impianto eolico Monte Giogo di Villore

Eolico selvaggio: attacco sul crinale appenninico del Mugello e dell’Aretino

di Serena Mattia

“Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato”, scriveva Goethe nel suo “Viaggio in Italia”.
Chissà cosa scriverebbe oggi se potesse vedere quel pezzo meraviglioso del creato martoriato, disboscato, cementificato, con giganti pale eoliche al posto degli alberi. Questo è esattamente quello che si prospetta sul crinale appenninico del Mugello e dell’Aretino.
È stato infatti autorizzato il nuovo impianto eolico Monte Giogo di Villore, che interesserà il territorio sul crinale dei comuni di Vicchio e Dicomano, a pochi chilometri dal confine con l’Emilia-Romagna e in prossimità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
La superficie destinata all’impianto è di 5,4 ettari e prevede la realizzazione di 7 aerogeneratori alti circa 180 metri per una potenza di 29,6 megawatt ma anche le infrastrutture necessarie come la costruzione di una strada di 12 chilometri, che sale sul crinale con una pendenza del 20-25%, indispensabile per trasportare a 1000 m s.l.m. tonnellate di ferro e cemento e allestire i cantieri, nonché un cavidotto interrato lungo 21 chilometri per portare l’energia prodotta ad una nuova centralina elettrica di collegamento alla rete di distribuzione.
Se gli impianti saranno realizzati, il paesaggio di questo tratto d’Appennino sarà irrimediabilmente
cambiato.
L’impianto, posto a 1000 metri di quota, ricade per opere accessorie in Siti protetti della Rete Natura 2000, sia in territorio toscano che in quello dell’Emilia-Romagna.
I crinali appenninici del Mugello sono infatti territori ricchi di biodiversità, è proprio in questo tratto di crinale che è tornata di recente a stabilirsi l’aquila reale ed abita da sempre il biancone, specie rapaci protette, particolarmente sensibili al disturbo antropico. Qui si snodano, inoltre, numerosi sentieri nazionali ed europei: il Sentiero 00 Italia, il Sentiero GEA Grande Escursione Appenninica, il Sentiero Europa E1 che collega Capo Nord a Capo Passero in Sicilia, il Cammino di Sant’Antonio.
Nonostante la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Firenze Prato e Pistoia e il Ministero della cultura, con l’allora ministro Dario Franceschini, abbiano dato parere negativo giudicando il progetto non compatibile con il territorio e i 3 ricorsi al Tar, presentati uno da Italia Nostra Nazionale e Club Alpino Italiano sezione di Firenze con la collaborazione della LIPU (lega italiana protezione uccelli), il secondo dal comune di S. Godenzo (Fi), il terzo da alcuni cittadini a cui è arrivata l’ ingiunzione di esproprio dei terreni, il governo Draghi, superando tutti nella gerarchia autorizzatoria, ma non nelle competenze tecniche, ha approvato il progetto d’impero, annullando i pareri tecnici negativi.
Crinali Liberi, Comitato per la Tutela del Crinale Mugellano (CTCM), alla luce dei disastri dell’alluvione di maggio occorsi in Romagna e in Toscana ha redatto un appello per chiedere alle amministrazioni il ritiro delle autorizzazioni e il blocco del proseguimento dei progetti di impianti eolici industriali sul crinale appenninico del Mugello e dell’Aretino. Molti cittadini e associazioni, tra cui diverse aderenti al Forum Salviamo il Paesaggio, hanno aderito all’appello.
Per l’associazione i danni provocati dal progetto saranno superiori ai benefici.
Le nostre ragioni, dice il Comitato, sono le medesime dal nord al sud: difesa idrogeologica dei territori fragili a rischio frane e smottamenti; difesa della flora spontanea e della fauna selvatica, degli uccelli stanziali e quelli di passo, tutela dei boschi, dei prati e pascoli della montagna, tutela e valorizzazione della biodiversità vegetale e animale in Appennino; difesa delle popolazioni e delle aziende agricole che abitano e ricavano il proprio reddito sul territorio e in armonia con esso, prendendosene cura, senza metterne a rischio le risorse; tutela del paesaggio italiano. “Questi sono i principi fondanti del movimento a cui tutti ci rifacciamo e sono anche i principi fortemente rappresentati e affermati nella costituzione italiana, in quell’art. 9 di recente aggiornato e completato proprio al fine di rafforzare nei cittadini il senso di responsabilità verso l’ambiente in cui si vive”.
Per aderire all’appello scrivere a: libericrinali2021@gmail.com