Mamme da Nord a Sud per l’Ambiente

Nasce una rete di mamme attiviste impegnate a difesa della salute e del territorio.

Contro l’inquinamento già esistente e per i principi di prevenzione e precauzione!
Primo appuntamento, la “Marcia per il clima, contro le grandi opere inutili e la devastazione ambientale” Roma, 23 marzo 2019.

L’APPELLO
Noi mamme, il 23 marzo, saremo a Roma alla “Marcia Per il clima, contro le grandi opere inutili e la devastazione ambientale” per condividere ed esprimere la nostra rabbia per quanto sta accadendo nei nostri territori, avvelenati dalle industrie e minacciati dalla costruzione di nuove opere dannose per l’ecosistema. Da Nord a Sud hanno già toccato i nostri figli e noi dobbiamo proteggerli.

Il Governo Italiano non può rimanere immobile davanti a questo scempio. E non può continuare ad autorizzare progetti deleteri. La legge è uguale per tutti o per pochi? Chi inquina paga davvero? E anche se pagasse, sarebbe troppo comodo! Perché è vietato inquinare. Il principio di precauzione che fine ha fatto? E’ meglio curare o prevenire? Si sta giocando con la salute dei bambini ma bisogna fare i conti con le loro madri. Per questo saremo a Roma a manifestare. Ma anche per invitare tutte le mamme d’Italia ad unirsi per un cambiamento di rotta. Bisogna fare rete. Unire le forze nonostante le diversità delle nostre realtà territoriali. Siamo ancora in tempo! Ecco cosa sta accadendo nei nostri territori.

In Veneto avete permesso che venga distrutta la seconda ricarica degli acquiferi d’Europa. Ci avete avvelenati tutti! Mamme No Pfas del Veneto, e-mail: genitoricontroipfas@gmail.com.

La Terra dei Fuochi, in Campania, paga da sempre un tributo troppo alto: la morte dei suoi figli innocenti a causa di un sistema di sviluppo che divora i diritti di base, sacrifica l’umanità sull’altare del profitto a tutti i costi al punto da distruggere il pianeta cambiandone il clima. Contro i roghi tossici mai spenti, le discariche abusive e la concezione del rifiuto come scarto e non come risorsa, le mamme campane lottano con forza da sempre. Che nessuno si senta assolto. Che tutti si sentano coinvolti. Marzia Caccioppoli, Noi Genitori di tutti/Rete di Cittadinanza e Comunità/Stop Biocidio – cell. 3480345230.

L’acquifero del Gran Sasso che fornisce acqua per 700.000 persone è inquinato a causa di diversi incidenti avvenuti nei laboratori di fisica nucleare (INFN) e nelle gallerie dell’autostrada (società Strada dei Parchi). Ad oggi nei laboratori ci sono 2.200 tonnellate di sostanze tossiche. Da 12 anni la regione Abruzzo è inadempiente per non aver approvato il “Piano di tutela delle acque”. Per questo in Abruzzo combattiamo! Mobilitazione Acqua Gran Sasso, Carla Borreca, e-mail carla.borreca@gmail.com, cell. 3357113317.

La nostra lotta è contro le discariche nel Vastese che sta diventando la pattumiera d’Abruzzo! Roberta Boschetti, Comitato per la difesa del Vastese, Abruzzo, cell. 3473112499.

A causa del petrolio, in Basilicata state avvelenando la nostra acqua, l’aria e la nostra vita! È ora di dire basta. L’inquinamento ci sta sterminando! SÌ ALLA VITA! Michela Pregnolato Policoro MT, cell. 3383503411, mammelibere@tiscali.it.

A Taranto, in Puglia, la diossina e le polveri sottili stanno devastando la vita e l’economia del territorio. I bambini non possono giocare nei giardini. Quando soffia il vento dalla zona industriale i bambini del rione Tamburi non vanno a scuola. Qui i diritti umani vengono violati in nome dell’acciaio. L’ex Ilva è “strategica” per l’Italia? No, tutto l’acciaio del mondo non vale la vita di un bambino. Daniela Spera, Legamjonici, cell. 3408458144.

