Cascina al Ponte, Cassina de' Pecchi - ph Custodi del Paesaggio

Cassina de’ Pecchi, un supermercato al posto di terreni agricoli tutelati

di Maria Cariota

La Variante al PGT adottata questa estate cambia la destinazione d’uso dei terreni agricoli attorno alla Cascina al Ponte, togliendoli dal Piano di interesse sovracomunale. I Custodi del Paesaggio si battono per salvare i campi e valorizzare la storia dell’area

Cassina de’ Pecchi è uno dei Comuni dell’hinterland milanese affacciati sul Naviglio Martesana, asse d’irrigazione che dal XV secolo ha caratterizzato l’economia dell’area. Un’ampia porzione del paese è costituita da terreni agricoli e fa parte del Parco agricolo Sud, che racchiude le aree naturali e la campagna attorno alla grande metropoli.

Il prato stabile che si trova di fianco alla Cascina al Ponte (nella frazione di Sant’Agata), insieme ad altre aree, fa parte del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) istituito nel 2015 grazie ad un accordo tra undici Comuni e la Città Metropolitana al fine di tutelare e valorizzare l’eccellenza ambientale, agricola e storico-culturale dell’area del Naviglio Martesana, per il mantenimento dei terreni coltivati, della rete ecologica e dei manufatti idraulici e architettonici.

La Variante generale al PGT (Piano di Governo del Territorio), adottata dal Consiglio Comunale il 27 luglio 2023, con la Delibera numero 49, cambia le cose per il prato della Cascina al Ponte oltre che per altri due ambiti di trasformazione. La Variante prevede cambi di destinazione d’uso che determineranno un consumo di suolo complessivo pari a 21.380 mq.

La Cascina al Ponte sarà ristrutturata integralmente per la realizzazione di abitazioni, mentre il prato prospicente di 11.000 mq sarà perso per sempre, in quanto saranno costruiti un centro commerciale di media grandezza e un parcheggio. In Via dell’Artigianato verrà ampliata l’area commerciale e saranno distrutti 8.000 mq di verde naturale, trasformati in un capannone industriale. In Via Andromeda 2.380 mq di parco pubblico diventano edificabili e saranno sostituiti da un asilo nido e da villette. Si elimina suolo naturale che assorbe le piogge ed evita il fenomeno dell’isola di calore, purifica l’aria e l’acqua, fornisce biodiversità e bellezza, non considerando la possibilità di costruire sulle aree dismesse.

Da pochi mesi si è costituito il gruppo I Custodi del Paesaggio per salvare le aree in pericolo. Ad esso finora hanno aderito cittadini, movimenti e associazioni di Cassina de’ Pecchi, Cernusco, Bussero, Segrate, Gorgonzola, oltre che realtà sovracomunali come l’Ecomuseo Martesana. I Custodi del Paesaggio credono che in epoca di cambiamenti climatici sia fondamentale perseguire politiche di tutela dei territorio secondo il principio del consumo di suolo zero, valorizzando le identità storico culturali dei luoghi e incentivando l’espansione dei parchi sovracomunali. 

La Cascina al Ponte, già menzionata in un documento del 1570, testimonia la genesi e l’identità del territorio, presidio della cultura foraggera del luogo. Il supermercato che sarà realizzato sul terreno agricolo antistante sarà l’ennesimo della zona: nel raggio di 2,5 km sono già presenti dieci medie strutture commerciali.

Intanto restano inascoltat le richieste dei cittadini, che lamentano la mancanza di adeguati servizi educativi, ricreativi, socio-assistenziali ed altri servizi essenziali.

I Custodi del Paesaggio chiedono lo stralcio delle previsioni della Variante al PGT relative a tutti e tre gli ambiti di trasformazione. A tale fine hanno provveduto a presentare le Osservazioni nell’ambito della procedura in corso. Entro la fine dell’anno il Comune pubblicherà le controdeduzioni e successivamente procederà all’approvazione della Variante, che potrà accogliere o meno le osservazioni dei cittadini.

I Custodi del Paesaggio sono inoltre impegnati in una raccolta firme, sia online (sono già oltre 6.000) sia cartacea. Hanno organizzato presidi e assemblee pubbliche per cercare di promuovere il dibattito sulle trasformazioni proposte dal Comune e avviare una riflessione più approfondita sulle reali necessità di Cassina de’ Pecchi e di tutta l’area della Martesana. È mancata infatti una vera e capillare informazione del Comune nei confronti dei cittadini.

Per acquisire maggiori informazioni e rimanere aggiornati sulle prossime iniziative dei Custodi del Paesaggio e sui banchetti per la raccolta firme è possibile seguire la loro pagina Facebook e il profilo Instagram o scrivere una mail a custodidelpaesaggio87@gmail.com.

Qui puoi firmare la petizione online.

Ringraziamo i Custodi del Paesaggio per la foto in alto

Cascina al Ponte, Cassina de’ Pecchi frazione Sant’Agata – Google Maps

Un commento

  1. Grazie a voi per questo articolo.
    Quello che sta succedendo a Cassina, succede ovunque. Si continua a consumare suolo invece di tutelarlo. Si perdono identità dei luoghi e senso di appartenenza oltre che il suolo fisico.
    Vogliamo cambiare le regole, vogliamo arrivare fino alla revisione totale della Legge Regionale sul Consumo di Suolo.

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