Commissione petizioni del Parlamento Europeo ph UE

Aeroporto di Parma, il Parlamento Europeo apre il fascicolo e chiede approfondimenti

di NoCargoParma e I cittadini e le associazioni firmatari della Petizione

Comunicato stampa del 23 gennaio 2024

Discussa il 22 gennaio 2024 a Bruxelles la Petizione presentata da cittadini e associazioni. Accolti i rilievi su emissioni inquinanti e aiuti di Stato. La Commissione Europea presenterà risposta scritta

Come firmatari della Petizione contro l’allungamento della pista dell’aeroporto di Parma siamo molto soddisfatti dell’esito dell’audizione presso la competente Commissione del Parlamento Europeo avvenuta ieri a Bruxelles. I rilievi sollevati di natura ambientale e di rispetto delle norme sugli aiuti di Stato sono stati sostanzialmente accolti e la Commissione ha deciso di mantenere aperto il fascicolo della petizione per condurre ulteriori approfondimenti.

Il rappresentante della Commissione Europea, intervenuto dopo la presentazione dei contenuti della petizione da parte del primo firmatario, ha riconosciuto i problemi in materia di raggiungimento degli obiettivi di qualità dell’aria fissati dalle direttive europee in un’area, quella dove ricade l’aeroporto, per la quale l’Italia è già stata condannata due volte per il superamento dei limiti di inquinanti quali pm10 e NOx. Su questo ed altri aspetti, la Commissione Europea si impegna a presentare una propria risposta scritta.

Rosa D’Amato, deputata dei Verdi Europei che ha sostenuto fin dal principio la petizione, nel suo intervento ha chiesto ed ottenuto dalla presidente della Commissione di scrivere al Ministero dei trasporti italiano per chiedere chiarimenti in merito al numero di passeggeri previsti per lo scalo di Parma. Il regolamento UE sugli Aiuti di Stato stabilisce infatti un limite di 200.000 passeggeri all’anno per la concessione di finanziamenti statali ad aeroporti ubicati a meno di 100 km di distanza da altri scali, come nel caso di Parma e Bologna. In base ai numeri riportati nelle carte del progetto, tale limite, che deve essere rispettato nei due anni precedenti e successivi alla concessione dell’aiuto, non parrebbe rispettato.

Da segnalare anche l’intervento del deputato tedesco Jahr, decano del Parlamento Europeo, che ha evidenziato come gli aeroporti provinciali vengono spesso tenuti in vita per ragioni di campanile anche quando non vi è domanda di mercato e non sono sostenibili finanziariamente. Per questo motivo non dovrebbero ricevere finanziamenti statali.

Auspichiamo che questa presa in carico da parte del Parlamento possa portare ad una revoca del finanziamento statale per l’allungamento della pista e lo sviluppo dei voli cargo, un progetto insensato ed incoerente con gli obiettivi di neutralità climatica del Comune di Parma, che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto fermare in Conferenza dei Servizi, come promesso dal Sindaco in campagna elettorale.

Il testo della petizione sarà presto pubblicato on-line in tutte le lingue dall’UE sul portale dedicato del Parlamento Europeo e potrà essere quindi condivisa e sottoscritta da tutti i cittadini interessati.

I CITTADINI E LE ASSOCIAZIONI FIRMATARI DELLA PETIZIONE

Qui il video della discussione alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo.

Qui tutti gli approfondimenti.

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Leggi il precedente articolo di Salviamo il Paesaggio sull’argomento.