A Surano si specula su “false energie verdi”

La cittadinanza di Surano si risveglia da un sogno, quello dell’istituzione del neonato Parco Paduli, che comprende il suo intero feudo, in un brutto incubo: un volantino prodotto dalla locale associazione “Insieme per Crescere”, fatto circolare per il paese nei giorni prenatalizi, ha rotto il silenzio dell’amministrazione svelando le importanti “manovre” che si starebbero svolgendo negli uffici tecnici e non solo, del palazzo comunale, ai danni del futuro del territorio, dell’economia turistica e, cosa non men grave, della salute dei cittadini!

 

In progetto, infatti, la realizzazione di diversi grandi impianti di energia ad alto impatto ambientale; 13 ettari di distese di luccicanti pannelli fotovoltaici hi-tech in silicio nelle campagne, al posto dei campi e dei pascoli, e per la cui costruzione, già in corso, si stanno devastando centinaia di metri di antichi muretti a secco, ad esempio nella zona di contrada “Chiani”, nei pressi di Masseria Arcore, Masseria Santo Stefano e Torricella piccola, fiaccando per sempre la potenziale economia agrituristica del paese.

 

Proprio nella bella Masseria Arcore, per la bellezza del luogo, i funzionari della Regione Puglia si sono incontrati con amministratori suranesi e studiosi di tutt’Italia, quest’estate, in Agosto, per sancire in quel luogo la nascita del “Parco naturale dei Paduli-Bosco Belvedere”, ufficializzato dalla Regione nei mesi scorsi, e di cui fa parte tutto il feudo di Surano, che vi ha aderito, al Parco, con delibera e con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa.

 

Un Parco importantissimo per salvare il paesaggio unico del paese, ecco anche perché “Insieme per Crescere” denuncia il comportamento contraddittorio dell‘amministrazione, che di nascosto autorizza invece devastanti distese di specchi di silicio, il cui suolo sarà diserbato per anni, come previsto per questi impianti, con veleni inquinanti dei pozzi, e poi anche un vasto impianto eolico in “combutta” con altri comuni vicini, con torri eoliche alte 150m circa, devastanti del paesaggio quotidiano dei cittadini, a 360° e per chilometri e chilometri; torri eoliche che saranno causa anche dell’uccisione di migliaia di grandi uccelli nel neonato Parco, spesso frequentato anche da cicogne, gru, falchi e aquile.

 

Torri inquinanti anche dal punto di vista acustico, e che insieme ai “deserti fotovoltaici” introdurranno, si scrive, un intollerabile inquinamento elettromagnetico diffuso da nuovi cavidotti, elettrodotti e cabine di trasformazione della corrente.

 

Una disattenzione per la qualità della vita e la salute della gente, motivata da interessi speculativi, che troverebbe la massima conferma, si legge nel volantino, nella autorizzazione anche di una centrale termoelettrica a biomasse, una nuova “Copersalento” questa volta tutta suranese!

 

La goccia che ha fatto traboccare il vaso!

 

Mentre la Città di Maglie si è liberata, grazie al sollevamento popolare e ambientalista, di quell’inquinante fabbrica di fumi, polveri, diossine ed altre nocive sostanze causa di tumori anche e soprattutto nei bambini, Surano si potrebbe presto ritrovare ammorbata da un simile nocivo impianto!

 

“Amministratori palazzinari dell’energia?” ci si chiede nel volantino, che conclude “su progetti di così vasto impatto e così grande interesse, l’amministrazione non può tacere!! Non si tratta di licenze per un negozio o per un capannone, qui è in gioco la nostra salute, la qualità della nostra aria, il nostro paesaggio quotidiano, la vita dei nostri figli!”

 

Un commento

  1. Nell’articolo non sono molto chiare le soluzioni alternative.
    Non si può sparare contro il fotovoltaico, le pale eoliche in maniera generalizzata. Non posso entrare nel dettaglio perchè non conosco il territorio ma deve diventare una buona abitudine degli ambientalisti proporre soluzioni alternative.
    Con molta cordialità
    Adriana Massari

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