Meisino: da unico parco urbano torinese a vocazione agricola a “parco dello sport”?

di Massimo Mortarino, Comitato torinese del Forum Salviamo il Paesaggio.

Un tesoretto molto ambito di 11,5 milioni di euro (PNRR) per trasformare un parco urbano ad altissima valenza naturalistica in una sede di sport poco impattanti (o quasi) a livello ambientale ma certamente non voluti dai cittadini, che vengono a conoscenza del progetto preliminare quando ormai, forse, non c’è più tempo per analizzarlo con la dovuta attenzione e proporre le opportune modifiche o addirittura rinviarlo al mittente con cognizione di causa…

Questa certamente sommaria analisi riassume però abbastanza fedelmente le caratteristiche di una vicenda che riguarda il progetto denominato “Parco dello Sport e dell’educazione ambientale”, che coinvolge quasi totalmente l’area urbana del Parco del Meisino, molto delicata sotto il profilo ambientale essendo Zona di Protezione Speciale ai sensi della Direttiva Uccelli 2009/147/CE (ex-79/409/CEE), oltre che Riserva Naturale a gestione regionale, facente parte del sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po.

Un Parco da tempo abbandonato, dopo anni di attività di un Galoppatoio militare e poi ceduto dal demanio e, da circa un anno, quasi totalmente riaperto ai cittadini: un Parco che, contrariamente alle pessimistiche previsioni dell’Amministrazione comunale, non si caratterizza per gli atti vandalici compiuti dai cittadini in regime di “deregulation”, bensì per lo sviluppo di un sempre più autocontrollato clima di convivenza tra natura ed esseri umani.
Sì, i cittadini stavano riprendendo a fruire di questo Parco di cui la natura ha ripreso possesso in anni di abbandono, che ora è contemporaneamente “luogo di cova” per svariate specie di uccelli e terreno ideale per la crescita di numerose specie vegetali, ma anche area di svago, sport e ricreazione per cittadini di ogni età, a piedi o in bicicletta.

Ma ecco arrivare gli 11,5 milioni del PNRR (ma non si tratta di soldi “a debito”…?!) e un progetto che tarda troppo a manifestarsi (e ora che lo ha fatto, in una veste ancora troppo improvvisata per essere giudicato “perfettibile” e non da bocciare immediatamente e senza appello), che improvvisamente trasforma il Parco nella “sede ideale” di un modello di Città dello Sport; talmente originale e completo (in primo piano, campi da cricket e biathlon, tipici sport italici di massa…!?) da poter rappresentare, per i proponenti, un futuro esempio virtuoso di moderna localizzazione delle attività sportive, valido anche per molte altre città italiane. Un progetto non espressamente richiesto dalla collettività e pertanto non così necessario in quest’area, quindi recepito come “imposto” dall’alto da parte di parecchi abitanti.

Inevitabile, in questa situazione così piena di ombre e di scarse certezze, la partenza di un’immediata petizione per bloccare il progetto, che in breve ha raccolto quasi 2.500 firme, e la nascita dell’ennesimo Comitato, “Salviamo il Meisino”, per manifestare lo stupore e la contrarietà dei cittadini riguardo a un’idea che ha preso forma nella scorsa estate, nel silenzio quasi assoluto, mentre nessuno si preoccupava di coinvolgere e informare la popolazione.
Solo poche settimane fa, viene finalmente presentato in Comune una sorta di progetto, preparato in fretta e furia in appena 15 giorni, sottolineando però che entro il prossimo marzo il progetto dovrà essere proposto in versione finale, pena la decadenza del finanziamento acquisito….!

Poi qualcuno ha il coraggio di parlare di “partecipazione dei cittadini” alle decisioni che riguardano beni comuni e impattano sul benessere collettivo…! E qualcun altro, ancora più “coraggioso”, fa notare che l’opposizione a qualunque costo non produce mai alcun risultato positivo.

In entrambi i casi, “un bel tacer non fu mai vano”, avrebbe detto qualcuno svariati secoli or sono…
Buona fortuna, Parco del Meisino…!

4 commenti

  1. Quando sento la parola “riqualificare” tremo pensando e anche osservando quello che è successo con tali dichiarazione. Avete soldi da spendere?
    Ci sono fognature mancanti, depuratori insufficienti, fiumi morti , boschi rasi al suolo … e molto altro se aprite gli occhi. La natura lasciatela cosi com’ è che si arrangia da sola, ma sopratuttodeve decidere il cittadino non le lobby.

  2. Sono passato dal parco del Meisino in bici qualche anno fa. Non lo conoscevo. Sono rimasto meravigliato per la sua bellezza, per la sua pace, per gli alberi alti rifugio di uccelli e altri animali. La Giunta PD se porterà avanti quello scempio lo violenterà irrimediabilmente. Tutti quei soldi potrebbero essere usati molto meglio!

  3. ……..da proporre per molte altre città italiane !!!!!!!!!!!!!! ORRENDO !!!!!!!!!! e ne ho sentite altre di queste belle proposte fatte da urbanizzatori che vogliono a tutti i costi trasformare la natura in un parco giochi, senza nessun rispetto per la qualità del suolo, degli abitat degli animali e della salute delle persone che desiderano una volta tanto potersi circondare da una natura vera e un pò selvaggia. Cerco subito la petizione. Grazie

  4. Questo progetto pensato senza considerare approfonditamente il rispetto per l’ambiente e la volontà dei cittadini mi pare degno di essere abbandonato.

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