UE: è pronto un accordo per tutelare giuridicamente il suolo

“Pronti per il 55%”: accordo provvisorio fissa ambiziosi obiettivi di assorbimento di CO2 nel settore dell’uso del suolo, del cambiamento di uso del suolo e della silvicoltura.

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sull’aumento del contributo del settore dell’uso del suolo, del cambiamento di uso del suolo e della silvicoltura (LULUCF) all’ambizione generale rafforzata dell’UE in materia di clima per il 2030.

In attesa di un’adozione formale, il Consiglio e il Parlamento hanno stabilito un obiettivo generale a livello dell’UE di 310 Mt di CO₂ equivalente di assorbimenti netti nel settore LULUCF nel 2030. Il settore LULUCF comprende l’uso di terreni, alberi, piante, biomassa e legname ed è responsabile sia dell’emissione che dell’assorbimento di CO2 dall’atmosfera. L’obiettivo è aumentare progressivamente gli assorbimenti e ridurre le emissioni in modo da raggiungere l’obiettivo a livello dell’UE.

Conformemente all’accordo provvisorio, le attuali norme in base alle quali le emissioni non superano gli assorbimenti (la “regola del non debito“) continueranno ad applicarsi fino al 2025, mentre nel periodo 2026-2030, quando gli assorbimenti dovrebbero superare le emissioni, ciascuno Stato membro dovrà perseguire un obiettivo nazionale vincolante assegnatogli, da conseguire entro il 2030. L’accordo mantiene la distribuzione degli obiettivi tra gli Stati membri proposta dalla Commissione.

Oltre agli obiettivi a livello nazionale per il 2030, l’accordo fissa per ciascuno Stato membro l’impegno di conseguire una somma di emissioni di gas a effetto serra e di assorbimenti netti per il periodo dal 2026 al 2029 (“bilancio 2026-2029”). Il bilancio sarà basato su una traiettoria di valori annuali indicativi di assorbimenti ed emissioni.

L’accordo provvisorio mantiene la possibilità di acquistare e vendere unità di assorbimento tra gli Stati membri e di utilizzare le eccedenze delle assegnazioni annuali di emissioni a norma del regolamento sulla condivisione degli sforzi per conseguire gli obiettivi LULUCF.

L’accordo mantiene una flessibilità generale di massima per sostenere gli Stati membri che incontrano difficoltà nel conseguire i loro obiettivi a causa di disturbi naturali (come incendi boschivi, organismi nocivi, effetti dei cambiamenti climatici e dei suoli organici sulle emissioni), a condizione che l’insieme dell’Unione raggiunga il suo obiettivo per il 2030. L’accordo rafforza i criteri per determinare se l’obiettivo a livello dell’UE è stato raggiunto e, di conseguenza, se può essere utilizzato il meccanismo di flessibilità.

Gli Stati membri saranno autorizzati a utilizzare il meccanismo di flessibilità fino a un limite fisso, a condizione, tra l’altro, che presentino prove alla Commissione seguendo una metodologia ben definita.

L’accordo introduce nel regolamento un meccanismo di governance, comprese le misure da adottare se uno Stato membro non raggiunge il suo obiettivo nazionale nel secondo periodo.

Entro sei mesi dal primo bilancio globale nel quadro dell’accordo di Parigi (da realizzare nel 2023), la Commissione presenterà una relazione sull’inclusione delle emissioni di gas a effetto serra diverse dalla CO₂ rilasciate dall’agricoltura nell’ambito di applicazione del regolamento e sulla definizione di obiettivi post -2030 per il settore dell’uso del suolo.

Il testo dell’accordo politico provvisorio sarà presto disponibile.

Contesto

L’accordo politico provvisorio raggiunto oggi in sede di trilogo dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio e dal Parlamento.

La proposta di revisione del regolamento sull’uso del suolo, il cambiamento di uso del suolo e la silvicoltura fa parte del pacchetto “Pronti per il 55%”. Presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, il pacchetto mira a consentire all’UE di ridurre le sue emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di conseguire la neutralità climatica entro il 2050. La proposta di regolamento LULUCF rivede le norme vigenti, modificate da ultimo nel 2018. Il regolamento fornisce un quadro per garantire che nei traguardi e negli obiettivi dell’UE in materia di clima si tenga conto delle emissioni e degli assorbimenti generati da questo settore.

Il Parlamento ha adottato una serie di emendamenti alla proposta della Commissione nella seduta plenaria dell’8 giugno 2022. Il 29 giugno 2022 il Consiglio “Ambiente” ha raggiunto un orientamento generale sulla proposta.

Questo è il terzo fascicolo del pacchetto “Pronti per il 55%” recentemente approvato, dopo quelli concernenti le emissioni di CO2 delle autovetture e dei furgoni e le riduzioni delle emissioni in settori quali l’edilizia abitativa, il trasporto su strada, l’agricoltura e i rifiuti.

Tratto da: https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2022/11/11/fit-for-55-provisional-agreement-sets-ambitious-carbon-removal-targets-in-the-land-use-land-use-change-and-forestry-sector/