Un parco eolico incombe su Monte Coppari

Una delle faggete più belle e spettacolari di tutta la Calabria, conosciuta in questi ultimi anni perchè attraversata dal sentiero del Kalabria Coast to Coast (escursione di circa 35 chilometri, da San Vito sullo Jonio a Pizzo, lungo un suggestivo percorso interamente immerso nella natura alla presenza di molte specie sia di terra che volatili), un luogo magico che nel mese di settembre-ottobre si ricopre di uno spettacolare tappeto di ciclamini.

Siamo lungo il crinale di monte Coppari, zona inserita nei territori dei comuni di San Vito sullo Ionio, Polia, Monterosso Calabro e Capistrano, che a breve rischia di essere totalmente distrutta per fare spazio a “bellissime” ed “utilissime” pale eoliche che devasteranno una delle aree naturalistiche più importanti della nostra regione.

Sono previsti 6 generatori eolici con altezza di 150 metri, emissioni sonore da 65 decibel nelle aree limitrofe e valori fino ai 40 decibel per un’estensione non trascurabile dal punto di emissione.

Il progetto, fermo da anni, in questi ultimi mesi ha ripreso la sua prassi burocratica e molti faggi, ubicati proprio sulla zona del crinale di Monte Coppari, sono già stati “mappati” dai tecnici autorizzati dalla Regione Calabria.

L’Associazione Kalabria Trekking ha fatto richiesta di accesso agli atti presso i comuni di Monterosso Calabro e Capistrano per capire meglio la situazione e cercare di trovare una soluzione a questa imminente nuova “decapitazione” del meraviglioso “capitale ambientale” di cui, evidentemente, i governanti regionali non hanno ancora compreso l’importanza quale volano economico di attrazione turistica ecosostenibile che dovrebbe, al contrario, vedere uno sforzo per la valorizzazione di ogni area interna.

Per la realizzazione dell’opera sono previsti 80.000 metri quadri di scavo da movimentare nelle aree e sulla viabilità ordinaria, compreso un volume non trascurabile destinato a discarica; una pista di lavoro/strada di accesso per una lunghezza superiore ai 5 chilometri; ampie piazzole per l’installazione dei generatori, con la previsione di opere di sistemazione di versanti e relativa modifica orografica del territorio; opere di perforazioni e cementificazione superficiale per il deflusso delle acque con tubazioni e manufatti di cemento armato; cavidotto di diversi chilometri per il trasporto dell’energia che interessa un territorio più vasto, il quale sicuramente determinerà comunque delle modifiche orografiche e di impatto sul territorio. La superficie di territorio interessata è circa 8 ettari di territorio, con l’abbattimento di circa 2000 alberi.

«Noi non ci stiamo ad assistere a questo scempio – dicono i componenti di Kalabria Trekking – e faremo tutto quello che lecitamente e legalmente possibile per cercare di bloccare questo progetto assurdo. Ora serve la mobilitazione di tutti per aiutarci in questa lotta».