NO alla Cremona-Mantova: ricorso al Capo dello Stato

Il 25 gennaio Associazione Legambiente Onlus, Wwf Italia Ong Onlus e coordinamento comitati ambientalisti Lombardia hanno sottoscritto un Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica

per annullare il Decreto assunto dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, di concerto con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali in data 18 luglio 2011, pubblicato in GU n. 225 del 27 settembre 2011, con il quale è stata decretata la compatibilità ambientale del progetto relativo all’Autostrada regionale “Integrazione del sistema transpadano direttrice Cremona-Mantova; tratto Cremona-Mantova sud presentato dalla Società Stradivaria Spa, con sede in Via Colletta 1, 26100 Cremona e ogni altro atto preordinato, conseguente e connesso, fra i quali, specificatamente, della Deliberazione n. VIII/010723 del 2 dicembre 2009 della Giunta regionale della Regione Lombardia in cui si esprime il parere nella procedura di cui al predetto decreto.

Il Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, al quale Salviamoilpaesaggio cremonese, cremasco e casalasco aderisce, chiede che la Cr-Mn non si realizzi e che i 108 milioni di euro stanziati in proposito dalla  regione Lombardia vengano destinati al potenziamento della linea ferroviaria Mantova-Milano ed alla riqualificazione della ex S.S. 10.
Per la costruzione dell’autostrada lunga una sessantina di chilometri, si prevede l’utilizzo di 16.500.000 m3 di inerti da reperire nelle cave di prestito dislocate nella campagna cremonese e mantovana; la realizzazione di 4 svincoli di interconnessione con le autostrade A21 e A22, 2 gallerie, 9 ponti; 7 viadotti, 122 bretelle di collegamento, 5 autostazioni a pedaggio, 2 aree di servizio e 2 aree di sosta (di cui una incredibile e devastante al monumento naturale “Lagazzi” di Piadena, per consentire agli automobilisti di visitare ciò che resta della foresta padana). Sono in progetto 400 interventi su corsi d’acqua e 243 interferenze con il sistema della viabilità esistente.

Considerando anche le necessità dell’autostrada Tirreno-Brennero e il previsto terzo ponte sul Po, stimiamo un consumo di suolo pare a 2.878 ettari: un’altra opera, devastante, costosa e inutile, la cui conclusione già prevista per il 2007/8 sembra ora slittare al 2032/35. 

Oltre un centinaio di aziende agricole, molte delle quali dedicate alla produzione del Grana Padano, dovranno cessare l’attività; terra fertile verrà ancora sottratta alla produzione di alimenti per uomini e animali; il paesaggio rurale, anche nei suoi angoli più preziosi quali quelli in cui sono tutt’oggi visibili i segni della centuriazione romana verrà irrimediabilmente compromesso.

La cittadinanza, non  interpellata nella procedura di Valutazione ambientale, non ha avuto neppure la possibilità di esprimere il proprio parere.

In Lombardia urbanizzazione e cementificazione hanno proceduto negli ultimi decenni ad un ritmo con tutta evidenza insostenibile: ogni anno si è perso una capacità di produzione agricola pari a 27 mila tonnellate di grano ed è andata proporzionalmente riducendosi la capacità del terreno di immagazzinare anidride carbonica. Occorre porre decisamente fine a questo sviluppo insensato di infrastrutture stradali, sempre meno capaci di portare benefici alle popolazioni e sempre più adatte, invece, a foraggiare speculazioni immobiliari e ad essere sedime atto ad occultare gravissimi reati ambientali.

Chi volesse sostenere questa battaglia (e aiutarci a far fronte alle ingenti spese legali) può contribuire effettuando un versamento sul conto corrente bancario del Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia ( codice IBAN: IT80B0542811200000000099199 ) specificando la causale “pro ricorso Cremona Mantova”.

Per ulteriori informazioni:

Maria Grazia: salviamoilpaesaggio.CR@gmail.com

Cesare Vacchelli: cesare.vacchelli@teletu.it