La Pedemontana Veneta espropria le terre fertili

A cura di Massimo Marco Rossi, Redazione di DNA Rinascimenti.

Il 16 gennaio la Sis (la Concessionaria per la Superstrada Pedemontana Veneta) che recentemente è stata resa plenipotenziaria dalla Giunta Regionale di Luca Zaia di tutte le procedure di esproprio forzose dei terreni di proprietari non consenzienti,  è entrata nell’Azienda agricola di proprietà di Giuseppe Piccolotto in Altivole, Via degli Alpini n. 2.

Con un blitz improvviso hanno tagliato le recinzioni della proprietà, posto le reti di cantiere delimitando una vasta area dedicata al boschetto ventennale di alberi pregiati tipici locali, principali alimento biologico dei suoi alveari, ed altri terreni dedicati alla coltivazione biologica del Kiwi.

Con una enorme pala cingolata da un lato e con l’escavatore dall’altro, hanno iniziato ad abbattere le piante.
I lavori proseguiranno per il completo annullamento di tutte queste coltivazioni e del manto fertile dei terreni destinati alle opere autostradali della SPV.

Si tratta di un nuovo fatto gravissimo di disastri ambientali, di danni erariali, di truffe aggravate (dovuti all’ insostenibile progetto tecnico, economico e finanziario chiamato Superstrada Pedemontana Veneta) che sono stati esposti al Procuratore della Repubblica di Venezia Bruno Cherchi lo scorso 11 Dicembre con il formale deposito di una memoria firmata da 1541 cittadini Veneti e 20 Associazioni Ambientaliste alla presenza di alcuni rappresentanti parlamentari e regionali del M5S e del PD.

Un’opera disastrosa per tutti i principali assetti idrogeologici del Veneto e per i contribuenti che dovranno fronteggiare una spesa finale, secondo molti, di dimensioni molto superiori a quella dello stesso mostruoso, fallimentare Mose…

La redazione di D.N.A. Rinascimenti chiede a tutti i movimenti ambientalisti veneti di sostenere straordinariamente, con continuità e sempre senza alcuna violenza, le attività dei comitati NO Pedemontana Veneta.

Intimando, in ogni modo lecito, al “Nuovo Erode”, di sospendere immediatamente tutte le grandi opere che, dissestando ed uccidendo irreversibilmente i principali ecosistemi naturali … di fatto perpetuano le stragi degli innocenti (vedi Pfas e Pfoa nel sangue di oltre 300.000 Famiglie abitanti nel primo tratto della Pedemontana in Valdagno) se non la completa invivibilità delle terre, delle arie, delle acque e degli alimenti dell’intero Veneto.

 

2 commenti

  1. Il dramma della natura italiana : politici e ammministratori ignoranti e ladri.

  2. Penso che quei 1541 cittadini di cui faccio parte siano pochi e che si sarebbero dovuti trovare a altri disposti a firmare attraverso campagne metodiche in piazza, associazioni anche non ambientaliste e in luoghi di lavoro: pur ringraziando di cuore chi si è impegnato in questa occasione.

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