto di approdo della condotta sottomarina alla foce del Bussento.

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