Legge per contrastare il consumo di suolo: una grande occasione che non possiamo sprecare

Lettera aperta ai dirigenti di: Coldiretti, FAI-Fondo Ambiente Italiano, INU-Istituto Nazionale di Urbanistica, Legambiente, LIPU, Slow Food Italia, TCI -Touring Club italiano e WWF Italia, uniti nella coalizione “Salvailsuolo”.


Care Amiche e Cari Amici,

a nome del coordinamento nazionale del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio/Salviamo il Paesaggio, desidero sottoporVi alcune brevi riflessioni legate alla Proposta di Legge a contrasto del consumo di suolo e al comunicato stampa diramato nei giorni scorsi dalle Vostre associazioni.

Il Forum condivide in pieno il Vostro messaggio rivolto al Parlamento affinché l’attesa norma nazionale venga discussa con estrema urgenza e trovi, finalmente, l’esito finale per dotare il nostro Paese di un efficace strumento in grado di tutelare ciò che rimane dei nostri suoli liberi e orientare il comparto edile verso un corretto sviluppo.

Siamo, viceversa, rimasti sorpresi da questo richiamo contenuto nel Vostro comunicato: «Non siamo all’anno zero: nella scorsa Legislatura il Parlamento, dopo un lungo lavoro di ascolto e analisi, era quasi riuscito ad approvare un testo e, inoltre, dall’inizio di questa nuova legislatura nei due rami del Parlamento sono state presentate ben 12 proposte di legge per il contenimento del consumo del suolo».

Come più volte abbiamo avuto modo di segnalarVi, oggi ci troviamo in una situazione molto importante poiché all’inizio di febbraio u.s. Salviamo il Paesaggio (Rete nazionale formata da oltre 1.000 organizzazioni e decine di migliaia di persone a livello individuale) ha ufficialmente presentato la sua Proposta di Legge PopolareNORME PER L’ARRESTO DEL CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI“.

Si tratta di una importante elaborazione, alla cui stesura ha lavorato per 13 mesi un Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico multidisciplinare formato da 75 Esperti: architetti, urbanisti, docenti e ricercatori universitari, geologi, agricoltori, agronomi, tecnici ambientali, giuristi, avvocati, funzionari pubblici, giornalisti/divulgatori, psicanalisti, sindacalisti, paesaggisti, biologi, tecnici di primarie associazioni nazionali, tra le quali Legambiente, Touring Club, Pro Natura, Lipu, Donne in Campo/CIA, Slow Food, Gruppo di Intervento Giuridico ed altre.

Tra gli autori, citiamo Michele Munafò (responsabile dell’Area Monitoraggio e analisi integrata uso suolo, trasformazioni territoriali e processi di desertificazione dell’ISPRA), Paolo Pileri (Politecnico di Milano), Paolo Maddalena (vice presidente emerito della Corte Costituzionale), Luca Mercalli (presidente della Società Italiana di Meteorologia), Paolo Berdini (urbanista), Riccardo Santolini (Università di Urbino), Fabio Terribile (Università di Napoli).

Il frutto del loro lavoro – condiviso e confermato da tutte le realtà aderenti – è una norma nazionale molto chiara che abbiamo provveduto a sottoporre all’attenzione di tutte le Forze Politiche durante l’ultimo mese della recente campagna elettorale. Fra le diverse risposte di sostegno ricevute, il Movimento 5 Stelle ha riconosciuto la profondità di questa elaborazione collettiva tanto da presentarla come Proposta di Legge alla Camera (rubricata AC63, a prima firma dell’On. Federica Daga) già il 23 marzo, giorno dell’insediamento dei due rami del Parlamento e successivamente anche al Senato (rubricata AS 164, a prima firma della Sen. Paola Nugnes).

Questa Proposta di Legge, a detta delle stesse prime firmatarie tanto alla Camera quanto al Senato, sarà dunque il punto di partenza per la discussione in Commissione e rappresenta la migliore sintesi delle visioni che le nostre variegate realtà potessero elaborare e proporre.

