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“Sul consumo di suolo è necessario agire subito”. Il Forum Salviamo il Paesaggio si confronta con le forze politiche a Roma

Il 12 aprile 2024, presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati, il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio ha invitato i rappresentanti dei Partiti rappresentati in Parlamento per riflettere sulla legge a contrasto del consumo di suolo, emergenza nazionale ancora priva di interventi del Legislatore.

Dal 2011, il “Forum Salviamo il Paesaggio”, formato da più di 1000 organizzazioni e da decine di migliaia di singoli aderenti individuali,  sollecita i Governi e i Parlamenti che via via si sono succeduti ad approvare una legge – urgente ed emergenziale – in grado di contrastare efficacemente il perdurante fenomeno del consumo di suolo. Fin dal 2012, dopo la presentazione del primo DDL in materia da parte del Governo Monti allora in carica, il Forum ha prodotto molteplici osservazioni e proposte di miglioramento ai testi presentati, registrando con rammarico i continui stop o le regressioni sull’efficacia di questa norma, tanto attesa quanto necessaria, fino a giungere alla determinazione che fosse necessario fornire un ulteriore contributo mettendo in campo un’organica proposta di legge elaborata direttamente dal Forum stesso.

Così, tra l’ottobre 2016 e il gennaio 2018, un Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico, formato da 75 Esperti selezionati, ha elaborato, dopo un lungo e approfondito confronto, un testo di legge coerente e puntuale, che agli occhi degli aderenti al Forum rappresentasse una visione organica e multidisciplinare in tema di tutela del suolo, mettendolo a disposizione di tutte le forze politiche. Finora, solamente una di queste, il Movimento 5 Stelle, si è riconosciuto appieno sui contenuti di questa proposta normativa, tanto da presentarla a entrambe le Camere il giorno dell’insediamento nella passata legislatura. La norma fu poi incardinata al Senato, Commissioni congiunte Ambiente e Agricoltura, e per più di due anni fu dibattuta, ospitando anche un centinaio di audizioni di esperti  per poi finire in un binario morto e decadere al termine della medesima legislatura. 

Dal novembre 2022 il contributo normativo del Forum è tornato all’attenzione del Parlamento, questa volta alla Camera dei Deputati, e si accompagna ad una ventina di altri testi di legge in tema di consumo di suolo e/o di rigenerazione urbana depositati in entrambi i rami parlamentari. Ma sono già passati più di diciassette mesi dall’avvio della nuova legislatura e nessun iter è stato avviato, benché “l’emergenza suolo” resti evidente, come ci confermano i puntuali dati dell’annuale Rapporto sul consumo di suolo prodotto dall’Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA).

Per questo motivo il Forum “Salviamo il Paesaggio” ha voluto organizzare un  confronto pubblico con tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, con l’intento di stimolare uno scatto di responsabilità da parte dei rappresentanti politici eletti , scatto che consenta il definitivo riavvio di un iter legislativo urgente, necessario, ora quanto mai indispensabile. 

Il Forum ha invitato tutte le forze politiche a convocare per il 12 aprile un loro Rappresentante competente in materia per confrontare le proprie posizioni con quelle del Forum. I quesiti posti sono estremamente chiari: ai parlamentari è stato chiesto

  • se condividano l’urgenza di riprendere l’iter parlamentare di un DDL a tutela del suolo e attraverso quali azioni intendano favorirlo;
  • se condividano l’idea di dare priorità a una norma a contrasto del consumo di suolo e non a una per la rigenerazione urbana, quest’ultima da noi ritenuta parte integrante della prima e non norma-guida a sé stante;
  • quali considerazioni rivolgano al testo di legge proposto dal Forum che, pur a distanza di sei anni, rappresenta ancora un contributo serio e concreto, utile per consentire un mirato dibattito – e la messa a punto di possibili emendamenti opportuni – in grado di licenziare in tempi brevi una legge non più rinviabile; a patto, ovviamente, che si tratti di una “buona” legge e non certamente di una legge qualsiasi.
  • e come intendano dare seguito a quanto previsto dal Piano per la transizione ecologica, (PTE), già trasmesso dal nostro Paese all’Unione Europea e dunque difficilmente  “rinnegabile”, che ha fissato l’obiettivo di arrivare ad un consumo netto del consumo di suolo pari a zero entro il 2030, allineandosi così alla data fissata dall’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile.

Esaurita la premessa, la partecipazione alla giornata di confronto è stata piuttosto “tiepida” da parte delle forze politiche: al di là della presenza dell’onorevole Stefania Ascari del Movimento5Stelle, prima firmataria di un disegno di legge ispirato alla proposta del Forum, di Annalisa Corrado, responsabile nazionale Ambiente del Partito Democratico (Pd), e del collegamento da remoto degli onorevoli Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra (Avs) e Fabio Scionti, responsabile nazionale per la tutela del territorio e delle acque di Azione, non ci sono stati altri interventi da parte di figure politiche. Di particolare rilievo l’assenza dei partiti di maggioranza: nessun rappresentante è intervenuto da parte di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Va detto che se anche non tutte le segreterie nazionali hanno risposto all’appello a confrontarsi, diversi membri delle Commissioni Agricoltura e Ambiente – sia del Senato e sia della Camera – hanno mostrato interesse ma hanno dovuto declinare l’invito ad intervenire a causa di altri impegni già prefissati (la campagna elettorale è evidentemente già in pieno sviluppo). 