Le mamme #NoTap sono nate per contrastare la realizzazione del megagasdotto Transadriatico che prevede di portare il gas in Europa da un giacimento dell’Azerbaijan, passando anche per l’Italia, a San Foca, una delle più belle spiagge del Salento. Fin dall’inizio, la popolazione si è opposta a questo progetto tanto inutile quanto dannoso e tuttora lotta per
contrastarlo. Serena Fiorentino _ mamme no tap _ Melendugno (Lecce), Puglia, cell. 3289163043.

Le Mamme del Quadrilatero della morte Augusta Priolo Melilli Siracusa sono stanche di vedere quotidianamente i propri figli avvelenati a norma di legge dalle sostanze tossiche sprigionate dal più grande Petrolchimico d’Europa che in cinquant’anni ha prodotto un vero e proprio disastro ambientale. Pretendiamo con forza che le Istituzioni competenti provvedano ad avviare le bonifiche che ci spettano di diritto per un territorio dichiarato già nel 1998 Sito di Interesse Nazionale. Non vogliamo piangere ancora i nostri figli che continuano ad ammalarsi e morire. Cinzia Di Modica, Comitato Stop Veleni, cinzia.dimodica@tim.it.

Tra le tante forme di impegno in Valle Roveto, in Abruzzo, questa specifica riguarda la tutela del fiume Liri, da molti anni oggetto di smisurato sfruttamento idroelettrico e inquinamento da parte di diversi “attori”. Rosaria Villa, Comitato per il fiume Liri, Abruzzo, viviamoilliri@gmail.com.

In Sardegna una fabbrica di bombe inquina le vite dei lavoratori e la nostra storia millenaria di punto d’incontro tra civiltà. Diamo voce al grido di dolore delle mamme dello Yemen e dei loro bambini, uccisi anche dalle “nostre” bombe, vendute all’Arabia Saudita, in violazione della Costituzione, della Legge 185/90 e del Trattato internazionale per il Commercio sulle armi. Comitato per la Riconversione RWM, Cinzia Guaita, cell. 327 819 4752, cinzia.guaita@gmail.com.

Con l’Associazione Abito su Misura vogliamo diffondere valori come la cura del bene comune, la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico, la qualità dello spazio abitativo ed urbano e la cittadinanza attiva. Uniti si vince! Alice Tramaglini, Associazione Abito su Misura, Abruzzo, alice.tramaglini@gmail.com.

Dalla Toscana a Matera fino ad arrivare a Vicenza noi mamme stiamo lottando contro l’introduzione ubiquitaria della tecnologia 5G senza adeguati studi specifici indipendenti. Si tratta di onde elettromagnetiche classificate dalla Iarc (AgenziaInternazionale Ricerca sul Cancro) nel 2011, come “possibili” cancerogene. Noi chiediamo la tutela della salute pubblica con l’applicazione del principio di precauzione. Fermiamo l’avanzare del 5G fino a quando non saranno stati fatti studi specifici indipendenti, a dichiarare la sua nocività o meno. Comitato “Per il bene comune”, mail:perbenecomune@gmail.com.

Infine tante altre lotte di mamme hanno aderito alla rete, da Antonietta Centofanti, del Comitato familiari vittime casa dello studente, L’Aquila, Abruzzo, promotrice della rete nazionale ‘Noi non dimentichiamo’ che riunisce familiari di vittime di varie stragi (ambiente, terremoti, inquinamento, morti sul lavoro ecc.), (3470343505) a Clementina Piluso, SOS la Piana del Casone Scarlino, Grosseto, Toscana (327 5503293).

Da Miriam Corongiu, di Stop Biocidio, Terra dei Fuochi, Campania a Lorena Sancin, Associazione mamme in piazza per la Libertà di Dissenso, Torino.

Dall’Associazione Mamme per la salute e l’ambiente onlus di Venafro Molise (348 761 6171). Vivere tra un inceneritore e un cementificio, info@mammesaluteambiente.it a Anna Rita Trulli per Rifiutiamoli, di Colleferro, RM e al Comitato Mamme Movimento di Lotta Maccacaro di Alessandria.