Crediamo, pertanto, che le Vostre prestigiose associazioni dovrebbero sostenerla e promuoverla con grande forza e non «minimizzarla» tanto da considerarla come una delle 12 Proposte di Legge attualmente depositate in Parlamento e/o come semplice alternativa alla «revisione Puppato» sviluppatasi al Senato lo scorso anno. Ci saremmo aspettati, nel Vostro comunicato, un chiaro riferimento non soltanto per confermare il Vostro gradimento e sostegno ad una proposta normativa – di cui diverse Vostre associazioni sono anche autrici – di autentica tutela del suolo, del paesaggio e dei territori, ma anche per intuibili opportunità «strategiche»: avviare il confronto parlamentare su un testo così «assoluto» (cioè imperniato sull’arresto del consumo di suolo e non del semplice suo contenimento), in previsione di probabili «mediazioni», non può che essere un vantaggio per il risultato finale atteso

Torniamo quindi, con la presente, a richiederVi una nuova valutazione del Vostro importante atteggiamento come coalizione e ci permettiamo di suggerirVi di volerne condividere le scelte con le Vostre migliaia di iscritti: una rilevante parte di essi aderisce individualmente anche al corale Forum nazionale e possiamo assicurarVi che, come tutti noi, è pronto per portare avanti tutte le «battaglie» necessarie per far sì che la Proposta di Legge Popolare “NORME PER L’ARRESTO DEL CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI” diventi legge dello Stato e determini quel cambiamento di rotta che tutti auspichiamo da molti lustri.

Vi ringrazio per l’attenzione che vorrete dedicare a questa riflessione e mi auguro un Vostro positivo riscontro: abbiamo in mano una grande occasione per salvare il nostro ecosistema, non possiamo permetterci il lusso di sprecarla.

Siamo a Vostra completa disposizione per ogni approfondimento che vorrete richiederci.

Con vive cordialità.

Alessandro Mortarino per Forum nazionale Salviamo il Paesaggio

 

5 commenti

  1. Anche una dichiarazione passata inosservata del Ministro Costa mi ha sorpreso. Dichiarava che come punto di partenza poteva andar bene la legge che era in dirittura d’arrivo la scorsa legislatura. È una legge talmente al ribasso che consentirebbe la sopravvivenza della legge veneta che prevede dai 400 ai 665 ha all’anno da qui al 2050 escludendo dal conteggio: infrastrutture, zone produttive, cave, progetti edificatori appena intenzionati, opere di pubblico interesse (sic!) e ATTENZIONE ATTENZIONE “ambiti di urbanizzazione consolidata” , ovvero gli spazi liberi interclusi: una catastrofe.

  2. Pienamente d’accordo a mettere uno stop assoluto al consumo di suolo,abbiamo bisogno di boschi,di verde e di agricoltura se vogliamo arginare il continuo il continuo sbriciolamento del nostro Paese.

  3. Purtroppo non è così .. la cosiddetta “coalizione ambientalista” ha sempre dichiarato di voler accettare una legge sul “contenimento” e non sull'”arresto” del consumo di suolo; la differenza non è solo nominalistica, è fondamentale!

    Peraltro è incomprensibile ai più, se non per una questione di “paternità”, la posizione fredda delle sei associazioni di fronte ad un testo molto rigoroso redatto da decine di esperti

  4. Penso che la vostra vicinanza a questo Governo non vi renda molto obiettivi e vediate le cose diversamente da come le vedono invece molti di noi,non sembra che ci siano tutte queste differenze fondamentali che cercate di far credere.

    1. Per cortesia, non commettiamo errori di valutazione su “vicinanze” con le forze di governo. La nostra proposta di Legge è stata realizzata in piena autonomia da un gruppo multidisciplinare di esperti (ben 75 …) in 13 mesi di impegnativo confronto; è stata poi analizzata ed “emendata” da tutti gli aderenti al Forum (oltre 1.000 organizzazioni e decine di migliaia di persone) e infine, a febbraio 2018, sottoposta alle valutazioni di tutte le forza politiche in piena campagna elettorale (vedi qui: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2018/02/le-risposte-dei-partiti-alla-richiesta-di-valutazione-della-nostra-proposta-di-legge-popolare/).
      Diverse tra esse ci hanno risposto indicando il loro gradimento e sostegno, due sole hanno raggiunto il quorum e una di loro (M5S) ha presentato il nostro testo prima alla Camera e poi al Senato (vedi qui l’avvio “travagliato” dell’iter: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2018/06/la-nostra-proposta-di-legge-ora-e-alla-camera/.
      Più “dal basso” di così credo proprio non potessimo fare (se fosse sempre così … avremmo leggi popolari e civiche ricche di senso !!!).
      Alessandro Mortarino

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