Bassano del Grappa: l’insostenibile leggerezza dello sviluppo

A cura di Luciano Fabris, coordinatore di +Europa Bassano.

15 maggio 2022: durante la terza Commissione Consiliare è stata discussa la proposta arrivata dalla Regione Veneto all’amministrazione Pavan di rendere edificabile un terreno agricolo di circa 160.000 m² in quartiere San Lazzaro.
È una superficie notevole che verrebbe cementificata, un atto in controtendenza rispetto alla necessità di rallentare il consumo di suolo, fino a fermarlo definitivamente nel 2050, come da obiettivo della Legge Regionale n 14 del 4 aprile 2019.

Citando il piano degli interventi, già nel 2020 l’amministrazione aveva messo “a disposizione della cittadinanza le seguenti risorse di suolo consumabile:

  • 13 ettari di “consumo di suolo”, corrispondenti a circa il 50% del quantitativo massimo di suolo consumabile previsto dalla Variante al PAT n. 1 (pari a 26,03 ettari), inclusi 20.000 mq. di Superficie Agricola Utilizzabile (SAU) corrispondenti a circa il 30% del quantitativo di SAU trasformabile residua del PAT (pari a 64.863 mq, corrispondente a circa il 60% della SAU massima trasformabile del PAT di 108.840 mq.).” La manifestazione di interesse per la conversione doveva essere fatta entro l’11.02.2021.

3 giugno 2022: la giunta Pavan propone il primo incontro di confronto con la cittadinanza ad un gruppo ristretto, appena 20 persone.

  • +Europa si oppone chiaramente a questo modo di agire, contrario ad ogni indirizzo europeo riguardo a tematiche ambientali: la destinazione di 16 ettari di SAU (Superficie Agraria Utile) ad area industriale, in un’unica soluzione, è una questione che va resa pubblica e dibattuta in modo trasparente.
    Siamo arrivati al dunque: la sostenibilità ormai aleggia in ogni discorso, in ogni riferimento, in ogni pubblicità, ma sviluppo sostenibile a Bassano significa quindi sacrificare il suolo e i relativi servizi ecosistemici per il profitto di pochi, oppure vuol dire cedere alla ben nota sindrome del NIMBY (Not in my backyard)?

Qui si tratta di numeri: il Piano di Assetto Territoriale già fissa la massima quantità di SAU trasformabile, il Piano degli interventi rende operativa la trasformazione. Con 16 ha trasformati in un solo evento, siamo oltre ad ogni limite: trasformiamo quasi tutto oggi, senza lasciare alcuna possibilità di sviluppo ai nostri figli. Questo è sviluppo rapace, non sviluppo sostenibile. C’è ancora qualche ricordo del Regolamento Edilizio Sostenibile, promosso da questa città nel lontano 2014? Un’amministrazione del 2022 non si può esimere dall’avere competenze ambientali, non può reiterare modelli vecchi e superati targati anni 70, quando l’unica soluzione per rendere una società più ricca era solo ed esclusivamente il cemento.

(Immagine tratta dalla pagina Facebook del Comune di Bassano, particolare)