La partecipazione limitata è la dimostrazione di come l’indispensabile confronto pubblico  rappresenti un ulteriore momento di lento (lentissimo) avvicinamento al tema, a cui dovranno seguire altre nuove e ripetute sollecitazioni. Il Forum Salviamo il Paesaggio continuerà a mobilitarsi intorno alla necessità di una legge che dica “stop” al consumo di suolo. 

Dichiarazioni dei relatori

Come ha spiegato Michele Munafò, responsabile Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il suolo è una risorsa che viene consumata, erosa continuamente a un ritmo di 2,4 metri quadrati al secondo. Oggi, il 7,14% dell’Italia è cementificato (con punte di cementificazione che toccano il 25% nelle fasce costiere), quando la media europea si attesta intorno al 4%. Solamente nell’ultimo anno, si sono aggiunti 77 chilometri quadrati di terreno cementificato. Ispra monitora il consumo di suolo dal 2006 e dal 2012 a oggi, spiega Munafò, non aveva mai registrato un’accelerazione del consumo di suolo così preoccupante. 

“È evidente che le commissioni parlamentari non conoscano i dati dell’Ispra”, ha  provocatoriamente affermato Federico Sandrone, responsabile tecnico del Forum Salviamo il Paesaggio, e continuando: “Attualmente, ci sono 9 disegni di legge sul contenimento del consumo di suolo, tutti proposti dalle forze di opposizione. Ci sono poi una ventina di proposte sulla rigenerazione urbana, di cui sei sono approdate in commissione (per una di queste siamo stati auditi come Forum nei giorni scorsi dinanzi all’ottava Commissione).  Registriamo  troppe deroghe, che vanificano le politiche di pianificazione del territorio. Infine, una proposta: i partiti facciano sintesi al loro interno, poiché si continuano a depositare 4-5 proposte di legge per ciascun gruppo parlamentare anziché convergere su un solo testo rappresentativo. Metodologicamente è davvero inconcepibile”.

In un passaggio del suo intervento, l’urbanista Paolo Berdini ha segnalato che “I valori immobiliari delle aree più periferiche in Italia sono vicini allo zero: con 1000 euro si comprano immobili nei centri storici abbandonati. A Milano, dove la cultura della valorizzazione immobiliare ha vinto, il fondo Blackstone ha acquistato un immobile di pregio per 15mila euro al metro quadrato. Una sproporzione sulla quale dobbiamo lavorare: per ricominciare a governare il territorio è necessario ripartire da questo ragionamento”. 

L’architetto Riccardo Picciafuoco, che insieme a Paolo Venezia (che ha condotto e moderato l’incontro), Munafò, Sandrone e Berdini è  tra i 75 estensori della Proposta di legge sull’arresto del consumo di suolo del Forum Salviamo il paesaggio, ha aggiunto: “Non c’è più tempo da perdere, non possiamo aspettare il 2030 o il 2050. Dobbiamo agire subito, senza incentivare a costruire ulteriormente. Prendiamo una regione come le Marche, da dove vengo: i piani regolatori dei soli comuni con più di 30mila abitanti prevedono l’insediamento di 500mila nuovi abitanti. Noi, in tutta la regione, siamo 1,5 milioni e la popolazione è in calo. È un trend nazionale. Io chiedo ai politici: davvero possiamo permetterci ancora di costruire nuove case, nuovi capannoni, nuove infrastrutture?”.

Il dato di Casavatore (provincia di Napoli) dove il 91,43% della superficie comunale risulta già oggi impermeabilizzata, “brilla all’orizzonte”: un ammonimento concreto a non tardare ancora… 

Prossimi appuntamenti

L’azione del Forum intanto prosegue con la consegna ai componenti della ottava Commissione del Senato di una corposa memoria documentale collegata alla rigenerazione urbana e al consumo di suolo. Proseguirà poi a Verbania il 11 e 12 maggio  per  l’annuale Assemblea nazionale. Un’occasione per valutare le iniziative sviluppate negli ultimi mesi dalla rete – tra cui la campagna “Tutti i costi ecosistemici del suolo” lanciata in inverno –  e per rilanciare l’attenzione sulla sempre più urgente legge nazionale a contrasto del consumo di suolo.

La videoregistrazione dell’incontro/confronto dello scorso 12 aprile è  a disposizione a  questo link: https://www.facebook.com/salviamoilpaesaggio/ 

Per approfondire:

Maggiori informazioni si trovano sul sito www.salviamoilpaesaggio.it, alla mail redazione@salviamoilpaesaggio.it e sui canali social (Facebook e Instagram) del gruppo. 

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